JENNI, Adolfo
Simona Carando
Nacque a Modena il 3 maggio 1911, figlio unico di Giovanni (Hans), svizzero tedesco del Cantone di Berna, e di Maria Barbieri della provincia modenese.
Il padre, venuto [...] ).
Le prime raccolte di poesia (Le notti e i giorni, Bellinzona 1937; Foglie, ibid. 1938) furono più tardi ripudiate; l'habitus di critico letterario lo portò infatti a giudicare severamente i propri lavori per amore dell'arte. Nello stesso periodo ...
Leggi Tutto
FRANCO, Giacomo
Chiara Stefani
Figlio naturale del pittore e incisore Battista Franco e da tale Francesca da Urbino, nacque a Venezia, o più probabilmente a Urbino, nel 1550.
Esercitò, operando sempre [...] la poderosa impresa editoriale in tre volumi del Diversarum nationum habitus a opera di P. Bertelli, tipografo padovano.
Mentre libri con immagini di costumi quali i Diversarum nationum habitus di P. Bertelli. Oltre alla raffigurazione di vari ...
Leggi Tutto
GEROLA, Giuseppe
Gian Maria Varanini
, Nacque il 2 apr. 1877 ad Arsiero (Vicenza), da Domenico e da Augusta Cofler, in una famiglia di tradizioni risorgimentali di Rovereto. Nella cittadina della Val [...] della pittura, della scultura, dell'architettura, o di restauro - una risorsa e un ancoraggio irrinunciabili. Nel suo habitus scientifico, mai abbandonato, sono due facce della stessa medaglia lo studio delle fonti documentarie e l'analisi estetica ...
Leggi Tutto
BERTELLI, Ferdinando (Ferrando, Ferrante)
Fabia Borroni
Incisore, editore calcografico e cartografico, mercante di stampe, con bottega a Venezia "all'insegna di S. Marco", il B. operò dal 1561 al 1572, [...] e il Trionfo di Carnavale (1569), e quelle di genere profano, come l'importante serie di costumi, Omnium fere gentium nostrae aetatis habitus, pubblicata nel 1563 con 64 tavole (i nn. 61-64 sono copie in controprova di quelle di Enea Vico), in cui è ...
Leggi Tutto
LUTI, Benedetto
Alessandro Serafini
Figlio di un artigiano fiorentino di nome Iacopo (Pascoli, p. 228), nacque a Firenze il 17 nov. 1666. Secondo Hugford (p. 61), il L. apprese l'arte del disegno e [...] d'Orléans e reggente di Francia, la collezione della regina Cristina di Svezia (Bowron, 1980, p. 33). Quanto al suo habitus da collezionista, Pascoli (p. 230) informa che egli possedeva disegni, stampe e dipinti, in numero stimato intorno ai 15.000 ...
Leggi Tutto
FALCONETTO (Falconeto), Giovanni Maria
Enrico Maria Guzzo
Figlio del pittore Iacopo (I), nacque a Verona nel 1468 c.: è il più famoso rappresentante di una vera e propria dinastia di artisti (cfr. la [...] di riferimento per tutta la successiva architettura locale, dal Samnicheli al Palladio. Vero è però che l'habitus mentale dell'artista sembra sempre affondare le proprie radici in una cultura formativa tardoquattrocentesca: ne deriva il carattere ...
Leggi Tutto
LUCIANI (De Lucianis), Sebastiano, detto Sebastiano del Piombo
Michele Di Monte
Nacque probabilmente a Venezia da Luciano nel 1485.
Se non c'è motivo di nutrire seri dubbi circa il luogo di origine [...] Nondimeno, l'opera, oggi ancora in situ, mostra una forte coerenza stilistica, come è stato notato dalla critica, e rivela quell'habitus di aulica, grave severità con il quale il L. veniva accostandosi al tema sacro negli anni della sua maturità. Un ...
Leggi Tutto
habitus
〈àbitus〉 s. m., lat. [propr. «aspetto», der. di habere nel sign. intr. di «stare (bene, male)»]. – Latinismo usato in medicina costituzionalista e in biologia, e anche in altri àmbiti, invece di abito, per indicare il complesso di...
abito
àbito s. m. [dal lat. habĭtus -us, der. di habere nel senso di «comportarsi»]. – 1. a. Sinon. generico di veste, vestito, soprattutto con riguardo alle sue caratteristiche, al modo di vestire: a. da uomo, da donna; a. da lavoro; a. da...