Biochimico statunitense di origine olandese (Haarlem 1897 - Carmel, California, 1985), prof. di microbiologia (1935-46) e poi (1946-63) di biologia alla Stanford University; socio straniero dei Lincei [...] (1982). Svolse ricerche nei campi della microbiologia generale, biochimica dei microrganismi, fotosintesi. Fra le sue pubblicazioni, The microbe's contribution to biology (con A. J. Kluyver, 1956) ...
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Statistico ed economista olandese (n. Haarlem 1822 - m. 1887), prof. al politecnico di Delft, membro degli Stati generali. Presidente della società statistica olandese, fondò e diresse (dal 1852 fino alla [...] morte) la rivista De Economist. Seguace dell'indirizzo di F. Bastiat, scrisse numerose opere che contribuirono alla diffusione della scienza economica, tra cui: Grondbeginselen der Staat-huishoudkunde ...
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Pittore fiammingo (Hemiksem 1500 circa - Haarlem dopo il 1563); fu riconosciuto maestro nel 1524, e tra il 1528 e il 1535 visitò l'Italia. Il suo stile richiama specialmente Q. Massys e J. Gossaert e prelude [...] ad A. Bueckelaer. Fra le opere principali sono il Figliol prodigo (1536, Bruxelles, Musées royaux des beaux-arts); il Cristo che scaccia i mercanti (1536, Nancy, Musées des beaux-arts); Vocazione di s. ...
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Poeta e erudito (Amsterdam 1756 - Haarlem 1831). Avvocato all'Aia, fautore dei principi d'Orange, costretto a lasciare l'Olanda alla proclamazione della Repubblica batava (1795), visse in Inghilterra e [...] in Germania. Ritornò in Olanda nel 1806, protetto da Luigi Napoleone. Scrisse una Ode aan Napoleon (1806). Dal 1817 al 1827 fu docente a Leida di storia nazionale. Oltre a innumerevoli poesie, scrisse ...
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Pittore e acquafortista olandese (Londra 1595 - Haarlem 1661). Dipinse paesaggi e quadri di genere; insieme a H. C. Vroom fu il più importante paesista del suo tempo in Haarlem. Opere in varie collezioni [...] d'Europa ...
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Pittore e incisore (Heemskerk 1498 circa - Haarlem 1574). Si formò ad Haarlem, nella bottega di J. van Scorel (1527-29), una cultura e uno stile "romanista". Presto in concorrenza con Scorel, ne provocò [...] il ritorno a Utrecht. Nel 1532 H. eseguì S. Luca che dipinge la Madonna, per la gilda dei pittori. Dal 1532 al 1536 viaggiò in Italia: a Roma conobbe G. Vasari e fu protetto dal cardinale Willem van Enkevoorz, ...
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Pittore paesista (n. 1625 circa - m. Haarlem 1676). Seguì prima la maniera di J. van Goyen, poi quella di J. van Ruysdael. Noto specialmente per i suoi paesaggi invernali, animati da numerose figurine [...] (Costa olandese con faro, Stoccolma, Nationalmuseum) ...
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Anatomico e paleontologo olandese (Eysden 1858 - Haarlem 1940), professore ad Amsterdam fino al 1929, eseguì esplorazioni paleontologiche a Sumatra e a Giava, e in quest'ultima isola scoprì (1890-92) i [...] famosi resti fossili del pitecantropo ...
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Pittore (Naarden, Olanda settentr., 1600-03 circa - Haarlem 1670) attivo ad Haarlem, zio di J. van Ruisdael. Risentì di E. van de Velde e P. de Molijn. Vicino a J. van Goyen, dipinse soprattutto scene [...] (Dopo la pioggia, 1631, Budapest, Szépművészeti Múzeum; Paesaggio fluviale, 1649, Amsterdam, Rijksmuseum). Dipinse per breve tempo anche nature morte. Fu paesaggista anche il figlio Jacob Salomonsz (Haarlem 1630 circa - ivi 1681), suo allievo. ...
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Incisore e pittore olandese (Mühlbrecht, Venlo, 1558 - Haarlem 1617). Scolaro di suo padre Jan e poi di D. Coornhert, nel 1577 si stabilì a Haarlem. Nel 1590-91 fu in Italia. Acutissimo disegnatore e incisore, [...] subì fortemente l'influsso del Parmigianino e di B. Spranger. Tra le sue stampe più celebri: la serie delle nove Muse (1592); la serie dei sette cosiddetti "capolavori" illustranti i primi capitoli del ...
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