Botanica
Pianta perenne legnosa, con fusto diritto, colonnare, che solo a qualche metro d’altezza porta rami o un ciuffo di grandi foglie. Il fusto dell’a. è chiamato tronco; mentre la chioma è l’insieme [...] decimetri. Il numero, la forma, la disposizione dei rami imprimono ai diversi a. una fisionomia particolare, che si dice habitus o portamento. L’età degli a. varia secondo le diverse specie e le condizioni ambientali. In confronto agli arbusti e ...
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Credenze e culti
Valerio Valeri
Introduzione
'Credenza' è un termine notoriamente ambiguo, ma i principali significati elencati dai dizionari possono essere ricondotti a due gruppi generali. Da un lato, [...] e in cui la stessa fides è definita "cognoscitivus habitus" (Summa Th., II-II, 1, 1) o "habitus mentis [...] faciens intellectum assentire non apparentibus" (Summa alla fede, questa si acquisisce come un habitus e non è una tendenza spontanea, una ...
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Il paganesimo
Identità e alterità come paradigmi dell’età costantiniana
Alessandro Saggioro
La libertà religiosa costantiniana, concepita come apertura dello Stato romano al cristianesimo, determinò [...] .
Questi cenni non possono che mostrare la necessità di immaginare ciò che si definisce ‘religione romana’ come un habitus sociale che non prevedeva alternativa, pur nella mutevolezza delle epoche storiche in relazione alle classi dirigenti e infine ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] della gerarchia ecclesiastica fomentata da Pellegrino Erri, emergeva da una testimonianza resa all'Inquisizione che il C. era "lutheranus habitus voce publica" (1545).
Dall'anno 1553 - nel quale fece un testamento con cui donava tutti i suoi averi ai ...
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Termine generico con cui si indica qualsiasi porzione limitata di materia oppure la struttura fisica dell’uomo e degli animali oppure un insieme di cose o persone che formino un tutto omogeneo.
Anatomia
Il [...] cultura alle indagini inerenti la strutturazione psicofisica del nostro ‘stare nel mondo’ (quello che P. Bourdieu chiama habitus). Particolari ambiti di ricerca come l’antropologia medica, l’antropologia delle emozioni e l’antropologia della pratica ...
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FELICE da Prato
Rosalba Zangari
Nato, presumibilmente a Prato, intorno al 1460, da famiglia ebraica, si convertì al cristianesimo ed entrò nell'Ordine degli agostiniani.
La circostanza che si firmasse, [...] stesso.
Rientrato a Roma, fu nominato, nel 1523, maestro di teologia "ob virtutem et eruditionem ... qua summis viris clarus habitus est". Nel 1526 e nel 1528 ricoprì la carica di procuratore generale della congregazione di Lecceto.
La notorietà di F ...
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virtù
Anna Lisa Schino
La condizione di perfezione morale
Il concetto di virtù (e del suo opposto, il vizio) costituisce uno dei nodi centrali nella riflessione sull’etica. Variamente interpretata, [...] . Tommaso d’Aquino adattò al cristianesimo la dottrina aristotelica. Nell’uomo esiste una disposizione naturale (detta habitus con termine aristotelico) a organizzare la propria condotta secondo principi razionali e pratici; su tale disposizione ...
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DOMENICO da San Gimignano
Diego Quaglioni
Nacque a San Gimignano (prov. di Siena) intorno al 1375, da Bartolo Mainardi.
Sono poche e incerte le notizie biografiche intorno a questo canonista fra i principali [...] alle tombe dei glossatori, dove sarebbe stato anche un epitafio: "Floruit Bononie legendo disputando et scribendo et ubique habitus fuit in pretio anno Domini 1420 ... Tandem prefatus Geminianus Bononie moritur et sepultus fuit in ecclesia fratrum ...
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CARCANO, Michele
Roberto Rusconi
Nato a Milano nel 1427 da Donato e Cremondina Besozzi, discendenti di famiglie patrizie milanesi, entrò nell'Ordine francescano nel convento di S. Croce in Boscaglia [...] di Pavia (Sevesi, 1911, pp. 479 s.).
Delle prediche da lui effettivamente tenute una ce ne resta riportata in latino (Sermo habitus ad populumMediolanensem, s.n.t. [ma Milano 1482]) e quattro in volgare (Cinque prediche a monache in lingua volgare, a ...
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ENRICO da Ceva
Raniero Orioli
Di questo frate minore, probabilmente originario di Ceva (Cuneo), non si conoscono dati anteriori al secondo decennio del sec. XIV né si sa quale esito abbia avuto la vicenda [...] si descrive l'abito assunto dai ribelli, peraltro assai simile a quello adottato da altri spirituali, cioè "quosdam habitus cum parvis caputiis, curtos, strictos, inusitatos et squalidos". Ma per il pontefice l'essersi costituiti in Ordine religioso ...
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habitus
〈àbitus〉 s. m., lat. [propr. «aspetto», der. di habere nel sign. intr. di «stare (bene, male)»]. – Latinismo usato in medicina costituzionalista e in biologia, e anche in altri àmbiti, invece di abito, per indicare il complesso di...
abito
àbito s. m. [dal lat. habĭtus -us, der. di habere nel senso di «comportarsi»]. – 1. a. Sinon. generico di veste, vestito, soprattutto con riguardo alle sue caratteristiche, al modo di vestire: a. da uomo, da donna; a. da lavoro; a. da...