Cocteau, Jean
Bruno Roberti
Regista e sceneggiatore cinematografico, poeta e drammaturgo, pittore e saggista francese, nato a Maisons-Laffitte (Yvelines) il 5 luglio 1889 e morto a Milly-la-Forêt (Essonne) [...] P. Nižinskij, e con coreografi come M. Fokine e L. Massine. In questi primi esperimenti teatrali, C. manifestò quel gusto circense del vaudeville e del music hall, ma anche dell'illusionismo, del dinamismo, dell'apparizione metafisica, che sarà cifra ...
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CALZINI, Raffaele
Felice Del Beccaro
Nato a Milano il 29 dic. 1885 da Giovan Battista e da Orsola Calzini, si laureò in giurisprudenza nell'università di Pavia, senza poi esercitare la professione forense. [...] lo riconducono anche taluni esiti estetici e un indirizzo di gusto, eredità della narrativa lombarda post-romantica. Ma la "linea d'arte": sono le pagine di un elzevirista di gusto sulle quali il presentatore richiama l'esempio di Musset, osservando ...
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CASELLI, Alfredo
Felice Del Beccaro
Nacque a Lucca l'8 dic. 1865 da Carlo e da Maria Lucchesi. La famiglia paterna era di origine contadina, del paese di Pieve Santo Stefano sulle colline a nord della [...] però potuto godere di buone condizioni finanziarie che gli avevano permesso di arricchire la propria cultura e di formarsi un fine gusto per le lettere e le arti.
Stabilì perciò rapporti con scrittori e artisti, facendosi - quando se ne presentava l ...
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CALVO (Calvi, Calbo), Bonifacio
Mario Cacciaglia
Nacque a Genova, da nobile famiglia, nella prima metà del sec. XIII; non esercitò incarichi pubblici in patria, né risulta che ne abbia esercitati durante [...] di Toledo, dove compose la maggior parte delle sue poesie pervenuteci.
Tutta la produzione poetica del C. è improntata al gusto della corte castigliana, dove era di gran moda la poesia poliglotta: lo stesso Alfonso X era elegante poeta in gallego ...
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CASAREGI, Giovanni Bartolomeo
Nicola Merola
Nato a Genova, da famiglia comitale, nel 1676 e cresciuto in un ambiente ricco di molteplici stimoli culturali - il padre, Giandomenico, era un apprezzato [...] e al suo consiglio i propri versi, mentre dal canto suo ne indirizzava in senso sempre più chiaramente arcadico il gusto. La Difesa delle tre canzoni degli occhi e di alcuni sonetti e vari passi delle Rime di Francesco Petrarca dalle opposizioni ...
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AUDRICH, Everardo
Antonella Dolci
Nacque a Livorno il 19 sett. 1715 da Pietro, originario della Provenza, e da Livia Foschi, d'origine fiamminga. Entrato fra gli scolopi il 6 luglio 1733, vi compì i [...] sull'eco, sulle acque minerali, ecc. Queste ultime composizioni lo resero celebre. Non v'è però nei metri e nel gusto dell'A. nulla che superi la sensibilità arcadica: più interessante, forse, il contenuto scientifico delle sue poesie, in cui appare ...
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ALBERTO della Piagentina
Mario Marti
Assai probabilmente fiorentino, vissuto a cavallo tra il sec. XIII ed il sec. XIV. Nel 1322 esercitava il notariato a Firenze ed era in relazione con Bindo Bonichi, [...] interiori con l'autore latino, del quale è delineata la figura e l'attività in un prologo iniziale; mentre il gusto del letterato è più visibile nella rielaborazione dei brani ritmici latini in terzine in volgare.
Secondo taluni, è da identificarsi ...
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Poeta tedesco (Kolberg 1725 - Berlino 1798). Studiò all'università di Halle, ma visse poi quasi sempre a Berlino, dapprima precettore privato, poi (dal 1748) professore di logica e retorica all'Accademia [...] (riunita postuma in Poetische Werke, 2 voll., 1800-01), R. acquistò al suo tempo la fama di gran maestro di gusto e di stile, sulla base di una ripresa classicistica ancora inconsueta; fra gli altri, Lessing tenne a sottoporgli il manoscritto della ...
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PUCCIANTI, Giuseppe
Guido Mazzoni
Letterato, nato a Pisa il 13 giugno 1830, morto a Marina di Pisa il 1° ottobre 1913. Laureato in lettere nella sua città nativa, fu eccellente maestro e poi preside [...] la volontà di volgere gli studî all'educazione. Delle sue idee fece sempre propaganda con buon senso, finezza di gusto, forbitezza di stile: La poesia psicologica (in Nuova Antologia, 1871); A. Manzoni, "studio morale" (ivi 1873); Degli studi ...
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VALERINI, Adriano
Alberto MANZI
Attore e poeta, vissuto nel sec. XVI. Nato a Verona da famiglia nobile, si addottorò in lettere. Fattosi comico, assunse le parti di "innamorato" sotto il nome di Aurelio. [...] poi divennero leggi per i comici. Da allora non si hanno più notizie del V. A. Bartoli lo dice "uomo colto e di gusto non inferiore a molti scrittori del suo tempo". Di lui si hanno, tra altro, queste opere: Afrodite, tragedia (Verona 1578); Cento ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...