Propriamente, atteggiamento del gusto e del pensiero che, in quanto pone i valori estetici al vertice della vita spirituale, considera la vita stessa come ricerca e culto del bello, come creazione artistica [...] ), A. Conti, A. De Bosis ecc.
In quanto tale, l’e. si riconnette con quel più vasto movimento della cultura e del gusto che va sotto il nome di decadentismo, e che, toccato il suo culmine verso la fine del 19° sec., spinge le sue ramificazioni sino ...
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Poeta (Urbino 1603 - ivi 1646). Scrisse sonetti di gusto marinista (Selva poetica, 1633) e un poema, Boemondo o Antiochia difesa (post., 1651), in cui riprese i personaggi della Gerusalemme liberata, sbizzarrendosi [...] in invenzioni romanzesche e imitando l'Adone di G. Marino ...
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Scrittore italiano (Firenze 1899 - ivi 1949). Formatosi nel gusto della Voce e della Ronda, fece poi parte del gruppo fiorentino di Solaria. Pubblicò varî volumi di intonazione fra lirica, narrativa e [...] saggistica (Ruscellante, 1916; Pocaterra, 1924; Piazza natia, 1929; ecc.); si occupò anche di critica letteraria (Biglietto per cinque, 1936; Memorie critiche, 1938, ecc.) e pittorica ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] , che è tutt'altra cosa), anche se ad essi pur si apparenta il nostro poeta, fedele sempre a quella cultura e a quel gusto da cui fu educato. Non ne soffrì però la sua fama, anche presso critici e lettori di un'età come quella del Risorgimento, così ...
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Narratori dell'Ottocento e del primo Novecento
Aldo Borlenghi
Nella prima metà dell'Ottocento nasce in Italia, e decade, la passione per il romanzo storico. Romanzi ambientati nel passato, più o meno [...] ingegno e dell'opera sua». Il Serra scriveva nel dicembre del 1909 a Croce: «Io volevo definire, intorno a Oriani, certi miei gusti e dispetti, che vanno al di là dell'individuo; volevo dire di quel tale spiritualismo e idealismo che è grido e vanto ...
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Letterato tedesco (Remscheid 1839 - Colonia 1908). Esponente di un gusto eclettico e accademico, a tinta esotica, concentrò il suo interesse sul mondo iberico, traducendo molte opere spagnole, pubblicando [...] raccolte di versi ispirate alla poesia spagnola (Klänge aus Andalusien, 1866), illustrando le glorie letterarie e poetiche dei due popoli nell'una o nell'altra lingua: Ein spanischer Romanzenstrauss (1866), ...
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Termine con cui si suole designare quella poetica e quel gusto che furono propri, in Italia, degli scrittori posteriori a G. D’Annunzio, raccolti per lo più intorno alla Voce; e quindi la letteratura e [...] coscienza, quello psicologismo, quella logica e insomma quel pensiero che in teoria vorrebbe banditi dall’arte; così come nel suo gusto della parola sopravvive più di un’eredità dannunziana.
Ma nell’insieme i frammentisti, da A. Soffici, appunto, a G ...
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Rimatore (seconda metà sec. 13º). Imitò i provenzali senza alcun gusto e scrisse anche due sonetti in provenzale. Fu in corrispondenza poetica con Dante Alighieri. ...
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Categoria letteraria con cui la critica indica l’atteggiamento del gusto che si diffuse sullo scorcio del 19° sec., interessando innanzitutto la produzione letteraria ma anche il costume e gli orientamenti [...] decadenti in senso stretto furono solo alcuni poeti, in senso lato, cioè partecipi di una sensibilità e di un gusto che dalla poesia si andarono rapidamente estendendo alle altre forme letterarie, e dalla letteratura passarono alle arti e al costume ...
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Poeta (Lubecca 1815 - ivi 1884); fu interprete della reazione del gusto classico alle tendenze politico-sociali della letteratura della "Giovane Germania". Al culto dei classici si era educato, oltre che [...] sul Platen, direttamente in Grecia, ad Atene. La sua opera migliore è nei Juniuslieder (1847), nei Neue Gedichte (1852) e nei Gedichte und Gedenkblätter (1864). Federico Guglielmo IV di Prussia gli accordò ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...