Scrittore italiano (Monterotondo, Massa Marittima, 1843 - Empoli 1921), noto anche con lo pseudonimo anagrammatico di Neri Tanfucio. Raggiunse notevole felicità espressiva nelle novelle e nei bozzetti [...] meglio adeguata al suo piccolo mondo familiare e campagnolo, popolato più di tipi o macchiette che di caratteri, e al suo gusto del vagabondare per terre e paesi, del conversare alla buona e del raccontare a braccio, F. la trovò nelle novelle e ...
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Poeta italiano (Salerno 1909 - Grosseto 1976); praticò da giovane diversi mestieri; collaboratore di giornali e riviste, nel 1938-39, fu, con V. Pratolini, redattore di Campo di Marte, quindicinale fiorentino [...] le nostalgie della melica settecentesca, di canzonette e ariette alla S. Di Giacomo: conforme alle esigenze del suo gusto, portato a un realismo quasi popolaresco, e insieme alla trasposizione baroccheggiante della realtà in arcane prospettive della ...
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Stato dell’Africa nord-orientale, che si estende anche in territorio tradizionalmente considerato asiatico, a E dell’istmo di Suez (penisola del Sinai). Il nome deriva da quello dell’antica città di Menfi, [...] figura è sentita come un’unità che si plasma nello spazio per elementi larghi e indifferenziati. Alcune opere che illustrano questo gusto sono il gruppo con il principe Rahotpe e la consorte Nofret del Cairo, le due statue di Raneferef, la statua di ...
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Corrente artistica sviluppatasi in Francia nel 19° secolo.
Arte
Il nome i. deriva dall’epiteto, inizialmente usato in senso spregiativo contro i pittori del gruppo, tratto dal titolo di un quadro di C. [...] e in alcune parti del Notturno di G. D’Annunzio più vicine alla notazione diaristica si possono riscontrare esempi di tale gusto e di tale tecnica.
Musica
Per qualche analogia con la sensibilità dei pittori e scultori impressionisti, si è voluto ...
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Scrittore, storico dell'arte e critico italiano (Novate Milanese 1923 - Milano 1993). Narratore dall'intensa produzione, che ebbe avvio con I segreti di Milano, ciclo inteso a rappresentare, in chiave [...] (1972), Macbetto (1974), Edipus (1977). Ma col tempo il fervore del primo impulso è venuto attenuandosi in T., e quel gusto per una scrittura mista, nella sua tendenza al parlato, di lingua e dialetto milanese, ha ceduto a un'inclinazione per il ...
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Scrittore francese (Parigi 1588 - ivi 1672). Erudito e profondo conoscitore dei classici, sostenne quella filosofia del dubbio, che si estendeva per tutto il Seicento francese, con acuta ironia; di questo [...] des anciens par Orasius Tubero, l'opera sua più celebre e discussa, e nell'Hexaméron rustique (1671) il gusto erudito si compiace, riprendendo motivi di Montaigne e di Charron, di sottolineare la radicale debolezza della ragione umana contrapponendo ...
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Poeta anglo-normanno (n. Jersey forse 1100 - m. forse 1175). Studiò a Caen ed ebbe una prebenda da Enrico II Plantageneto. Restano due romanzi in francese in ottosillabi accoppiati variati da alessandrini [...] , dotto su tutti gli elementi della leggenda, W. non raggiunge mai risonanze epiche restando piuttosto per stile e gusto nell'ambito di un "ornatus facilis" nel quale prevalgono figure retoriche di parola e tecnicismi che testimoniano comunque una ...
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ROMANO, Graziella, detta Lalla
Giuseppe Antonio Camerino
Scrittrice, nata a Demonte (Cuneo) l'11 novembre 1909. Dopo un periodo trascorso come bibliotecaria prima e come insegnante poi, e dopo la pubblicazione [...] 1954), che narra la vicenda di un'umile ragazza capace di sentimenti tenaci: è un racconto di stampo flaubertiano per gusto lirico-evocativo e purezza d'immagini (evidenti, del resto, pure nei versi de L'autunno, 1955), più apprezzato ovviamente in ...
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SANTUCCI, Luigi
Giuseppe Antonio Camerino
Scrittore, nato a Milano l'11 novembre 1918. Il suo esordio come saggista (nel 1942 pubblica Folgore da San Gimignano e Limiti e ragioni della letteratura injantile, [...] tempo stesso, in cui si avvertono intenti satirici e umoristici e l'eco della letteratura settecentesca e volteriana. Il gusto umoristico dello scrittore è confermato con maggiore evidenza nella raccolta di dieci racconti Lo zio prete (1951; premio ...
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Poeta cèco, nato a Slavĕtín (Louny) il 26 febbraio 1898, morto suicida a Praga il 12 novembre 1951.
Condividendo le aspirazioni dell'avanguardia che debuttò intorno al 1920, B. aderì in principio alla [...] sequele di giochi verbali, di omofonie, di anagrammi, di trucchi acustici a cineserie grottesche e scenarî esotici rivissuti nel gusto dei romanzi d'avventure e del "western". Con le raccolte Nový Ikaros ("Il nuovo Icaro", 1929), Nebe, peklo, ráj ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...