Scrittore francese (Parigi 1881 - Sanary-sur-Mer, Var, 1969). Figlio di un pittore, visse per alcuni anni in Russia; tornato a Parigi nel 1903, frequentò i simbolisti, legandosi poi a G. Apollinaire, M. [...] 1937; Les étoiles dans l'encrier, 1952); si dedicò anche alla narrativa, con romanzi in cui il lirismo si mescola al gusto per il pittoresco (Tendres canailles, 1913; Moeurs de la famille Poivre, 1919; La négresse du Sacré-Coeur, 1920; Sylvère ou la ...
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Scrittore inglese (Stoke Newington 1763 - Londra 1855). Figlio di un banchiere, intraprese la professione paterna, continuando tuttavia a coltivare il suo amore per le lettere: collaborò (1781) con articoli [...] e il suo salotto divenne ben presto un centro della vita intellettuale londinese; intenditore d'arte, fu anche collezionista di gusto. Tra le altre sue opere si ricordano Jacqueline, che apparve nel 1814 in un unico volume con Lara di G. Byron ...
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Scrittore, nato a Colle Val d'Elsa (Siena) il 9 dicembre 1909. Esordì giovanissimo sul Selvaggio, la rivista "strapaesana" di Mino Maccari, e su altri fogli letterarî fiorentini (Il Bargello, L'Universale, [...] "provinciale" in quelle attonite prospettive della memoria, in quell'arcano mondo dell'infanzia in cui la sensibilità e il gusto contemporanei amano proiettare l'ansia d'infinito, di assoluto (Il capofabbrica, Roma 1935; Anna e Bruno, Firenze 1938 ...
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LIPPARINI, Giuseppe
Giorgio PETROCCHI
Scrittore, nato il 2 settembre 1877 a Bologna, dove insegna storia dell'arte nell'Accademia di belle arti. Collaborò al Marzocco fin dai primi numeri, e, per lunghi [...] (Firenze 1928); Oriani (Torino 1937); Pascoli (Milano 1938). Un posto a parte meritano le sue poesie, di gusto "bizantino" e parnassiano, sorte sul tronco dell'arte dannunziana seppur atteggiate classicamente, colme di sensuale musicalità. Ricordiamo ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] se per ma donna non l’ò»); dall’altro, nel contrasto, l’uso mimetico-espressivo della lingua ‘altra’ – legato spesso al gusto per il plurilinguismo giocoso, la parodia verbale – e insieme l’attenzione per le varietà diatopiche e il parlato: la parte ...
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GELLI, Giovan Battista
Angela Piscini
Nacque a Firenze il 12 ag. 1498, nella parrocchia di S. Paolo, da Carlo di Bartolommeo e da madre sconosciuta. È accertato che il padre, venuto in città da Peretola, [...] nel testo esprimendosi sempre nelle parole di Giusto e spesso anche in quelle di Anima, che talvolta appare contagiata dal gusto per l'aneddoto e per l'osservazione pungente del bottaio.
In tal modo I capricci mescolano, senza un ordine prestabilito ...
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Jordan, Neil
Bruno Roberti
Regista, sceneggiatore e scrittore irlandese, nato a Sligo il 25 febbraio 1950. Caratterizza il suo cinema lo slittamento progressivo da una situazione realistica a dimensioni [...] visive hanno segnato l'infanzia di J., così come i colori emozionali del paesaggio e dell'atmosfera culturale irlandese, tra gusto del fiabesco e sentimento cattolico. Dopo gli studi effettuati alla St. Paul's School a Clontarf (Dublino), nel 1974 J ...
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Scrittore italiano (Porto Empedocle, Agrigento, 1925 - Roma 2019). C. ha esordito nella narrativa con il romanzo Il corso delle cose (1978). Nel 1994 con La forma dell'acqua ha dato vita alla fortunata [...] dai suoi libri. Dopo i primi romanzi, che, in parte ispirati a episodi reali della storia siciliana, già rivelano uno spiccato gusto dell'intreccio e una decisa inclinazione ai registri del comico e del grottesco, C. nel 1994, con La forma dell'acqua ...
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Scrittore italiano (Roma 1899 - Lariano 1977); ha collaborato a numerosi periodici occupandosi anche di cinema e di televisione. Il suo umorismo, quando non inclina al malinconico e al crepuscolare, attinge [...] Se la luna mi porta fortuna, 1928; Agosto, moglie mia non ti conosco, 1930; In campagna è un'altra cosa (c'è più gusto), 1931; Chiarastella, 1934; Il diario di Gino Cornabò, 1942; Viaggio di nozze in molti, 1946; Il povero Piero, 1959; Trattato delle ...
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Scrittore francese (Parigi 1628 - ivi 1703), fratello di Claude, Nicolas e Pierre. Ebbe un'importante posizione ufficiale, come «commis de la surintendance des bâtiments» (1664), per la quale agì da intermediario [...] 'Académie française (1671) e poté fare accogliere nella nuova Académie des sciences il fratello Claude, con il quale divise il gusto per le arti figurative e in special modo per l'architettura. Dopo la morte di Colbert, si dedicò più alacremente all ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...