BOSSI (Bosi), Cesare
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Nacque a Ferrara nel 1760 c., secondo lo Schilling e lo Schmidl, o nel 1773, secondo il Fétis e il Bennati; l'Eitner, erratamente, lo ritiene nato addirittura nell'ultimo quarto [...] quale contribuirono la validità della sua musica - varia di ritmo e di colore, dalle melodie semplici e gradevoli, di gusto e d'eleganza tipicamente italiani - e il particolare apprezzamento che gli Inglesi, privi allora di un loro balletto originale ...
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GALEOTTI, Stefano
Maria Volpe
Incerti sono il luogo (Velletri secondo il Fétis, Livorno per il Riemann) e l'anno di nascita (1723 secondo le principali fonti bibliografiche, 1735 secondo il Pedemonte). [...] e terminano con un minuetto; in esse si rivela disinvolto melodista, abile nell'utilizzare lo "stile galante", con un gusto studiato degli abbellimenti.
Il fatto che le sue opere edite siano state stampate all'estero non presuppone, secondo il ...
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BONAFINI, Caterina
Franco C. Ricci
Nacque a Lendinara (Rovigo) nel 1751 da Lorenzo e da Elena Mari. Studiò musica e canto forse a Dresda. Il suo precoce debutto come soprano avvenne al teatro S. Moisè [...] del luogo. Morì il 16 nov. 1826 a Modena.
L'arte della B. - che ebbe voce scarsa, ma fu piena di gusto - più che in Italia brillò nei teatri stranieri. Interprete intelligente e valorosa specialmente dei melodrammi del Salieri (L'Europa riconosciuta ...
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BERBERIAN, Cathy (Catherine) Anahid
Angela Ida De Benedictis
Nicola Scaldaferri
Primogenita di Yervant e Louise Sudbeazian, nacque il 4 luglio 1925 ad Attleboro, nel Massachusetts.
Gli esordi
I genitori, [...] determinante. I due condivisero anche una forte passione per i costumi e il travestimento, oltre a uno spiccato gusto per la decorazione, che si riflette anche nella veste grafica della loro corrispondenza privata.
Sodalizi artistici
L’attività ...
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DUNI, Egidio Romualdo
Silvia Gaddini
Nato a Matera, dove fu battezzato l'11 febbr. 1708, da Francesco, maestro di cappella della cattedrale cittadina, e Agata Vacca di Bitonto, ricevette la prima istruzione [...] all'epoca. Nel 1766, allorché fu rappresentata l'opera La clochette, ilGrimm, che pure la trovò "graziosa", scrisse che era "di un gusto un po' sorpassato e di uno stile un po' debole" e aggiunse: "il nostro buon papà Duni non è più giovane; le idee ...
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DE SABATA, Victor
Raoul Meloncelli
Nacque a Trieste il 10 apr. 1892 da Amedeo, maestro di canto d'origine friulana, e da Rosita Tedeschi, di famiglia israelita. Dal padre, maestro del coro all'Opéra [...] insuperato... Sotto l'aspetto virtuosistico egli era insuperabile fra tutti i direttori d'orchestra contemporanei e il suo gusto lo portò a preferire il poema sinfonico straussiano, mentre tutto ciò che era passato attraverso il filtro neoclassico ...
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PACELLI, Asprilio
Daniele V. Filippi
Aleksandra Patalas
PACELLI, Asprilio. – Compositore e maestro di cappella, nacque a Vasciano (Narni), negli anni Sessanta del Cinquecento.
Secondo l’epitaffio apposto [...] quali non suol andar in chiesa, ma farsi cantar il Vespro in camera, si trattiene nella devotione fin a notte, con gusto anco particolare dell’inventione varie di concerti di musica che le fa l’Aspriglio, Maestro di Cappella nuovamente venuto» (Città ...
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BERTONI, Ferdinando Giuseppe
Fabio Fano
Nacque a Salò (Brescia) il 51 ag. 1725 da Antonio, detto Dreso, e da Domenica Marchioni. Pare abbia avuto nel suo paese una discreta istruzione, e certo vi iniziò [...] B. rimase sino al suo scioglimento; per esso compose numerosi oratori e una continuata serie di musica sacra, di schietto gusto veneziano, tra cui ebbe particolare diffusione e consenso il Miserere concertato a quattro voci (Venezia per i tipi di S ...
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FAVARETTO, Giorgio
Raoul Meloncelli
Nacque a Venezia il 2 marzo 1902 da Luigi, di professione commerciante, e da Virginia Libanore. A sette anni fu ammesso al liceo musicale "Benedetto Marcello" di [...] sodalizio artistico, che dal 1952 al 1977 lo porterà nei maggiori centri musicali italiani.
La musicalità innata, il gusto raffinato e la tecnica brillante, sostenuta da una straordinaria morbidezza di tocco, nonché da una particolare duttilità nell ...
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CASALI, Lodovico
Cesare Orselli
Nacque forse nel 1575 a Modena: il luogo si deduce dal fatto che il C. nel Generale invito alle grandezze e meraviglie della musica chiama Modena "sua cara patria". Ignoti [...] Orazio Vecchi, Sigismondo D'India e Monteverdi e denuncia una particolare sensibilità: vi si paragonano - con gusto singolare - le quattro voci impiegate nella polifonia (tenore, soprano, contralto, basso) alle stagioni dell'anno: rispettivamente ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...