Ballerina statunitense (n. Bethlehem, Pennsylvania, 1952). Solista nel 1969 e prima ballerina nel 1972, ha interpretato in quel periodo Firebird (1970) e The Goldberg variations (1971). Si staccò dal New [...] a M. Baryšnikov e a R. Nureev. È stata la prima interprete dei nuovi balletti The leaves are fading (A. Tudor, 1975) e Hamlet: connotations (J. Neumeier, 1978). Negli anni Ottanta è stata ospite del Royal ballet (1980 e 1986) e del Regio di Torino ...
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Ballerino, coreografo e direttore di compagnia russo, nato a Riga il 27 gennaio 1948. Studiò alla Scuola di Ballo di Riga e a quella di Leningrado con il celebre maestro A. I. Pushkin.
Raggiunse la compagnia [...] tra il fantasioso e lo spettacolare del celebre ballerino del sec. 18°. Ha preso poi parte alla prima rappresentazione del balletto Hamlet di K. M. Sergeyev (1970) e ha danzato il personaggio di Adamo nel balletto La creazione del mondo di Vassiliov ...
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Ballerino e coreografo di origine tatara (n. fra il Lago Baikal e Irkutsk 1938 - m. Parigi 1993), cittadino austriaco dal 1982. Fin dall'infanzia fu istruito nella danza popolare; a diciassette anni entrò [...] abituale di M. Fonteyn, acclamato interprete di balletti come Giselle, Sylphide, Lago dei cigni, Le corsaire, Pétruchka, Hamlet, Romeo and Juliet, si è anche cimentato con successo nella coreografia. Direttore artistico (1983-89) del balletto dell ...
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HAYDÉE, Marcia
Alberto Testa
(nome d'arte di Salaverry Pereira de Silva, Marcia)
Danzatrice e direttrice di compagnia di balletto brasiliana, nata a Niteroi (Rio de Janeiro) il 18 aprile 1939. Ha studiato [...] ha dato l'opportunità di emergere. Considerando il suo grande potenziale drammatico, J. Neumeier mette per lei in scena Hamlet: connotations (1976), Lady of the camellias (1978) e A streetcar named Desire (ricavato dall'omonimo dramma di T. Williams ...
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La morte di Sergej Djagilev (1929) chiude la prima fase del rinnovamento orchestico europeo: durante il ventennio, che s'inizia nel 1909 coi memorabili trionfi parigini dei balletti russi, erano sorte [...] ), il sereno The Wise and Foolish Virgins (S. Bach) e The Dante Sonata (F. Liszt) di Frederick Ashton, Hamlet (P. Čaikovskij) di R. Helpmann e gli ultimi caratteristici lavori di A. Tüdor: Dark Elegies - cupa interpretazione dei Kindertotenlieder ...
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Spettacolo
Mario Verdone
Il termine spettacolo (dal latino spectaculum, derivato di spectare, "guardare") designa in senso ampio qualsiasi performance artistica che si svolga davanti a un pubblico di [...] , e che è una breve commedia 'da vedere', tutta giocata con i piedi. L. Buñuel, in un suo 'dramma sintetico', Hamlet (1927), fa innamorare il principe danese della 'parte superiore' di Letitia e Agrifonte della 'parte inferiore' del corpo. Il ruolo ...
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profetico
profètico agg. [dal lat. tardo prophetĭcus, gr. προϕητικός] (pl. m. -ci). – 1. a. Dei profeti: le scritture p.; i libri p. dell’Antico Testamento. b. Di profeta, in quanto capace di prevedere il futuro: spirito p., virtù p.; il calavrese...
words! words! words!
〈u̯ë′ëd∫ ...〉 (ingl. «parole! parole! parole!»). – È la risposta di Amleto (Shakespeare, Hamlet, II, 1, 195) a Polonio che gli chiede che cosa legga (What do you read, my lord?); si usa citare o per affermare la mancanza...