induzione
induzióne [Der. del lat. inductio -onis, dal part. pass. inductus di inducere "indurre" (→ induttivo)] [FAF] Procedimento logico, opposto a quello della deduzione, per cui dall'osservazione [...] polo magnetico, è stata definita in termini elettrodinamici, a partire dalla forza di Lorentz: v. magnetostatica nel vuoto: III 600 b. Si H) e come tale compare nelle equazioni di Maxwell dell'elettromagnetismo (v. elettrodinamica classica: II 283 a ...
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Faraday Michael
Faraday 〈fèrëdi〉 Michael [STF] (Newington Butts 1791 - Hampton Court 1867) Assistente di H. Davy (1813), soprintendente del laboratorio della Royal Institution di Londra (1821), dal 1824 [...] fatto che la forza di Lorentz presente nella parte del disco rotante nel campo magnetico dà luogo a un campo elettromotore indotto Ei e si sostituisce al galvanometro una pila, il disco prende a rotare e il dispositivo, che allora ha il nome di ...
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invariante
invariante [agg. e s.m. Comp. di in- neg. e del part. pres. di variare] [LSF] (a) Generic., che non varia, che resta costante. (b) Specific., di ente, grandezza o anche di espressione, esprimente [...] a (o un insieme A) si dice i. rispetto a un gruppo di trasformazioni H se ogni operazione di H muta in sé l'elemento a (o l'insieme A [RGR] I. relativistico: i. rispetto alle trasformazioni di Lorentz: per es., v. elettrodinamica classica: II 290 b e ...
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forza
fòrza s. f. [lat. tardo fŏrtia, der. di fortis «forte1»]. – 1. In generale, la qualità o la condizione d’esser forte, e insieme anche la causa che dà la possibilità d’esser forte. Con riferimento all’organismo umano: a. F. muscolare,...
trasformazione
trasformazióne s. f. [dal lat. transformatio -onis, der. di transformare «trasformare»]. – 1. L’atto, l’azione o l’operazione di trasformare, il fatto di trasformarsi o di venire trasformato, che comporta un cambiamento, per...