quale (categoria della qualità)
Giorgio Stabile
Come aggettivo neutro sostantivato ricorre in D. col medesimo valore del neutro latino quale, comunemente usato nel linguaggio filosofico scolastico (come [...] qualità ed equivale ad essa nell'uso linguistico.
Aristotele aveva distinti quattro generi di qualità: un primo genere è quello degli habitus (come la virtù o la scienza) e delle affectiones (come il caldo, il freddo, la salute o la malattia); l ...
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Viene così definito un esteso gruppo di attività rivolte all'elaborazione delle derrate e delle bevande per l'alimentazione dell'uomo o aventi destinazione zootecnica. Valutazioni recenti indicano che [...] , con notevoli implicazioni socio-economiche. Le i. a. sono infatti chiamate a soddisfare necessità primarie, sulle quali pesano gli habitus tradizionali, i problemi di carenza e di malnutrizione e quelli igienici. Per il volume dei consumi le i. a ...
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MANIERISMO
L. Vlad Borrelli
Si intende con tale termine, coniato in epoca moderna dal vasariano "maniera" (secondo il significato attribuito al termine dal Bellori) per designare gli epigoni di Michelangelo [...] e uno dei segni della sua graduale saturazione. Il m. segna, in sostanza, il trapasso dell'arte dalla sfera creativa nell'habitus culturale ed in tal senso può avere il duplice aspetto di fenomeno culturale e di moda.
Proprio per codesto suo ciclico ...
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elettivo
Vincenzo Valente
L'aggettivo ricorre in due luoghi del Convivio che commentano la definizione di virtù morale data nei versi un abito eligente / lo qual dimora in mezzo solamente (Cv IV Le [...] che ‛ a. eligente ', ma è modulo più prosastico e traduce alla lettera il testo aristotelico " est igitur virtus habitus electivus in medietate existens " (Eth. nic. II 6, 1106b 35), formula scolasticamente ripetuta dai trattatisti morali. Come si ...
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morale
Guy Dominique Sixdenier **
Aggettivo denotante ciò che attiene alla ‛ scienza morale ' o ‛ etica ', in quanto scienza del male e del bene, del giusto e dell'ingiusto o, più genericamente, che [...] che sono moderate e guidate dalla ragione. Ogni virtù si acquisisce non immediatamente, ma con l'esercizio che conferisce un abito (habitus). Essa inoltre consiste in una scelta (electio) verso il bene. Da ciò l'affermazione di D.: ogni vertù morale ...
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neoplasia
Lo stesso che tumore (➔).
Neoplasie endocrine multiple
Gruppo di sindromi da iperfunzione poliendocrina, dette anche MEN (Multiple Endocrine Neoplasia). Si distinguono tre tipi di MEN: tipo [...] distinta dalla precedente, con cui condivide le prime due neoplasie, per l’assenza dell’iperplasia paratiroidea e per la presenza di neuromi mucosi multipli con distribuzione centrofacciale (labbra, lingua, mucosa buccale, ecc.) e habitus marfanoide. ...
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atto (sostant.)
Angelo Adami
È assai frequente in tutte le opere di D., in poesia e in prosa, in varie accezioni corrispondenti ai valori semantici di actio e actus e in concorrenza con ‛ operazione [...] ἡ μὲν ὡζ ἐπιστἡμη, ἡ δ᾽ὡζ τὸ ϑεωρεῖν". L'anima è a. primo rispetto alle sue operazioni come lo è la scienza (che è habitus, ἒξιζ) rispetto al pensiero in atto.
Di qui la distinzione tra a. ‛ primo ' e a. ‛ secondo ': il primo è la forma di un essere ...
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In patologia, termine generico che designa la contemporanea presenza di più adenomi.
P. endocrine Gruppo di sindromi da iperfunzione poliendocrina, classificate facendo riferimento alla nomenclatura internazionale [...] con la precedente le prime due neoplasie, ma si caratterizza per l’assenza dell’iperplasia paratiroidea e per la presenza di neuromi mucosi multipli con distribuzione centrofacciale (labbra, lingua, mucosa buccale ecc.) e habitus marfanoide. ...
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sommettere
Andrea Mariani
Più che nel senso oggi vulgato di " sottomettere ", " soggiogare ", il verbo era usato nell'italiano dell'epoca di D. come contrario di " sovrapporre ", " preferire " (in senso [...] (Eth. nic. VII 8-10) in cui è detto che l'incontinente " se habet sicut dormiens aut vinolentus, in quibus est habitus rationis ligatus ". Lo Steiner cita invece Folgore da San Gimignano (il sonetto è però relegato tra i dubbi dal Massera e dal Marti ...
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SINTERESI
Guido Calogero
(o Sinderesi) - Termine filosofico usato dalla psicologia e teologia medievale, di origine assai discussa. Nella prima forma, corrispondente al greco συντήρησις (l'altra forma, [...] la definisce con particolare accuratezza, sulle tracce di Alberto Magno, come "lex intellectus nostri, in quantum est habitus continens praecepta legis naturalis", e cioè come fondamento ultimo della moralità (sicut scintilla est id, quod purius est ...
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habitus
〈àbitus〉 s. m., lat. [propr. «aspetto», der. di habere nel sign. intr. di «stare (bene, male)»]. – Latinismo usato in medicina costituzionalista e in biologia, e anche in altri àmbiti, invece di abito, per indicare il complesso di...
abito
àbito s. m. [dal lat. habĭtus -us, der. di habere nel senso di «comportarsi»]. – 1. a. Sinon. generico di veste, vestito, soprattutto con riguardo alle sue caratteristiche, al modo di vestire: a. da uomo, da donna; a. da lavoro; a. da...