Teologo luterano (Goest 1777 - Ansbach 1837). Studiò a Halle e a Tubinga. L'influenza determinante sul suo pensiero fu quella di Hegel, dal quale derivò il concetto che la filosofia è il cristianesimo [...] giunto a piena coscienza di sé; e in questo spirito razionalistico è condotta la sua polemica contro J. A. Möhler e la sua rivendicazione della dottrina luterana della giustificazione. La sua opera per ...
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Teologo evangelico (n. Züllichau 1738 - m. 1809). Allievo a Halle di J. J. Baumgarten, ed educato secondo i principî del pietismo, svolse una grande attività organizzativa nel campo dell'educazione prima [...] come direttore degli istituti scolastici di Züllichau, poi durante la sua attività accademica a Francoforte sull'Oder, dove fu prof. di filosofia e, dal 1806, di teologia. Contemporaneamente fu primo consigliere ...
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Storico e filologo (Hameln 1844 - Gottinga 1918), professore a Greifswald, Halle, Marburgo, Gottinga. La sua opera abbracciò insieme gli studî biblici (Antico e Nuovo Testamento) e arabistici. Nel campo [...] vetero-testamentario, sviluppando la teoria di Graf, affermò l'origine tarda, esilica e postesilica, della legislazione sacra ebraica, il carattere composito del Pentateuco e dei libri storici della Bibbia, ...
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Teologo protestante tedesco (Melkow, Sassonia, 1846 - Marburgo 1922). Docente a Halle dal 1875, poi all'univ. di Marburgo (dal 1879), dove la sua lunga attività determinò l'impronta caratteristica della [...] facoltà teologica ("scuola teologica di Marburgo"). Secondo H. il campo della teologia è la vita concreta e personale, la cui problematica si risolve nell'"incontro" con Dio. L'etica, da sola, non è in ...
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Teologo evangelico (Mehringen, Anhalt, 1810 - Lipsia 1884), parroco di Alsleben (1838), Halle (1847) e Lipsia (1851-81), efficace predicatore, specie agli studenti, fornì il primo abbozzo per il moderno [...] innario della Chiesa luterana in Sassonia ...
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Teologo evangelico (Wiek, Rügen, 1812 - Gotha 1885); prof. all'univ. di Halle, membro del parlamento di Francoforte, fu uno dei fondatori (1865) e direttori del Protestantenverein. In dipendenza da Hegel [...] e Schleiermacher sviluppò una interpretazione "panenteistica" del cristianesimo nell'opera sua più nota Das Wesen der Religion (1847). Fra i suoi scritti: Lessing als Theolog (1854); Schleiermacher, seine ...
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Teologo luterano (Nauendorf, Sassonia-Anhalt, 1776 - Zurigo 1850), prof. (1827) a Halle; prese viva parte alle discussioni del tempo su questioni ecclesiastiche. Suo figlio Karl Friedrich August (Steinbach [...] 1801 - Giessen 1846) fu esegeta neotestamentario, di tendenza razionalista, professore a Lipsia (1825), Rostock (1826), Giessen (1841); collaborò con I. G. B. Winer alla Grammatik des neutestamentlichen ...
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WEGSCHEIDER, Julius August Ludwig
Teologo evangelico, nato a Küblingen il 17 luglio 1771, morto a Halle il 27 gennaio 1849. Fu professore ad Amburgo (1795-1805) a Rinteln (1806) e a Halle (1810). Influenzato [...] indirizzo rigidamente razionalista che si rivela chiaramente nella sua opera principale Institutiones theologiae christianae dogmaticae (Halle 1815, 8ª ed., 1844). Scrisse anche: Versuch, die Hauptsätze der philosophischen Religionslehre in Predigten ...
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Teologo protestante (Basilea 1805 - Erlangen 1882). Prof. di teologia storica a Losanna (1835), a Halle (1847) e a Erlangen (1854-77). Iniziò nel 1854 la Realencyklopädie für protestantische Theologie [...] und Kirche, che fu poi proseguita da A. Hauck. Scrisse Joh. Calvin (1843); Das Leben Ökolampadius und die Reformation der Kirche zu Basel (3 voll., 1843) ...
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Archeologo e storico del cristianesimo antico (Hastedt, Brema, 1865 - Lipsia 1937); professore a Königsberg, Halle, Bonn e Lipsia, discepolo di A. Harnack, seguì un indirizzo moderatamente razionalista. [...] Tra le sue opere, Das Christentum in den ersten drei Jahrhunderten (2 voll., 1912; 2a ediz., 1925) e Die Katakomben von Neapel (1937) ...
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halle
〈al〉 s. f., fr. [voce di origine franca, affine all’ingl. hall]. – Mercato coperto; al plur., les halles, i mercati generali (note soprattutto le Halles centrales di Parigi, i cui edifici, ora demoliti, occupavano fino al 1968 una vasta...
hall
‹hòol› s. ingl. [voce di origine franca, come il fr. halle] (pl. halls ‹hòol∫›), usato in ital. al femm. – Grande sala d’ingresso e di sosta in ritrovi e locali come club e alberghi, in edifici pubblici, in case signorili; in partic.,...