Poeti italiani del primo Novecento (S. Corazzini, M. Moretti, F.M. Martini, G. Gozzano, C. Govoni e A. Palazzeschi della prima maniera ecc.) i quali, più che costituire un vero e proprio movimento poetico, [...] condivisero una sensibilità o un atteggiamento del gusto. Ebbero a guida i decadenti francesi e belgi, il Poema paradisiaco di G. D’Annunzio e G. Pascoli; espressero in una poesia prosastica e toni dimessi, tra malinconia e ironia, l’amore per le ...
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Uomo di stato e letterato (Venezia 1388 circa - ivi 1446). Dal 1428 membro del Consiglio dei Dieci; nel 1443 capo di esso e procuratore di S. Marco. Ebbe parte importante nella guerra tra Venezia e i Visconti. [...] L'Umanesimo fu per lui gusto congeniale, non professione. Tradusse dal greco, e scrisse in latino Epistolae. Ma la sua fama è affidata soprattutto alle canzonette di argomento amoroso, le giustiniane o veneziane, alle quali diede il tono della lirica ...
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Poeta (Cervo 1769 - ivi 1805). Precursore della scuola romantica, socio dell'Accademia Ligustica di Belle Arti con il soprannome arcadico di “Solitario [...] autore dei Canti del solitario delle Alpi (1792), di Versi (1793) e Rime (1794), raccolte che rispecchiano il gusto malinconico della sensiblerie settecentesca già fortemente pervasa di romanticismo. La vita e le opere principali di V. sono raccolte ...
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Scrittore e uomo politico spagnolo (Vivero, Lugo, 1811 - Madrid 1863), deputato (1843), più volte ministro, ambasciatore a Torino e a Lisbona, senatore (1858); nel 1862 si ritirò volontariamente dal ministero [...] di Grazia e Giustizia. Pubblicò un volume di Poesías (1840), che risente del gusto romantico, come pure il romanzo De Villahermosa a la China (1858), con spunti autobiografici. Diresse la pubblicazione di Galerías de Españoles célebres contemporáneos ...
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ARGENTI (Arienti), Borso
Mario Quattrucci
Nacque a Ferrara da Giovanni Battista intorno alla metà del sec. XVI. Dotato di notevoli capacità diplomatiche, godé il favore dei principi estensi, che si [...] valsero della sua opera in varie circostanze. Erudito di sicuro gusto letterario e amico di letterati famosi, fra i quali T. Tasso, intervenne nella polemica sulla lingua come si deduce da una lettera di Diomede Borghesi (Siena, 26 genn. 1579), che ...
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Romanzo (1896) dello scrittore polacco H. Sienkiewicz (1846-1916), in cui dallo sfondo dell'incendio di Roma, attribuito al tirannico imperatore Nerone, emergono le miti figure dei primi cristiani, martiri [...] per la nuova religione.
L'opera è, infatti, un ampio affresco di gusto romantico, dove emerge il contrasto tra il mondo pagano (i cui principali rappresentanti sono Nerone e Petronio) e il nascente cristianesimo, cui appartengono, oltre all'apostolo ...
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Scrittore italiano (Roma 1889 - ivi 1962), fu tra i fondatori della Ronda. Esordì con il racconto lirico-simbolico Pazienze e impazienze del Maestro Pastoso (1914); seguirono raccolte di prose fra l'invenzione [...] (1929, nuova ed. col titolo Beato fra le donne, 1940), segnano i momenti più felici della sua arte, ispirata a un gusto sensuale della forma, o, meglio, a una sensualità visiva. La quale, anche quando B. dal piano della fantasia si verrà volgendo ...
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Poeta italiano (Val di Castello, nella Versilia, 1835 - Bologna 1907). Crebbe "selvatico" nella Maremma toscana, dove il padre, Michele, un liberale già carbonaro, era medico condotto. Andò poi a Firenze [...] ambienti, ricca di notazioni puntuali sulla parola e sulla tecnica letteraria, suggerite al C. dalla sua esperienza e dal suo gusto, le quali approdano alla definizione di valori estetici assai più spesso di quel che il C. stesso non pensasse. Piena ...
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Scrittore giapponese (Tokyo 1886 - Yugawara, Kanagawa, 1965). Considerato uno tra i maggiori autori del suo tempo, mostra nelle sue opere uno spiccato interesse per la bellezza femminile e il piacere dei [...] sensi, che descrive con immagini di un'eleganza e di un gusto estetico propri della tradizione giapponese. Della sua produzione, ampiamente diffusa anche in Italia, si ricordano Tade kuu mushi (1929; trad. it. Gli insetti preferiscono le ortiche, ...
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Scrittore (Ozzano 1840 - Bologna 1904); laureato all'univ. di Pisa ove ebbe maestri P. Villari e A. d'Ancona, fu oratore e conferenziere molto stimato e occupò con la sua eloquenza, con l'equanimità dei [...] giudizî critici fondati su molte letture e sicuro buon gusto, ma non mai profondi, un posto assai ragguardevole nella letteratura militante del secondo Ottocento. Si occupò anche di storia dell'arte, filosofia ed estetica; giornalista vivace, fu ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...