Maragha
Città nell’Azerbaigian iraniano, non lontano dalle rive del Lago di Urmia. Fu capitale dell’impero ilkhanide; il khan Hülägü (1256-65), convertitosi all’islam, l’abbellì d’insigni monumenti e [...] ne fece un importante centro di cultura scientifica, facendo costruire a proprie spese un celebre osservatorio che affidò alla direzione del grande astronomo Nasir al-din al-Tusi ...
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Mossul (ar. Mawsil)
Mossul
(ar. Mawsil) Città dell’Iraq settentrionale sulle rive del Tigri, di fronte al sito dell’antica Ninive, ai confini con il Kurdistan iracheno. Centro della fede nestoriana [...] 9° fu capitale degli Hamdanidi; dominata successivamente dai Selgiuchidi e dagli Zenjidi, fu attraversata dall’orda mongola di Hülägü, quindi cadde sotto il dominio delle signorie mongole degli Ilkhanidi e dei Jalayridi. Città safavide all’inizio del ...
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L'Asia islamica. Altopiano iranico
Martina Rugiadi
Roberta Giunta
A. David H. Bivar
Maria Vittoria Fontana
Francesca Leoni
Maria Antonietta Marino
Claire Hardy-Guilbert
Stefano Carboni
Rémy Boucharlat
Altopiano [...] e la popolazione massacrata, si incrementò il nomadismo e si acuirono gli squilibri etnici. In Iran si affermò, fondato da Hülägü, il regno mongolo degli Ilkhanidi (1251-1335) di Persia, che si convertirono dal buddhismo all'Islam e riuscirono a far ...
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Bijan Zarmandili
Iran
Ey Iran, Ey, Marze Por Gohar («Oh, Iran, nostra terra ingioiellata!»)
L’anno della rivolta e dell’agonia della Repubblica islamica
di Bijan Zarmandili
12 giugno
La proclamazione [...] beni nelle province persiane. Poi anche i nomadi furono assimilati dalla civiltà islamica. Lo stesso nipote di Genghis khan, Hulagu, fondatore della dinastia degli Ilkhan (1256-1349) stabilitasi su Persia e Mesopotamia, pur rimasto pagano, guardò con ...
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Abbasidi
J. Bloom
La dinastia dei califfi A. fu la più duratura del mondo medievale islamico; governò infatti dal 750, quando gli A. strapparono il potere agli Omayyadi, fino al 1258, quando Baghdad [...] incapaci di seguirne l'esempio e l'ultimo califfo non oppose nessuna seria resistenza alle armate mongole di Hulagu.
Bibliografia
A. Mez, Die Renaissance des Islams, Heidelberg 1922 (rist. anast. Hildesheim 1968).
D. Sourdel, Le vizirat 'Abbâside ...
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Amida
A. Iacobini
Y. Demiriz
(gr. ῎Αμιδα; turco Kara Amid; od. Diyarbakır)
Identificata con la stazione Ad Tygrem della Tabula Peutingeriana, A., oggi Diyarbakır, capoluogo della prov. del Diyār Bakr [...] (i Selgiuqidi di Anatolia), il cui governo della regione terminò all'indomani della conquista mongola della città da parte di Hulagu, nel 13° secolo.
Le porte delle mura cittadine furono danneggiate da al-Mu'taḍid e restaurate sotto al-Muqtadir, come ...
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L'Asia islamica. Iraq
Simona Artusi
Barbara Finster
Francesca Leoni
Jürgen Schmidt
Iraq
di Simona Artusi
In età protoislamica il nome Iraq (di origine mediopersiana) si riferiva solo alla regione [...] 1123 sulla sponda orientale del Tigri, mentre la B. occidentale cadde in rovina. La conquista di B. da parte del mongolo Hülägü nel 1258 decretò la fine del califfato e della città. Gli abitanti furono uccisi, gli edifici distrutti.
Nel 1339 B. cadde ...
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