Poetessa norvegese (Bergen 1634 - ivi 1716), molto celebrata ai suoi tempi per i salmi di Siaelens Sang-offer ("Canti votivi dell'anima", 1678), ispirati al più stucchevole gusto barocco tedesco, alcuni [...] dei quali furono poi accolti nei Salterî norvegesi ...
Leggi Tutto
Scrittore francese (Honfleur 1864 - Parigi1936). Autore prolifico di poesie e romanzi caratterizzati da un'eleganza preziosa, inizialmente influenzato dalla cultura simbolista trovò nelle rievocazioni [...] classiche di gusto parnassiano una fonte d'ispirazione più consona alla sua sensibilità. Fu collaboratore e critico di giornali e periodici, dal Figaro al Mercure de France. Nel 1911 entrò all'Académie française.
Vita e opere
Nato in una famiglia ...
Leggi Tutto
Scrittore svedese (Taberg, Värmland, 1816 - Djursholm 1895). Filologo e traduttore di non comuni doti (Shakespeare, Lessing, Calderón), fu il primo poeta dialettale della Svezia, ispiratore di un gusto [...] che ebbe grande fortuna nella seconda metà dell'Ottocento. Notevoli le raccolte di liriche popolaresche, tra le quali: Viser på värmlandske tongmåle ("Canzoni in dialetto del Värmland", 1876), e la commedia ...
Leggi Tutto
Scrittore e giornalista italiano (Pescara 1910 - Roma 1972). È stato critico cinematografico di varî periodici e, dal 1949 al 1953, redattore capo del settimanale Il Mondo; critico teatrale de L'Europeo [...] le premesse e i luoghi comuni, per poi (spingendo questi alle estreme conseguenze) smontarlo dall'interno, pezzo per pezzo, con un gusto sempre più divertito, e divertente. Ha anche scritto per il teatro (Un marziano a Roma e altre farse, 1971; nuova ...
Leggi Tutto
Poeta, giornalista e scrittore islandese (Elliđavatn 1864 - Herdísarvík 1940). Formatosi sul pensiero di Brandes e di Nietzsche, fu, sul volger del secolo e oltre, il massimo rappresentante del gusto e [...] della sensibilità simbolista in Islanda. Le sue raccolte di versi: Sögur og kvaeđi ("Racconti e canti", 1897), Hafblik ("Acque calme", 1906), Vogar ("Flutti", 1921), così spesso legate per materia e forma ...
Leggi Tutto
Pseudonimo del romanziere tedesco Rudolf Ditzen (Greifs wald 1893 - Berlino 1947). Cominciò con un romanzo espressionistico, Der junge Gödeschal (1920), e dell'espressionismo conservò, anche in seguito, [...] il gusto per l'immediatezza emotiva dello stile, pur passando al realismo della Neue Sachlichkeit. Descrisse di preferenza la piccola vita quotidiana della borghesia in dissoluzione (Bauern, Bonzen und Bomben, 1931; Kleiner Mann, was nun?, 1932; Wir ...
Leggi Tutto
Poeta e romanziere svedese (Olshammar 1859 - Övralid 1940). Premio Nobel per la letteratura nel 1916, con le poesie d'esordio Vallfart och vandringsår ("Pellegrinaggi e vagabondaggi", 1888) inaugurò nel [...] d'esordio (Vallfart och vandringsår "Pellegrinaggi e vagabondaggi", 1888), sia col romanzo (Endymion, 1889) inaugurò nel Nord quel gusto dell'esotismo ed edonismo orientaleggiante che tanto aveva attratto i poeti simbolisti d'Europa. In sede critica ...
Leggi Tutto
Pittore e scrittore, morto a Monza il 19 novembre 1955.
Le sue divagazioni letterarie, le sue impressioni di viaggio e di paesaggio rivelano un gusto squisitamente pittorico e hanno spesso freschezza e [...] garbo di stile (Il pittore volante, Milano 1930; Marinai 1918-1941, Varese 1942; Il libro della Bigia, ivi 1942; Figure spagnole, ivi 1955). È anche autore di poesie (Rime e assonanze, Milano 1951).
Bibl.: ...
Leggi Tutto
Scrittore italiano (Bologna 1898 - ivi 1985); nel 1918 fondò una rivista letteraria, La raccolta, che anticipò alcuni aspetti della Ronda, di cui fu il più giovane collaboratore. E il gusto neoclassico [...] di questa è sempre rimasto in lui, evidente nella cura stilistica della pagina e nell'intonazione da "operetta morale" di ogni suo scritto, anche quando da forme prevalentemente saggistiche (Notizia su ...
Leggi Tutto
Scrittore tedesco (Gottinga 1845 - Berlino 1906). Diplomatico di carriera, girò varie parti del mondo prima di ritirarsi a Berlino nel 1889. Pubblicò una raccolta di liriche facili e melodiose, di gusto [...] heiniano e d'impronta schopenhaueriana (Der neue Tannhäuser, 1869), e il poema Tannhäuser in Rom (1875). Curò edizioni di varî classici tedeschi e pubblicò varî saggi critici, fra i quali Die deutsche ...
Leggi Tutto
gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...