LANDOLFI, Tommaso
Luigi Matt
Nacque il 9 ag. 1908 a Pico (allora in provincia di Caserta) da Pasquale e Maria Gemma Nigro (chiamata comunemente Ida).
La famiglia paterna era tra le più antiche della [...] lo stupro di un'anziana governante). In Mani si celebra la morte violenta e l'assurdo funerale di un topo, inaugurando quel gusto per il ripugnante che avrebbe dato luogo negli anni alla costituzione di un vero e proprio bestiario, fatto di ragni e ...
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LEVI, Natalia
Domenico Scarpa
Nacque a Palermo il 14 luglio 1916 da Giuseppe e da Lidia Tanzi.
Il padre, ebreo triestino, è professore di anatomia comparata nell'ateneo palermitano. Lidia Tanzi, milanese, [...] pensa e agisce secondo la norma di una concreta etica del gusto.
Nel 1947, convinta da Balbo, si iscrive al Partito intellettuale fondendo la perentorietà etica e la certezza del gusto con un'intonazione di stupita autoironia. I testi raccolti ...
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BUZZATI TRAVERSO, Dino
Marcello Carlino
Nacque a Belluno, in località San Pellegrino, il 16 ott. 1906. La famiglia, di origini bellunesi, apparteneva all'alta borghesia ed aveva una ricca tradizione [...] all'ipoteca della comunicazione giornalistica. La miscela, nell'uno e nell'altro campo, è di quelle che ben si attagliano al gusto e al senso comuni e piacciono perciò al lettore medio. E lo scrittore dirà, convintissimo: "L'optimum del giornalista ...
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COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] di G. Cinelli, Rovereto 1736, pp. 105-11).
Nello studio del mondo fiorentino sono da tener in conto quegli atteggiamenti e gusti scapigliati e burloni che avevano nel Berni un modello letterario e nel Redi un maestro mentale. La poesia burlesca del ...
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DATI, Carlo Roberto
Magda Vigilante
Di nobile e illustre famiglia fiorentina, nacque a Firenze il 12 ott. 1619, da Camillo e Fiammetta Arrighetti.
L'iniziazione culturale del giovane D. avvenne sotto [...] (in F. Fontani, Elogiodi C. R. D., Firenze 1794, pp. 176-187) il D. mostrò una più moderna flessione del gusto, ammettendo l'uso di forme e stilemi discordanti dalla tradizione letteraria, ma liberamente espressi nel momento creativo dei poeta.
La ...
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BUONDELMONTI, Giuseppe Maria
Furio Diaz
Nacque a Firenze il 13 sett. 1713 da Francesco Giovacchino e da Maria Teresa Rinuccini, figlia del marchese Folco.
Il padre era cavaliere dell'Ordine di S. Stefano [...] per vegetarvi in ozioso passatempo. Pur con una certa pigrizia, dovuta in parte alla malferma salute e in parte al gusto umanistico del quieto e un po' sterile raccoglimento nella lettura e nello studio, egli sapeva pensare ed elaborare idee proprie ...
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ARIENTI, Giovanni Sabadino degli
Ghino Ghinassi
Nacque a Bologna verso la metà del Quattrocento (1445 circa), ultimo dei numerosi figli di un Sabadino degli Arienti, barbiere di professione e attivo [...] ma in volgare (anzi in lingua bolognese, come afferma più volte egli stesso), rivela probabilmente l'intenzione di seguire i gusti e le preferenze dei signori cui le indirizzava; una sola operetta in latino, un'epistola diretta a Ferdinando d'Aragona ...
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FARINA, Salvatore
Lucia Strappini
Nacque a Sorso (Sassari) il 10 genn. 1846 da Agostino e Chiara Oggiano. Aveva dieci anni quando il padre fu trasferito a Sassari, in seguito alla nomina a procuratore [...] letteratura. Nel '68 Tarchetti lo presentò alla redazione del Gazzettino rosa, uno degli alfieri della corrente scapigliata, ma il gusto del F. era fin d'allora troppo alieno dalle istanze più sentite della scapigliatura e si andava strutturando su ...
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FULLONE, Pietro
Rosario Contarino
Nacque a Palermo agli inizi del sec. XVII, forse nel sestiere del Capo. Non si conoscono i nomi dei genitori, né sicuramente verificabili sono i particolari della sua [...] , 1656) e quella del re Filippo IV (Funerali in morti di la Maistà Catolica, 1665). In questi "versi esequiali" il gusto funerario del tempo e la tendenza barocca a trasformare la morte in pompa si traducono in una ricerca dell'amplificazione e nella ...
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BORROMEO, Vitaliano
Gaspare De Caro
Terzo figlio, dopo Renato e Giberto, del conte Carlo e di Isabella, figlia del conte Ercole D'Adda, nacque a Milano il 5 apr. 1620. Insieme con il fratello Giberto, [...] poi chi la giudicò, come il Brokeden (Cipollini, p. 24), degna "d'un uomo ricco, e del gusto d'un caffettiere". In ogni caso degna di un uomo di gusto fu la pinacoteca raccolta nella villa dal B., che contava tra l'altro opere del Luini, del Bordone ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...