CRESCI, Migliore
Magda Vigilante
Nato a Firenze nel 1494, da una famiglia originaria di "Montereggi, in quel di Fiesole" e stabilitosi nel quartiere di S. Giovanni, "ove esercitò l'arte del tinger panni", [...] per lo studioso di storia della cultura e del costume. Né mancano allo storico una certa vivacità di stile e gusto dell'ironia nel rappresentare alcuni particolari di eventi storici memorabili come il sacco di Roma: "Così durato il saccheggiare e ...
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PAGANO, Nunziante
Corrado Calenda
PAGANO, Nunziante. – Nacque a Cava de’ Tirreni nel 1681, da Alessio e Teresa Trara.
La famiglia, che fiorì per secoli nel territorio cavese, vantava tradizioni nel [...] – troviamo scritto in un passo signifcativo del prologo della Batracomiomachia - ha mantenuto e conservato li costumme, lo gusto e lo lenguaggio grieco». Il radicale, esclusivo ‘napoletanismo’ di Pagano può essere confermato dalla singolare abitudine ...
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LENGUEGLIA, Giovanni Agostino della
Luigi Matt
Nacque a Poggiolo, piccolo borgo nell'entroterra di Albenga, nella riviera ligure di Ponente, dove si trovava il castello di famiglia, probabilmente nel [...] Carlo, ma anche in questo caso senza cogliere nel segno.
L'insieme della produzione del L. sembra aderire pienamente al gusto del concettismo barocco, di cui comunque non pare abbracciare le forme più oltranziste. Peraltro, Conrieri ha messo in luce ...
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CROTTI, Elio Giulio
Roberto Ricciardi
Nacque a Cremona verso la fine del sec. XV dalla nobile famiglia Crotta o Grotta, che già in passato si era segnalata in Cremona per la sua rimarchevole partecipazione [...] i mezzi espressivi di una appassionata retorica d'amore, di derivazione properziana, e si abbandona qua e là al gusto delle favola erudita e della divagazione mitologica. In piena corrispondenza con la tradizione classica sono elegie in cui il C ...
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CHAULA, Tommaso
Niccolò Mineo
Nato nella seconda metà del sec. XIV a Chiaramonte, nella contea di Modica, il C. negli antichi documenti è spesso chiamato "de chaula" oppure solo "chaula" (pron. "ciaula"). [...] o di una visione del mondo è connessa al fatto che l'interesse reale del C. è soprattutto quello retorico-letterario: il gusto di rifare i modi e le tecniche di rappresentazione sia di Livio (soprattutto) sia di Lucano, secondo un indirizzo che era ...
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ANTIQUARI (Antiquario, Antiquarius), Iacopo
Emilio Bigi
Nacque a Perugia intorno al 1452-1445, di nobile famiglia, probabilmente da uno Stefano che esercitava la professione di medico. È in ogni modo [...] Poliziano che con gli umanisti del gruppo fiorentino e del gruppo veneto possono aver contribuito anche ragioni di gusto. Al latino raffinatamente e variamente erudito, anticiceroniano, dei fiorentini e dei veneti si accosta infatti quello dei pochi ...
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CAPPONI, Giovanni
Claudio Mutini
Nacque a Porretta (Bologna) nel 1586 da Guidotto e da Pellegrina Berti: modenese per parte di madre e di origine fiorentina per ascendenza paterna. Compì i primi studi [...] 'insistenza su alcuni generi tipici, come l'egloga e l'idillio, su cui si era venuto concentrando il gusto delle poetiche tardorinascimentali.
In un orizzonte siffatto, limitato dalla scuola e impreziosito, per lunga estenuazione di motivi ispiratori ...
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BIFFI, Giambattista
Giampaolo Dossena
Nacque a Cremona il 27 ag. 1736 dal conte Giovanni Ambrogio, secondo del nome, e da Teresa Maria Pozzi. I Biffi, di nobiltà recente (patrizi decurionali dal 1625, [...] letteratura di "linea lombarda", chiaramente contemporanea alla fase "grottesca" del Giorno pariniano, con puntuali anticipazioni del gusto che sarà poi riconosciuto caratteristico del Dossi e del Gadda. Particolarmente notevoli le pagine ironiche e ...
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CASOTTI, Giovan Battista
Claudio Mutini
Appartenente a famiglia nobile di origine bolognese, nacque a Prato il 21 ott. 1669 da Giovan Ludovico e da Maria Porzia Raffaelli.
Dopo aver frequentato, da [...] rivali per l'elezione del piovano di S. Cassiano; quella, tutta esteriormente godibile, di "Merceria, messa con buonissimo gusto in gala dai mercanti che convertono in nobilissimo ornato, ma con isquisito disegno e con ottima disposizione, le merci ...
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CASTRIOTA, Costantino
Renato Pastore
Sono ignoti data e luogo della nascita di questo discendente indiretto di Giorgio Castriota Scanderbeg, e quindi risulta incerta anche l'attribuzione della sua paternità [...] da un tono di esperienza diretta ma gravemente appesantito dal costante divagare, dalla prolissità dell'erudizione unita al gusto metaforico, alle complicazioni generate da una non rara imperizia linguistica. Al di là della funzionalità testimoniale ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...