zolfo Elemento chimico di simbolo S, di numero atomico 16, di peso atomico 32,064.
Chimica
Caratteri generali
Dello z. sono noti 4 isotopi stabili (3216S, che è il più abbondante, con circa il 95%; 3316S, [...] calore di reazione; i gas che così si formano, raffreddati a circa 300 °C, si mescolano con la restante parte di H2S per dar luogo, in presenza del catalizzatore, alla reazione:
[3] 2H2S+SO2→3S+2H2O.
La debole esotermicità della reazione [3] consente ...
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In chimica, nome generico dato a quei composti organici (detti anche tioli o tioalcoli) che si possono considerare derivati dagli alcoli per sostituzione di un atomo di zolfo all’ossigeno del radicale [...] piuttosto omogeneo. I m. si possono preparare trattando gli alogenuri alchilici con solfidrato sodico o, più spesso, gli alcoli con H2S a 300-350 °C in presenza di opportuno catalizzatore (ossido di torio).
Alcuni m. si rinvengono anche in natura: il ...
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ecologìa micròbica Disciplina il cui obiettivo è lo studio delle interazioni tra microrganismi e ambiente; sviluppatasi a partire dagli anni Sessanta del 20° sec., essa ha rapidamente conosciuto sostanziali [...] , che possono sopravvivere proprio grazie ai rapporti che contraggono con i batteri zolfo-ossidanti che crescono a spese di CO2 e H2S e sono fonte di composti organici per gli ospiti.
L’ambiente terrestre è praticamente sinonimo di suolo. È questo l ...
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SALMONELLA
Mirella Fantasia
(v. salmonelle e salmonellosi, App. III, II, p. 651)
I microrganismi appartenenti al genere Salmonella sono ubiquitari (anche se nelle diverse aree geografiche esistono notevoli [...] e gas dal glucosio, raramente fermentano il saccarosio e raramente producono indolo; non idrolizzano mai l'urea; di solito formano H2S; sono capaci di usare il citrato come unica fonte di carbonio e producono un enzima capace di decarbossilare la ...
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Biosfera. Origine ed evoluzione
Edward F. DeLong
David M. Karl
Per approfondire la conoscenza dell'origine della nostra biosfera, è opportuno fare riferimento a un utile e chiaro modello di vita minima. [...] presenti un'elevata pressione, un'elevata temperatura, una fonte di carbonio (CO2/CO) e un potere riducente (come quello dell'H2S) e dove inoltre si ha la formazione in situ di pirite.
Un'obiezione ricorrente contro questo scenario primordiale è che ...
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Archei
Piero Cammarano
I rapporti filogenetici tra i diversi tipi di procarioti (gli organismi composti da cellule semplici senza nucleo, risalenti a circa 3,5 miliardi di anni fa) e tra questi e gli [...]
oppure sulla riduzione dello zolfo ad acido solfidrico mediante l'una o l'altra di tre reazioni principali
2[H]+S0→H2S; H2+S0→H2S;
4H2+S2O32‒+2H+2H2S+3H2O.
In base alle similarità di sequenza degli Ssu-RNA gli archei 'coltivabili' in laboratorio ...
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La grande scienza. Bioenergetica
Vaclav Smil
Bioenergetica
Il giorno in cui iniziai a scrivere questo capitolo la temperatura esterna nella maggior parte delle praterie canadesi era inferiore a −30 [...] rivelarono la presenza di emissioni sottomarine le cui temperature massime dell'acqua erano comprese tra 270 e 380 °C. L'H2S emesso dalle sorgenti è velenoso per tutti gli organismi superiori, ma i batteri chemioautotrofi lo ossidano a solfato in una ...
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Lo sviluppo di biotecnologie per l'ambiente
Walter Marconi
(Dipartimento di Chimica, Università di Roma 'La Sapienza', Roma, Italia)
In questo saggio illustreremo il contributo delle biotecnologie alle [...] una fonte rinnovabile. Infatti, benché il metano sia più puro del petrolio e le impurezze presenti (come CO2 e H2S) siano facilmente eliminabili, tuttavia la sua combustione genera CO2, che aggrava il preoccupante effetto serra che sta surriscaldando ...
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Microrganismi unicellulari precedentemente inclusi nel regno Procarioti, ma attualmente considerati un dominio a sé stante, quello dei Bacteria.
Numerose attività metaboliche dei b. condizionano le possibilità [...] come donatore di elettroni il solfuro di idrogeno e pertanto non producono ossigeno. Poiché gli elettroni rimossi da H2S hanno un potenziale ossidoriduttivo molto più negativo di quello dell’acqua, un fotone assorbito dal singolo fotosistema di ...
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Simbiosi
Paola Bonfante
Silvia Perotto
Nel 1878, durante un convegno di naturalisti e medici europei, il patologo tedesco Anton H. De Bary introdusse per la prima volta il termine simbiosi (dal greco: [...] invertebrati marini e batteri chemioautotrofi in grado di ricavare energia dall'ossidazione di forme chimiche ridotte (per es., H2S, CH4). In ambienti estremi come le bocche idrotermali oceaniche, risulta molto efficace la simbiosi che si sviluppa ...
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isologo
iṡòlogo agg. [comp. di iso- e -logo, foggiato su omologo per sostituzione di iso- a omo-] (pl. m. -ghi). – 1. a. In chimica inorganica, detto dei componenti di una serie di sostanze di uguale struttura, contenenti atomi differenti...
solfidrico
solfìdrico (o sulfìdrico) agg. [comp. di solf- (o sulf-) e -idrico]. – Acido s., composto chimico, idracido dello zolfo, di formula H2S, detto anche idrogeno solforato o solfuro di idrogeno; gas incolore, dal caratteristico odore...