Scrittore polacco di lingua yiddish (Leoncin, Varsavia, 1904 - Miami 1991), naturalizzato statunitense nel 1943. Cresciuto in una famiglia di rabbini ḥasidici, nel 1935, dopo la pubblicazione del primo [...] magician of Lublin, 1960; trad. it. 1964). Tra le numerose raccolte di racconti, in cui emerge un personale, controllatissimo gusto del soprannaturale, si ricordano: Gimpel the fool (1957; trad. it. 1966); The Spinoza of Market Street (1961; trad. it ...
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Poeta lirico e drammatico e musicista spagnolo (Salamanca 1469 - León 1529), vissuto lungamente in Italia. Autore dell'opera teatrale Églogas e di un importante Cancionero.
Opere
Il Cancionero (1496) [...] , pubbl. 1520), l'egloga Cristino y Febea nella quale l'ascetismo medievale si scioglie in una gioia di vivere di gusto pagano. E. scrisse anche un poema, Trivagia (1521), che narra il suo pellegrinaggio a Gerusalemme, e un trattato di precettistica ...
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VERGA, Giovanni
Attilio Momigliano
Novelliere e romanziere, nato il 31 agosto 1840 a Catania, ivi morto il 27 gennaio 1922. A Catania ebbe come maestro un verseggiatore byroniano e montiano, Antonino [...] e Ferdinando, la Rubiera inchiodata dall'apoplessia), nei quadri (la morte di Nunzio), negli ambienti (il palazzo del duca), nel gusto spicciolo del colore e della linea, in una capacità classica e violenta di cogliere la vitalità delle cose, del ...
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RUSSO, Luigi (App. I, p. 985)
Arnaldo Bocelli
Critico letterario, morto a Marina di Pietrasanta (Lucca) il 14 agosto 1961. Dopo la Liberazione fu direttore (fino al 1948) della Scuola normale superiore [...] aggiunto nella 3ª ediz. del saggio omonimo, Bari 1941); per l'altra via veniva delineando, con quella "oratoria del gusto" che è caratteristica, oltre che della sua metodologia, del suo temperamento esuberante, tutta una serie di Ritratti e disegni ...
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Scrittore francese, nato a Billom (Puyde-Dôme) nel 1897, morto a Parigi nel 1962. Dopo l'adesione iniziale al surrealismo (da cui si allontana, giudicandolo "bassamente idealista"), B. comincia la descrizione [...] e la vita; eccessi che permettono all'uomo di superare le frontiere che la sua condizione gl'impone al fine di gustare quell'"impossibile" che richiama e rifiuta la morte. Direttore di riviste (Documents, dal 1929 al 1930; Acéphale, dal 1936 al 1937 ...
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LEOPARDI, Giacomo
Achille Tartaro
Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, alla periferia dello Stato pontificio. Visse gli anni della fanciullezza [...] Tersite censurato e altri studi di letteratura fra antico e moderno, Pisa 1991; M. Fubini, Foscolo, L. e altre pagine di critica e di gusto, a cura di D. Conrieri et al., I-II, Pisa 1992; M. Vitale, La lingua della prosa di G. L.: le "Operette morali ...
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ANGIOLETTI, Giovanni Battista
Lucia Strappini
Nacque a Milano il 27 nov. 1896 da Emilio e da Giannina Camola, da una famiglia della media borghesia cittadina; dopo "un'infanzia spaventosamente malinconica", [...] capacità della letteratura di essere "poesia". Nei racconti come nei "poemetti in prosa" e nei romanzi di questi anni, domina il gusto evocativo dell'A., la memoria e la nostalgia dell'infanzia e del passato, la guerra, i paesi e le figure fissati in ...
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BAREZZI, Barezzo
Alfredo Cioni-Claudio Mutini
Nacque a Cremona intorno al i 560, figlio di un Giovan Maria, che forse proveniva dal contado e si era stabilito in città in epoca recente. Intorno al 1578 [...] editore, il B. svolse un'originale, anche se non sempre geniale, opera di traduttore e di diffusore di romanzi picareschi. Un gusto sicuro gli permise di afferrare la novità del genere picaresco ed egli intuì con fiuto di editore, più che con finezza ...
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CHIARELLI, Luigi
Roberta Ascarelli
Nacque a Trani (Bari) il 7 luglio 1880 da Carlo e da Maria Teresa Fortunato.
La famiglia paterna, di antica nobiltà emiliana originaria di Cento, si era trasferita [...] di questo scrittore - commenta, il Gobetti - mediocre e noioso bisogna pensare che egli ebbe il genio della moda e il gusto del pettegolezzo, come un banchiere improvvisato in anni di inflazione monetaria" (p. 165).
Fonti e Bibl.: C. Levi, Il teatro ...
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GORI, Gino
Ugo Piscopo
Nacque a Roma, il 7 luglio 1876, da Vincenzo Guglielmo e Giovanna Santi. Terminato il liceo, si laureò dapprima in giurisprudenza, iscrivendosi poi a medicina, senza tuttavia [...] settentrione". Fu, comunque, la Grande Guerra a far maturare in lui un processo di piena conversione al moderno, inteso quale gusto, mimesi linguistica, diegesi e strumentazione di idee e di stili fondati sul nuovo.
Si avvicinò a F.T. Marinetti, di ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...