GIULIANI, Giovanni
Lorenzo Finocchi Ghersi
Scultore, nato a Venezia verso la fine del 1663. Dei suoi genitori si sa soltanto che il padre era un fornaio. Nulla si conosce della sua formazione; come [...] 1690, per un Mercurio (Heiligenkreuz, Stiftsmuseum).
In esso è ravvisabile la sua fase stilistica preliminare, segnata da un gusto spiccato per un'impostazione della figura ancora di maniera, palesata dalla postura quasi leziosa del dio, il quale ...
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BRAMIERI, Luigi
Pino Fasano
Nato a Piacenza il 27 giugno 1757 da Giulio, ufficiale di cavalleria, e dalla nobildonna Aurora Boselli Bonini, frequentò nella città natale le scuole di S. Pietro (sottratte [...] all'ossianesimo (nell'Elogio del Cesarotti) e in genere agli influssi preromantici "alemanni" ed inglesi, come pervertitori del gusto italiano: donde anche le accuse di "stranezza" volte alle opere giovanili del Foscolo. A parte le numerose opere di ...
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CASTIGLIONI, Luigi
Alberto Grilli
Nacque ad Azzate (Varese) il 28 sett. 1882 da Pietro, medico condotto, e da Antonietta Trotti; appassionatosi agli studi umanistici, vinse nel 1900 il concorso per [...] piuttosto superficiali e incompetenti, che l'irritarono come segno d'incapacità a penetrare i problemi dell'arte e del gusto antichi. Negli scritti evitò apprezzamenti estetici e li escluse del tutto dalle lezioni: soleva dire che il suo compito ...
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epigramma
Emanuele Lelli
Pochi versi per fulminare il lettore
Iscrizione originariamente destinata alle lapidi, l'epigramma diventa nell'antica Grecia un vero e proprio genere letterario in cui si cimentano [...]
L'epigramma diviene un vero e proprio genere letterario durante l'età ellenistica (ellenismo) un periodo in cui il gusto dei poeti privilegia componimenti brevi ma efficaci sui temi della vita umana, piuttosto che lunghi poemi o opere teatrali di ...
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GATTESCHI, Vincenzio
Laura Riccioni
Discendeva da una delle famiglie più illustri di Pistoia, dove nacque il 26 luglio 1574 da Piero di Tommaso e da Fulvia d'Antonio Ricciardi. Dopo aver sposato Lisa [...] trattano in prevalenza argomento amoroso e, assecondando il gusto dell'epoca, si rifanno alla tipologia consueta ai canzonieri classici, mentre sono presenti in minor numero, ma conformi al gusto dell'epoca, le rime religiose e le graduatorie che, al ...
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CIAI, Giovanni
Pasquale Stoppelli
Nacque, forse a Firenze, da Bartolomeo di Angiolo; l'anno della sua nascita, anche se non è noto, si può ascrivere con sufficiente sicurezza ai primi decenni del sec. [...] erentrato 'l sol nel segno Tauro" il C. sperimenta le sue risorse nella poesia di gusto tardo-stilnovista - gusto così caratterizzante del circolo letterario laurenziano - non meno interno agli interessi dello stesso ambiente, quantunque collegantesi ...
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Scrittore e filosofo (Parigi 1694 - ivi 1778). Nato da famiglia borghese, ricevette un'eccellente educazione umanistica al collegio Louis-le-Grand tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri [...] circa 40 voci letterarie e filosofiche, alcune delle quali di un certo interesse per l'estetica e la storia del gusto. La sua collaborazione fu di breve durata. Iniziata nel 1754, terminò quattro anni dopo, in seguito allo scandalo suscitato dalla ...
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Scrittore politico inglese (Dublino 1729 circa - Beaconsfield 1797); dal 1758 direttore di The Annual Register, rivista di politica e lettere, fu dal 1765 al 1791 la mente direttiva del partito whig (Thoughts [...] the origin of our ideas of the sublime and beatiful (1757; trad. it. 1945), in cui cerca di dimostrare l'universalità del gusto e del giudizio su di esso fondato, dando ampio spazio al concetto di sublime, in una accezione che sarà poi ripresa da ...
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Scrittore francese (n. Hesdin, Artois, 1697 - m. presso Saint-Firmin 1763); scolaro dei gesuiti, novizio e poi professo dei benedettini, lasciò il monastero e visse in provincia, a Parigi e in Inghilterra, [...] de qualité e ristampata più volte a parte, di stile semplice e agile, ricca di elementi preromantici nel gusto spiccato per la verità delle passioni umane; essa ha avuto grandissima diffusione anche attraverso adattamenti e trasformazioni teatrali ...
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(lat. Asinus aureus) Titolo, che secondo s. Agostino risalirebbe all'autore stesso, con cui si suol designare il romanzo Metamorfosi (Metamorphoseon libri XI) dello scrittore latino Apuleio (125 d. C. [...] titolo di Apuleio volgîre (1519), è propriamente di M. M. Boiardo. Lo stesso titolo Asino d'oro ha il volgarizzamento, o piuttosto rifacimento, che, fra il 1515 e il 1525 (pubblicato a Venezia nel 1550), ne curò, con gusto raffinato, A. Firenzuola. ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...