Geografia dei processi di secolarizzazione
Roberto Cartocci
Valerio Vanelli
Dalla fine della Seconda guerra mondiale in poi la società italiana ha subito radicali trasformazioni in tutti i suoi aspetti [...] proprio fattore identitario, un elemento di uniformità che travalica il piano religioso per plasmare un più ampio habitus culturale che caratterizza il popolo italiano, bilanciandone i molteplici fattori di divisione e contrapposizione (Cartocci 2011 ...
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Giacomo Leopardi: Opere, Tomo II – Introduzione
Sergio Solmi
Nel primo tomo delle Opere abbiamo offerto il Leopardi, per così dire, rivolto al pubblico, vuoi effettivamente, vuoi intenzionalmente. [...] , agli effetti di quella appassionata intrapresa di «ricognizione del mondo» che lo Zibaldone rappresenta, per quanto l’habitus filologico (un amore per le conoscenze precise, per i dati dimostrabili) abbia anch’esso un carattere determinante nella ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Sulla natura dell’anima il pensiero medievale ha sviluppato una complessa articolazione [...] con le attività intellettive e volitive, nella loro singolarità e nelle loro relazioni reciproche, di cui si ha esperienza (habitus) e, quindi, apprensione diretta (notitia intuitiva). È inoltre la stessa esperienza a mostrare come la volontà sia ben ...
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arbitrio
Sofia Vanni Rovighi
. È assunto sempre in D. nel significato di libero a., o libero voler (Pg XVI 76), anche quando non è preceduto dall'aggettivo, come in Pg VIII 113 Se la lucerna che ti [...] dall'unione di ragione e volontà, ma che risiede principalmente nella volontà (II 25 6). S. Tommaso nega che il libero a. sia un habitus, lo identifica con la volontà stessa e afferma che è la vis electiva (Sum. theol. I 83 4; I II 13 2). Quando ...
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OLIVA, Antonio
Vincenzo Lavenia
OLIVA, Antonio. – Figlio di Francesco e Giovanna de Ditto, nacque a Reggio Calabria nel 1624 (Spanò, 1857, p. 195), o forse nel 1623, se è vero che nell’anno di morte [...] ebbe l’approccio metodico degli altri membri del Cimento e si occupò di scienze della natura spinto forse da un habitus libertino maturato negli anni della giovinezza passati a Roma (senza contare la probabile influenza degli scritti del conterraneo ...
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CASSOLI, Francesco
Fiorenza Vittori
Nacque a Reggio Emilia il 19 sett. 1749 dal conte Antonio e da Caterina Pegolotti. Formatosi nel collegio dei gesuiti di Reggio, dal quale uscì nel 1768, si distinse [...] Ragionamento (Reggio 1826) permette di verificare come l'orazianesimo, allora tanto in voga, non fosse per il C. un habitus indossato. per l'occasione, ma un'esigenza di ritorno ai Latini come tentativo di miglioramento del gusto allora predominante ...
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Aldobrandeschi, Omberto
Giorgio Varanini
Figlio di Guiglielmo conte di Soana, dell'antica famiglia feudale degli A., potenti signori della Maremma, O. continuò con energia la politica fieramente antisenese [...] nel secondo regno la pena relativa al peccato della superbia, non è d'altronde esente da espressioni o accenni che all'habitus del superbo si richiamano. Per gran Tosco (v. 58) si può bere intendere, come vuole il Del Lungo, " gentiluomo toscano e ...
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BRASAVOLA, Girolamo
Giuliano Gliozzi
Nato a Ferrara il 25 genn. 1536 da Antonio Musa e Cassandra Roberti, seguì il padre nello studio della medicina e riportò un discreto successo, dovuto anche alla [...] poetici rimasti inediti, si ricordano: Problema an clysteres nutriant affirmative resolutum, in Congressus Medico-Romanus habitus in aedibus D. Hieronymi Brasavoli, Romae 1682; Institutiones Philosophico-Medicae, Romae 1695.
Bibl.: G. Baruffaldi ...
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Fisiologia. - La dottrina sull'essenza della costituzione ha avuto nei tempi un contenuto variabile, a seconda di quelle dottrine sulla natura delle parti componenti il corpo umano che dominarono nelle [...] Prognostik, Berlino, 1ª ed., 1918; 2ª ed., 1922; L. Borchardt, Klinische Konstitutionslehre, Berlino 1924; G. Viola, L'habitus phthisicus et l'habitus apopleticus comme conséquence d'une loi qui déforme normalemenet le type moyen de la race en ces ...
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L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. Alla scoperta del 'sistema della natura'
Phillip R. Sloan
Alla scoperta del 'sistema della natura'
Lo sviluppo dei sistemi di classificazione nelle scienze della [...] quelli d'acqua, e all'interno di tale distinzione aveva definito dei gruppi basati sul tipo di cibo (carnivori, frugivori), l'habitus (diurno o notturno), la grandezza delle ali, la forma del rostro, il tipo di zampe e altri caratteri. Adottando le ...
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habitus
〈àbitus〉 s. m., lat. [propr. «aspetto», der. di habere nel sign. intr. di «stare (bene, male)»]. – Latinismo usato in medicina costituzionalista e in biologia, e anche in altri àmbiti, invece di abito, per indicare il complesso di...
abito
àbito s. m. [dal lat. habĭtus -us, der. di habere nel senso di «comportarsi»]. – 1. a. Sinon. generico di veste, vestito, soprattutto con riguardo alle sue caratteristiche, al modo di vestire: a. da uomo, da donna; a. da lavoro; a. da...