Il romanzo della globalizzazione
Stefano Calabrese
Dal romanzo postmoderno al global novel
A lungo, nel corso del Novecento, il romanzo ha rischiato di soccombere sotto il peso delle proprie ambizioni: [...] ricorre all’impossibile per spiegare il reale) quale «come se glielo avessero sbiancato con la candeggina» ci riportano all’habitus cognitivo di un bambino che manipola i rapporti scalari della realtà in modo da riuscire a comprenderla meglio.
Ma si ...
Leggi Tutto
L'Eta dei Lumi: le scienze della vita. La psichiatria e i suoi nuovi modelli
Roy Porter
La psichiatria e i suoi nuovi modelli
La concezione della malattia mentale nel XVIII sec. non deve essere studiata [...] psichica normativa le cui disfunzioni sarebbero all'origine della pazzia. I disturbi mentali infatti comporterebbero una deviazione dall'habitus: così il delirio si verificherebbe quando anziché il corso abituale del pensiero, se ne segue un altro ...
Leggi Tutto
La scienza in Cina: i Ming. Uno sguardo sul mondo naturale
Georges Métailié
Uno sguardo sul mondo naturale
La principale caratteristica dei testi che i letterati cinesi hanno dedicato al mondo della [...] dei testi canonici, e, per le piante, il modello cosmologico proposto da Shao Yong; inoltre, si danno indicazioni dell'habitus o dell'ecologia e, per gli animali, del modo di riproduzione, secondo il sistema di classificazione buddhista. L'importanza ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel corso del Novecento, sotto l’urto delle provocazioni avanguardiste e delle sperimentazioni [...] a Pirandello e la Sicilia (1961), il presunto intellettualismo degli eroi pirandelliani corrisponde a un ben preciso habitus mentale del popolo siciliano: la tendenza, per citare ancora una volta Taviani, a "illudere" etimologicamente "il" proprio ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Corporativismo
Daniela Parisi
In linea generale, corporazione sta a indicare qualsiasi ‘società parziale’, detta anche ‘corpo intermedio’, che si costituisce attorno a interessi particolari, contrastando [...] ’uomo che ha una «coscienza corporativa» (spontaneamente assunta dagli individui o imposta dallo Stato, fino a diventare un habitus mentale) e orienta le scelte in funzione di un non ben definito «interesse unitario della Nazione» (Dinamica economica ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Diritto mercantile
Francesco Migliorino
Un nuovo Medioevo del diritto?
Mondi globali tracciano l’orizzonte del nostro tempo storico. Con la nostalgia di un centro perduto per sempre, la condizione postmoderna [...] era, se non un diritto uniforme e sovranazionale, sicuramente una diffusa richiesta di protezione: una sorta di habitus mercatorum universale e senza frontiere. Nell’affrontare le corti di giustizia, commercianti e banchieri scontavano le condizioni ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
I giuristi di fronte alla città e all’Impero
Claudia Storti
L’eredità altomedievale
«Supponi che un potente mi sia creditore: si rifiuta di onorare il debito e, proprio per la sua potenza, non posso [...] ‘imitare’ gli antenati romani, rischiavano continuamente di trasformare la potestas in violenza e in tirannide; secondo l’habitus degli imperatori romani avrebbero, invece, dovuto essere clementi con i vinti, affidabili per gli alleati e giusti verso ...
Leggi Tutto
Eguaglianza, offensività e proporzione della pena
Tomaso E. Epidendio
Il presente contributo, partendo dalla ricognizione dell’uso dei concetti di uguaglianza, offensività e proporzione come “norme-principio”, [...] si traducono né in una restrizione (spaziale o temporale) della libertà di circolazione, né nell’impegno di assumere l’habitus del bonus civis ... Si tratterebbe semplicemente di una disposizione volta a rendere più agevole l’operato delle forze di ...
Leggi Tutto
Dante Alighieri, Opere minori: De vulgari eloquentia - Introduzione
Pier Vincenzo Mengaldo
Scritto successivamente all'esilio (I, VI, 3) e alla pace di Caltabellotta (II, VI, 4), preannunciato anzi [...] prosastico in latino, e, simmetricamente, affianca ai poeti regolati i prosatori quali modelli atti a crearne l'habitus. Di questa complanarità egli dà anzi una particolare formulazione, suggeritagli dall'esperienza concreta delle letterature romanze ...
Leggi Tutto
FALCONETTO (Falconeto), Giovanni Maria
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Iacopo (I), nacque a Verona nel 1468 c.: è il più famoso rappresentante di una vera e propria dinastia di artisti (cfr. la [...] di riferimento per tutta la successiva architettura locale, dal Samnicheli al Palladio. Vero è però che l'habitus mentale dell'artista sembra sempre affondare le proprie radici in una cultura formativa tardoquattrocentesca: ne deriva il carattere ...
Leggi Tutto
habitus
〈àbitus〉 s. m., lat. [propr. «aspetto», der. di habere nel sign. intr. di «stare (bene, male)»]. – Latinismo usato in medicina costituzionalista e in biologia, e anche in altri àmbiti, invece di abito, per indicare il complesso di...
abito
àbito s. m. [dal lat. habĭtus -us, der. di habere nel senso di «comportarsi»]. – 1. a. Sinon. generico di veste, vestito, soprattutto con riguardo alle sue caratteristiche, al modo di vestire: a. da uomo, da donna; a. da lavoro; a. da...