Architetto (Gunzenhausen 1683 - Ansbach 1749). Dopo avere studiato a Giessen, Halle e Leida, viaggiò in Inghilterra e Francia, riportando in Franconia l'influsso dell'architettura francese. Successore [...] del fratello Johann Wilhelm (1680-1718) come Oberst-Baudirektor di Ansbach, con le sue realizzazioni (Gesandtenhaus, ampliamento della Residenza, il cosiddetto Zochaschlösschen, Hofkirche, ecc.) determinò ...
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Matematico (Hermsdorf, Slesia, 1843 - Berlino 1921), prof. nelle univ. di Halle (1867), Zurigo (1869), Gottinga (1875), Berlino (1892); dal 1891 socio straniero dei Lincei, dal 1904 membro dell'Accademia [...] di Prussia. Dotato di spirito costruttivo e di talento critico, S. ha lasciato importanti contributi fra i quali si ricordano la teoria delle superfici di area minima e delle trasformazioni conformi, gli ...
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Poeta tedesco (Amburgo 1748 - Windebye, Holstein, 1821). Studiò dapprima a Halle, quindi (1772-74) a Gottinga, dove si legò al circolo poetico del Göttinger Hain. Fu a lungo nell'amministrazione pubblica [...] nello Holstein, per ritirarsi alla fine nella sua tenuta di Windebye, presso Eckernförde. Tradusse dal greco, cantò l'amore nelle 7 ballate della raccolta Die weisse Frau (1814). Ma la sua produzione preponderante ...
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Filologo (Grossvargula, Erfurt, 1806 - Lipsia 1876), prof. nelle univ. di Halle (1832-33), Breslavia (1833-34), Bonn (1839-65) e Lipsia (dal 1865); diresse con Fr. G. Welcker (1841) il Rheinisches Museum. [...] Dopo aver studiato in Italia il palinsesto ambrosiano di Plauto, si rivolse allo studio della lingua e letteratura latina arcaica. Scoprì il carattere cantato di buona parte della commedia arcaica (i cantica). ...
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Chirurgo (Lipsia 1830 - Jena 1889); prof. di clinica chirurgica a Halle (1867). Fu il primo in Germania ad adottare l'antisepsi. Suoi campi d'indagine furono la chirurgia ortopedica (osteotomia subtrocanterica; [...] artroplastica dell'anca; cura del piede piatto; tenotomia nella cura del torcicollo, ecc.), la cura delle ferite, il cancro del retto, ecc. Da lui prende il nome la paralisi di V., ovvero la retrazione ...
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Storico e filologo (Hameln 1844 - Gottinga 1918), professore a Greifswald, Halle, Marburgo, Gottinga. La sua opera abbracciò insieme gli studî biblici (Antico e Nuovo Testamento) e arabistici. Nel campo [...] vetero-testamentario, sviluppando la teoria di Graf, affermò l'origine tarda, esilica e postesilica, della legislazione sacra ebraica, il carattere composito del Pentateuco e dei libri storici della Bibbia, ...
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Teologo protestante tedesco (Melkow, Sassonia, 1846 - Marburgo 1922). Docente a Halle dal 1875, poi all'univ. di Marburgo (dal 1879), dove la sua lunga attività determinò l'impronta caratteristica della [...] facoltà teologica ("scuola teologica di Marburgo"). Secondo H. il campo della teologia è la vita concreta e personale, la cui problematica si risolve nell'"incontro" con Dio. L'etica, da sola, non è in ...
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Poeta tedesco (Kolberg 1725 - Berlino 1798). Studiò all'università di Halle, ma visse poi quasi sempre a Berlino, dapprima precettore privato, poi (dal 1748) professore di logica e retorica all'Accademia [...] dei cadetti, da ultimo (dal 1786) membro dell'Accademia delle scienze e (dal 1790 fino alla morte) direttore del teatro nazionale. Ammiratore di Orazio, e perciò generosamente ribattezzato l'"Orazio tedesco", ...
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Storico (Grottau, Boemia Settentr., 1896 - Berlino 1982), prof. a Praga (1929), Halle (1946), Berlino (univ. Humboldt, 1950), ha studiato particolarmente la storia culturale ed ecclesiastica della Russia [...] Europa orientale. Opere principali: Russland und die slawischen Völker in der Diplomatie des Vatikans 1878-1903 (1950); Halle als Ausgangspunkt der deutschen Russlandkunde (1953); Russland und das Papsttum (2 voll., 1960-61); Barock, Absolutismus und ...
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Mineralogista tedesco (Hannover 1906 - Laigueglia, Savona, 1978), prof. nelle univ. di Halle, Marburgo, Chicago, Zurigo (dal 1954); ha dato significativi contributi, teorici e sperimentali, allo studio [...] delle strutture cristalline ...
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halle
〈al〉 s. f., fr. [voce di origine franca, affine all’ingl. hall]. – Mercato coperto; al plur., les halles, i mercati generali (note soprattutto le Halles centrales di Parigi, i cui edifici, ora demoliti, occupavano fino al 1968 una vasta...
hall
‹hòol› s. ingl. [voce di origine franca, come il fr. halle] (pl. halls ‹hòol∫›), usato in ital. al femm. – Grande sala d’ingresso e di sosta in ritrovi e locali come club e alberghi, in edifici pubblici, in case signorili; in partic.,...