Pittore (Leida 1612 circa - Haarlem 1680), fratello di Pieter. Dal 1637 al 1644 fu in Brasile con Giovanni Maurizio di Nassau. Autore di vedute brasiliane che sono fra i primi documenti visivi, ad opera [...] di un artista occidentale, dell'America Meridionale (Il fiume S. Francisco e Fort Maurice, 1638, Parigi, Louvre). La sua maniera, nitida e descrittiva, è particolarmente efficace nei paesaggi dal vero, ...
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Olandese di Haarlem (sec. 15º); secondo H. Junius (Batavia, 1575), avrebbe inventato verso il 1440 l'arte della stampa e avrebbe, con lettere intagliate in legno, stampato uno Speculum. Un operaio, tale [...] Johannes, lo avrebbe derubato portando il materiale a Magonza. La notizia, che ha avuto in Olanda e fuori qualche credito, non ha avuto conferma, per quanto del C. si sia trovato ricordo in documenti d'archivio ...
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Botanico olandese (Haarlem 1848 - Lunteren, Gheldria, 1935), professore di botanica ad Amsterdam dal 1878 al 1918. Socio straniero dei Lincei (1902). Si occupò di fisiologia vegetale, specialmente della [...] permeabilità del protoplasma e del turgore; scoprì il fenomeno della plasmolisi; le sue ricerche sulla pressione osmotica costituirono la base della teoria di Van't Hoff sulla pressione osmotica delle ...
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Scrittore nederlandese (Haarlem 1927 - Amsterdam 2010). Ai temi mitologici e al senso del meraviglioso che segnano la sua prima produzione narrativa (Archibald Strohalm, 1952; Het zwarte licht "La luce [...] nera", 1956; Het stenen bruidsbed "Il talamo di pietra", 1959) è subentrata, a partire da Voer voor psychologen ("Mangime per psicologi", 1961), un'esigenza di maggiore adesione alla realtà che ha prodotto ...
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Scrittore olandese (Haarlem 1860 - Bussum 1932). Medico, psichiatra, letterato e uomo dai molteplici interessi scientifici, filosofici e sociali, fu propugnatore di varie ideologie etico-umanitarie; contrastato [...] per i suoi atteggiamenti da profeta, tuttavia nei primi anni del secolo ebbe una vasta popolarità e rimane una delle figure dominanti della vita intellettuale dell'epoca. Sua opera principale è De kleine ...
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Pittore (n. forse a Haarlem 1415 circa - m. Lovanio 1475). Si stabilì a Lovanio nel 1447 ma solo dal 1457 un'ampia documentazione lo mostra maestro affermato, in contatto con letterati e teologi della [...] città. Dall'analisi delle opere che la critica attribuisce alla sua giovinezza (Scene della vita della Vergine, Madrid, Prado; trittico con la Deposizione dalla Croce, Granada, Capilla Real; Deposizione ...
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Scultore (Haarlem, tra il 1355 e il 1360 - Digione 1405 o 1406). Dopo aver lavorato a Bruxelles, dal 1385 fu a Digione al servizio del duca di Borgogna lasciando con la sua opera un profondo segno innovatore. [...] Aiuto di Jean de Marville, alla morte di questo (1389) fu a capo delle maestranze che operavano nella certosa di Champmol fondata da Filippo l'Ardito (1383) e destinata ad accogliere la sua tomba. S. realizzò ...
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Pittore (Anversa 1582 o 1583 - Haarlem 1666). Pur partecipe delle innovazioni caravaggesche importate dalla scuola di Utrecht, la sua pittura se ne distanzia per l'originalità nell'uso del colore e per [...] con interesse artisti come G. Courbet, E. Manet, ecc.
Vita e opere
Iscritto dal 1610 nella gilda di San Luca di Haarlem, dove la sua famiglia si era trasferita dopo il 1585, presumibilmente fece il suo apprendistato presso C. van Mander ma, fin ...
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Pittore (n. 1610 circa - m. Haarlem 1668), attivo a Haarlem, dove aveva sposato la pittrice J. Leyster, allieva di F. Hals, della quale subì l'influsso. Dipinse scene di genere, di fattura larga e vivace, [...] ispirata anche ad A. Brouwer. Opere ad Amsterdam (Rijksmuseum), a Stoccolma (Nationalmuseum), a Parigi (Louvre), ecc ...
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Incisore (n. 1613 circa - m. Haarlem 1686). Allievo di P. Soutman, riprodusse con grande abilità opere di pittori, specialmente di Frans Hals. ...
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