Musicista jazz statunitense (Hamlet, Carolina del Nord, 1926 - New York 1967). Dopo aver collaborato, negli anni Cinquanta, con jazzisti come M. Davis e T. Mon, nel 1961 diede vita a un quartetto col quale [...] si affermò come uno dei massimi talenti della musica afroamericana. Strumentista di eccezionali doti tecnico-espressive, sviluppò sia al sax tenore sia al soprano uno stile improvvisativo di grande originalità, ...
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Tragediografo (Versailles 1733 - ivi 1817). Ammiratore di Shakespeare, adattò per le scene francesi cinque tragedie shakespeariane (Hamlet, 1769; Roméo et Juliette, 1772; Le roi Lear, 1783; Macbeth, 1784; [...] Othello, 1792), modificando sostanzialmente il tono e l'intreccio originali, allo scopo di adattare Shakespeare al gusto illuministico e alla tendenza preromantica all'orrido e al terribile. Tali adattamenti ...
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Attore teatrale e cinematografico svedese (Stoccolma 1890 - ivi 1938); è stato il primo grande attore del cinema svedese. Tra i suoi film: Hamlet (1918); Karl XII (1925); Faust (1926); Swedenhielms (1935); [...] Johan Ulfstjerna (1936); Intermezzo (1936) ...
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Attore tedesco (Dillingenan der Donau 1924 - Aachen 1991); nella compagnia dello Städtebundtheater di Tubinga, nel 1948-50 fece parte del Landestheater di Hannover, dove colse i primi successi (Hamlet; [...] Die Räuber di Schiller; Herr Puntila und sein Knecht Matti di Brecht; Spettri di Ibsen). Nel 1950-56 recitò allo Schauspielhaus di Bochum, in un complesso col quale fu anche in tournée a Parigi ottenendo ...
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Attore (Cambridge 1858 - New York 1942); attore professionista dal 1877, nel 1879 esordì a New York. Recitò fino al 1935 e tra le sue più note interpretazioni ricordiamo: Hamlet (1896); Kismet (1911-14); [...] The merry wives of Windsor (1927-28); The merchant of Venice (1931-32). n La figlia, Cornelia Otis S. (Chicago 1901 - New York 1979), attrice di talento e impresaria teatrale, ha interpretato e messo in ...
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Attore francese di origine italiana (Reggio nell'Emilia 1922 - Parigi 2004). Dal 1940 sulle scene, espressivo e duttile, ha legato il suo nome ad alcuni successi: La terrasse de midi di M. Clavel (1947); [...] Hamlet (1954); Les séquestrés d'Altona di J.-P. Sartre (1959). Nel cinema dal 1943, spesso in ruoli secondarî ma sempre incisivi, si segnalò in Les portes de la nuit (Mentre Parigi dorme, 1946); Manon (1949); Casque d'or (1952); Tutti a casa (1960); ...
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Baritono statunitense (n. Elkhart, Indiana, 1955). Dotato di voce morbida e duttile, dal 1981 è presente sui massimi palcoscenici mondiali, nel repertorio mozartiano e verdiano, ma anche in Il barbiere [...] di Siviglia, Guillaume Tell, Eugene Onegin, Hamlet, Tannhäuser, Parsifal e con la rara esecuzione di una versione per baritono di Massenet del Werther. La spiccata sensibilità interpretativa lo rende eccellente anche nella musica vocale da camera, ...
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Attore (Bristol 1908 - Denham, Londra, 1985). Figlio d'arte, si affermò all'Old Vic di Londra nel 1936, segnalandosi in seguito come interprete sia dei classici shakespeariani (Macbeth, 1947; Love's labours [...] lost, 1949; King Lear, 1952; Hamlet, 1959) sia di autori moderni (The family reunion di Eliot, 1939; The sleeping prince di Rattigan, 1956; The tiger and the horse di Bolt, 1960). Ha dedicato alcuni volumi alla teoria della recitazione (The actor's ...
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Scrittore tedesco (Querfurt, Turingia, 1862 - ivi 1941). Frequentò le università di Halle e di Berlino, dove insieme con A. Holz, si pose a capo del nascente movimento naturalistico. Con lo stesso Holz, [...] scrisse il bozzetto narrativo Papa Hamlet (1889) e il dramma Die Familie Selicke (1890). In essi l'esatta riproduzione artistica del reale, nucleo teorico essenziale del movimento, trovava l'applicazione più rigorosa consentita. Tra le opere più ...
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profetico
profètico agg. [dal lat. tardo prophetĭcus, gr. προϕητικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Dei profeti: le scritture p.; i libri p. dell’Antico Testamento. b. Di profeta, in quanto capace di prevedere il futuro: spirito p., virtù p.; il calavrese...
words! words! words!
〈u̯ë′ëd∫ ...〉 (ingl. «parole! parole! parole!»). – È la risposta di Amleto (Shakespeare, Hamlet, II, 1, 195) a Polonio che gli chiede che cosa legga (What do you read, my lord?); si usa citare o per affermare la mancanza...