Scrittore francese (castello di Saint-Denis-le-Guast, Coutances, 1616 - Londra 1703); ufficiale, combatté in varie campagne, ma la scoperta di un libello contro la politica di Mazzarino lo costrinse a [...] metà del sec. 17º; si caratterizzò per il suo atteggiamento scettico, la sua polemica antistoica e antiascetica, il suo gusto per la vita mondana; la sua produzione saggistica rispecchia la varietà dei suoi interessi e la sua attenzione soprattutto a ...
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Poeta e letterato francese (Nancy 1716 - Parigi 1803). Intrapresa la carriera militare, fu al servizio dell'ex re di Polonia S. Leszczyński; alla sua corte, a Lunéville, conobbe M.me du Châtelet, che abbandonò [...] all'Encyclopédie con almeno 27 voci su varî argomenti, tra cui Genio, a lungo attribuita a Diderot. Fu interprete del gusto letterario del tempo con una poesia brillante, ricca di riflessività. A un Recueil de poésies fugitives (1759) fece seguire il ...
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AVALOS, Costanza d', duchessa d'Amalfi
Claudio Mutini
Nacque a Napoli nella prima metà del secolo XVI da Iñigo (II), marchese del Vasto, e da Laura Sanseverino.
Educata secondo un ideale fastoso della [...] ricevette una raffinata e casta disciplina letteraria orientata verso i maggiori modelli della tradizione petrarchesca e nutrita di un gusto sicuro e aristocratico per la poesia. Gli autori più noti avevano celebrato la famiglia Avalos, dal Pontano a ...
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Narratore e drammaturgo statunitense (Stamford, Connecticut 1925 - Provid ence, Rhode Island, 1998). Rifacendosi dichiaratamente a W. Faulkner, a D. Barnes e E. A. Poe delle allucinazioni e degli stati [...] Sweet William: a memoir of Old Horse (1993), tendente all'allegoria, The frog (1996), in cui prevale un manierismo di gusto kafkiano, An Irish eye (1997), non lontano dai modi del feuilleton. Fra le opere teatrali vanno segnalati gli atti unici: The ...
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Poeta (n. Volterra - m. 1614 mentre navigava verso Napoli). Sacerdote, fu segretario di Virginio Orsini duca di Bracciano. Lasciò una favola pastorale, l'Astrea (1594); una favola piscatoria, Amaranta [...] quattro favole sceniche. Pubblicò anche i due primi canti di un poema, Il Colombo. In tutti i suoi scritti è evidente l'imitazione sia di Guarini sia di Ariosto, ma specialmente di Tasso. Ebbe tuttavia buona fama di poeta, secondo il gusto del tempo. ...
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BEOLCO, Angelo, detto Ruzzante
Carlo Grabher
La tradizione che risale allo Scardeone lo vuole nato nel 1502.
I contributi biografici più recenti concordano nel voler retrodatare l'anno di nascita del [...] realtà la campagna pavana e la sua gente sono solo state il diretto nutrimento a una certa visione della vita e a quel gusto di sodezza realistica, al quale si riduce il realismo dei B.; poiché quei luoghi e quelle persone diventano miti dell'anima e ...
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GALANTI, Giuseppe Maria
Antonello Pizzaleo
Nacque il 25 nov. 1743 a Santacroce di Morcone nel contado di Molise (oggi Santa Croce del Sannio) da Giambattista e da Agata Musaccio. Primo di dodici figli, [...] mia persona, né dei miei studi". Decisivo per la sua formazione fu l'incontro con A. Genovesi, che gli ispirò "un gusto violento per le scienze […], questo solo […] decise del mio destino" (Memorie storiche, ed. Demarco, pp. 32 s.). I primi scritti ...
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CHIAPPINI, Filippo
Paolo Petroni
Nacque il 6 nov. 1836 da Francesco e Margherita Bosisio, nel cuore della vecchia Roma, dove il padre aveva una bottega di barbiere, vicino alla piazza in cui è la statua [...] latino, cosa che l'aveva posto sotto l'attenta vigilanza di spie e sbirri papalini, il padre educò all'arguzia e al gusto dell'improvvisazione il figlio, e lo aiutò con gravi sforzi finanziari a portare avanti gli studi sino all'università. Il C. si ...
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Poeta (Verona 1812 - ivi 1878), studiò a Padova dove conobbe il Prati col quale s'iniziò alla poesia e agl'ideali del Risorgimento. Nel 1848 fu inviato a Parigi dal Manin per sollecitare aiuti a Venezia; [...] Canti (1864). Seguì rapido il declino, con attacchi violenti della critica (Imbriani, Carducci) e col venir meno di quel gusto della fierezza storica, velata di languore, che l'A. aveva interpretato, non senza un'acuta sensibilità ritmica e a tratti ...
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(o Accademia dell’A.) Accademia letteraria, fondata a Roma (1690) da G.V. Gravina, G.M. Crescimbeni e altri 12 letterati, dopo la morte di Cristina di Svezia, nel cui salotto erano soliti riunirsi. Il [...] nel 1925 fu trasformata in un istituto di cultura nel campo degli studi storico-letterari.
Nata con un deciso programma di reazione al gusto barocco, l’A., in nome di un ideale di classicità e di razionalismo, diede vita a una poesia nella quale si ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...