Poeta (Great Berkhampstead 1731 - East Dereham, Norfolk, 1800). Dal 1752 dette segni della grave depressione mentale che doveva sempre più dominarlo. Fece (1763-65) un primo soggiorno in manicomio; dal [...] pensieri, tra il quadretto domestico e la meditazione lirica, con venature d'umorismo: tipica opera di transizione tra il gusto settecentesco e l'ispirazione lirico-filosofica dei laghisti. Lavorò (1784-91) a una traduzione d'Omero, abbastanza fedele ...
Leggi Tutto
Umanista (Forlì 1462 circa - Parigi 1519); addottoratosi in diritto canonico a Bologna passò a Roma come segretario del vescovo Ludovico Gonzaga; entrato nell'Accademia romana di Pomponio Leto, divenne [...] di facile vena (Livia, 1490; Elegiae, 1494; Hecatodistichon, 1512), l'A. contribuì a diffondere in Francia il gusto della cultura umanistica italiana. Talune sue raccolte, come le Epistolae proverbiales et morales (1508), ebbero anche larga fortuna ...
Leggi Tutto
Scrittore inglese (Fonthill, Wiltshire, 1760 - Lansdown Hill, presso Bath, 1844). Dilettante, esotista, bibliofilo, B. è un tipico rappresentante del preromanticismo. Scrisse: Biographical memoirs of extraordinary [...] in traduz. inglese all'insaputa di B. nel 1786, la 1a ediz. francese è del 1787. Fonthill Abbey (Wiltshire), il castello che si fece costruire dall'architetto J. Wyatt (1795-1807) in un fantastico stile gotico, esprime compiutamente il suo gusto. ...
Leggi Tutto
VINJE, Aasmund Olafsen
Giuseppe Gabetti
Poeta norvegese, nato a Vinje il 6 aprile 1818, morto a Gran il 30 luglio 1870. Figlio di un merciaio ambulante, si guadagnò con ogni genere di lavori - anche [...] combattivo, abituato a guardare in volto la realtà qualunque essa sia, abituato a impegnarsi nella lotta con tanto più gusto quanto più la lotta era aspra, divenne rapidamente il maggior polemista dell'epoca, al servizio delle nuove idee - nazionali ...
Leggi Tutto
MENDES, Murilo Monteiro
Ruggero Jacobbi
Poeta brasiliano, nato a Juiz de Fora il 3 maggio 1901, morto a Lisbona il 18 agosto 1975. E una delle figure più singolari e più note della fase di alta maturità [...] barocca iberica e il surrealismo francese, toccando temi di attualità, fortemente trasfigurati, o motivi metafisici, in un gusto dell'astrazione geometrica che lo distacca nettamente dai suoi più eloquenti coetanei. A poesia em pânico (1938), O ...
Leggi Tutto
VAN DOREN, Carl
Salvatore Rosati
Scrittore americano, nato il 10 settembre 1885 a Hope (Illinois). Studiò all'università dell'Illinois, dove fu assistente (1907-1908), si laureò alla Columbia di New [...] , è sempre rimasto un empirico; ma la sua richiesta di opere vitali giunse opportuna, favorendo il formarsi di un gusto moderno nel pubblico e assolvendo la funzione d'intermediaria tra il pubblico stesso e gli scrittori che risentirono vivamente gli ...
Leggi Tutto
COLPANI, Giuseppe
Francesca Romana De' Angelis
Nacque a Brescia nel 1739. Non si conoscono dati precisi relativi alla sua prima formazione anche se, probabilmente, compì gli studi nella città natale [...] sul mondo greco ("prima sede, ov'egli sorse e crebbe") che vide lo sviluppo armonico di tutte le arti e dove il gusto "fiorì per lunga etate", finché la discordia civile non turbò l'equilibrio e "dai pensieri della vera gloria / Ad altre cure gli ...
Leggi Tutto
BANCHERO, Giovanni
Umberto Coldagelli
Nacque a Bastia nei primi decenni del sec. XVII. Laureato in giurisprudenza, esercitò a lungo nella sua città natale la professione di avvocato. La sua probità [...] suoi giorni, redatti anch'essi con stile fluido e corretto.
La gran quantità di fatti e personaggi, descritti con gusto del dettaglio e con vivacità narrativa, conferiscono a questa storia della Corsica un suo innegabile interesse, letterario, anche ...
Leggi Tutto
Poeta latino (n. 25 d. C. - m. 101 d. C.). Secondo Plinio il Giovane, S. I. avrebbe fatto il delatore sotto Nerone, che (68) lo fece console; ma si riabilitò, fu amico di Vitellio e proconsole d'Asia sotto [...] , ma la rappresentazione dei caratteri è fiacca; gli dèi sono vuote astrazioni, l'imitazione dei grandi modelli è fredda. L'educazione retorica di S. I. e il gusto del tempo spiegano i molti discorsi che occupano quasi un terzo dell'opera. C'è poi il ...
Leggi Tutto
Scienziato e letterato (Bologna 1674 - ivi 1739); fratello di Gabriele; d'ingegno vivo e versatile, studiò filosofia e lettere, poi legge, infine si diede alla matematica e all'astronomia. Dal 1699 lettore [...] 'edificio universitario, dove ancora si trova. Come letterato, lasciò rime d'amore, sacre, d'occasione, lontane così dal gusto secentistico come da quello arcadico: è considerato capo del gruppo di letterati bolognesi detti i riformatori della bella ...
Leggi Tutto
gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...