ADAM, Ognibene (Salimbene) de
Raoul Manselli
Figlio di Guido e di Iumelda de Cassio, nacque a Parma il 9 ott. 1221. Entrato nell'Ordine francescano il 4 febbr. 1238 a Parma, venne accolto dallo stesso [...] le anima spesso della sua speranza gioachimita, fino al 1260; poi, deluso, si lascia andare più che mai al gusto del racconto ed al piacere del ricordo: esprimendo, senza preoccupazioni periodizzatrici, i sentimenti di un francescano, di parte guelfa ...
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CIAMPITTI, Nicola
Maria Aurora Tallarico
Nacque a Napoli il 16 sett. 1749 da Domenico e Barbara Candido, genitori di modeste fortune ma solleciti della sua istruzione. Compì i primi studi nelle scuole [...] Graecarum, praecipue Atticarum, descriptio brevis), e centinaia di iscrizioni latine, esempio di stile e insieme di gusto, limpido che seppe sfuggire alla tentazione dell'adulazione nella difficile arte della epigrafia.
Quasi tutte le opere ...
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LONATI (Lunati, da Lunà), Bernardino
Marco Pellegrini
Nacque a Pavia nel 1451 o 1452 da Filippina Beccaria e da Antonio, miles auratus, importante condottiero dell'esercito visconteo che parteggiò per [...] monumento funebre, tuttora esistente, nel transetto di S. Maria del Popolo, opera marmorea di notevole formato e di gusto aggiornato, benché di esecuzione non accuratissima. Il tributo che attraverso di essa lo Sforza volle rendere all'onorabilità ...
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EGIDIO da Viterbo
Germana Ernst
Simona Foà
EGIDIO da Viterbo. – Nacque a Viterbo tra l'estate e l'autunno del 1469 da Lorenzo Antonini e Maria Del Testa. Il nome di famiglia non era pertanto Canisio, [...] cui superiore purezza e spiritualità è collegata alla tradizione che faceva derivare le comunità toscane direttamente da s. Agostino.
Il gusto del ritiro e della vita eremitica non esonerava E. da un'intensa opera di predicazione, che lo portò nelle ...
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DE MURA, Francesco
Vincenzo Rizzo
Nacque a Napoli il 21 apr. 1696 da Giuseppe (nativo di Scala - Salerno - e dimorante a Napoli, alla via Orto del Conte, commerciante di lane) e da Anna Linguito (cfr. [...] la vera opera nuova di quegli anni (1731-32), che dimostrò quali erano le nuove direttive da seguire per il mutato gusto rococò: colori di luce vera, di pieno open air, di grazia indefinibile e, nello stesso tempo, di un certo rigoroso rappresentare ...
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CALCAGNINI, Celio
Valerio Marchetti
Nato a Ferrara il 17 sett. 1479 da una facoltosa famiglia dell'aristocrazia di servizio presso la corte estense, era figlio naturale del protonotario apostolico Calcagnino [...] presentano ancor oggi qualche interesse scientifico o filosofico. Il suo enciclopedismo, la varietà dei suoi interessi culturali, il gusto per l'erudizione peregrina che domina in tutte le sue pagine gli impedirono di consegnare il frutto di un ...
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ADRIANO VI, papa
Mario Rosa
Adriano Florisz (figlio di Fiorenzo) nacque ad Utrecht il 2 marzo 1459 da Fiorenzo Boeyens, falegname specializzato in costruzioni navali. Mortogli assai presto il padre, [...] nuovo papa fu il suo atteggiamento verso gli artisti e letterati e in genere verso quel mondo di cultura e di gusto così in auge sotto il predecessore.
A., nella sua propensione per lo studio appartato e la meditazione, nella severa pietà individuale ...
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FERRETTI, Gabriele
Giuseppe Monsagrati
Nacque ad Ancona il 31 genn. 1795 dal conte Oliverotto e da Flavia Mancinforte Sperelli.
Nel 1799, per sottrarsi alle temute persecuzioni dei novatori, i Ferretti [...] . T. M. Gizzi, aveva appena istituito.
Quantunque stando vicino a Pio IX sin dai primi suoi atti avesse assaporato il gusto inebriante dell'entusiamo popolare, il F. non era salito al potere per scatenare le folle, e forse si era addirittura proposto ...
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LANCELLOTTI, Secondo
Emilio Russo
Nacque a Perugia il 19 marzo 1583 da Ortensio e Camilla Sebastiani, secondo di quattro fratelli, e fu battezzato con il nome di Vincenzo. La precoce vocazione religiosa [...] consumava una denuncia di passi inverosimili ricavati dagli storici greci e latini, discussi con l'acribia e il gusto dell'erudito esperto, al fine di smontare una volta ancora l'aurea perfezione della classicità. Nel capitolo conclusivo (Farfalloni ...
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MAFFEI, Raffaele
Stefano Benedetti
Nacque, secondo di quattro fratelli, il 17 febbr. 1451 da Gherardo di Giovanni e da Lucia Seghieri a Roma, dove il padre era segretario pontificio sotto Callisto III [...] giustifica l'interesse per il testo omerico in chiave morale e retorica. In realtà, non era estraneo al M. il gusto della versione poetica, da lui perseguito in modo autonomo e diretto sull'originale omerico, con la tendenza, tipica della prassi ...
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gusto
s. m. [lat. gustus -us; nel sign. 3 b, deverbale di gustare]. – 1. Uno dei cinque sensi di cui l’uomo è dotato: è il senso specifico esercitato attraverso gli organi gustativi o organi del g. (papille contenute nelle varie parti della...
gustare
v. tr. e intr. [lat. gustare, der. di gustus -us «gusto»]. – 1. tr. a. Avvertire e distinguere il sapore di qualche cosa per mezzo del gusto: sono così raffreddato che non riesco a g. nulla. b. Assaggiare di un cibo o di una bevanda...