Seguaci della scuola musulmana di rituale e di diritto basata sull'insegnamento di Ahmad ibn Hanbal (m. 855 d.C.). Gli h. sono contrari all'applicazione di ragionamenti filosofici all'interpretazione dei [...] dogmi rivelati; attualmente hanno una certa influenza in Arabia Saudita, Siria, Egitto e presso i wahhabiti indiani ...
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Teologo musulmano (Damasco 1292 - ivi 1350) della scuola hanbalita. Discepolo del celebre Ibn Taimiyya, ne assorbì le idee di rigorismo estremo, e le propugnò in una serie di opere polemiche, dogmatiche, [...] moralistiche, che si connettono anche letterariamente con l'attività del maestro ...
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Teologo musulmano (Ḥarrān 1263 - Damasco 1328), di scuola hanbalita. Fecondo e violento polemista, compose una gran quantità di scritti intesi a epurare l'islamismo di quelle che egli riteneva innovazioni [...] biasimevoli e concessioni a superstiziose pratiche popolari. Combatté la mistica non meno che le dottrine filosofiche, e l'uso di queste nella teologia dogmatica; polemizzò acremente contro gli ebrei e ...
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Ibn Qayym al-Giawziyya
Teologo e giurista arabo (Damasco 1292 - ivi 1350). Musulmano della scuola hanbalita, fu discepolo del celebre Ibn Taimiyya, ne assorbì le idee di rigorismo estremo, e le propugnò [...] in una serie di opere polemiche, dogmatiche, moralistiche, che si ricollegano, anche da un punto di vista letterario, con l’attività del maestro ...
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In forma più completa, Muḥyī ad-dīn ‛Abd al-Qādir ibn Abī Ṣāliḥ Genkī Dōst al-Gīlānī (\arabo\ od \arabo\), famoso santo dell'islamismo, nato in un villaggio della provincia persiana del Gīlān (lungo le [...] baghdadino"). Sotto la guida dei più reputati maestri, vi studiò la filologia araba, il diritto secondo la scuola o sistema ḥanbalita, e tutto il complesso delle scienze religiose musulmane, incluso il ṣūfismo od ascetico-mistica. Nel 521 èg. (1127 d ...
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Teologo, tradizionista e giurista arabo-musulmano (Baghdād 780 - ivi 855), fondatore della scuola o rito (madhhab) che da lui prese il nome di hanbalita. Strettamente ligio al metodo positivo nell'interpretazione [...] del Ḥadīth e del Corano, si oppose al sistema teologico dei Mutaziliti e subì per questo persecuzioni sotto il califfo al-Ma'mūn. La sua opera maggiore è il Musnad, grande raccolta di tradizioni classificate ...
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IBN TAIMIYYAH, Taqī ad-Dīn Abū 'l-‛Abbās Aḥmad ibn ‛Abd al-Ḥalīm
Carlo Alfonso Nallino
Il più illustre teologo della scuola musulmana ḥanbalita dopo il caposcuola Aḥmad ibn Ḥanbal (v., II, p. 19) e [...] cultore anche di diritto, nato nel 661 èg., 1263 d. C., a Ḥarrān, morto a Damasco nel 728 èg., 1328 d. C.
Scrittore inesauribile e polemista violentissimo, compose circa 500 fra libri e opuscoli, nei quali ...
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Presso i musulmani, sistemi o riti o scuole di figh (somma delle pratiche religiose e del diritto). I musulmani sunniti ne hanno 4: hanafita, malikita, shafiita e hanbalita; gli sciiti imamiti e ismailiti [...] hanno il giafari; gli zaiditi lo zaidita; gli ibaditi l’ibadita ...
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Ibn Taimiyya, Taqi al-Din
Ibn Taimiyya, Taqī al-Dīn
Giurista e teologo musulmano (Ḥarrān 1263 - Damasco 1328). Massimo rappresentante della teologia e del diritto rigorista hanbalita, si oppose alla [...] visione teologica asharita nonché alla varietà delle dottrine della filosofia (falsafa) – di cui fu critico acuto – e della mistica. Redasse scritti polemici anche nei confronti dei cristiani. A lungo ...
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MUFTĪ
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo arabo che, in tutti i paesi musulmani, designa un giureconsulto autorizzato dalla pubblica fama o dal governo ad emettere responsi dottrinali (fetwà, v.) su questioni [...] un giudice d'altro rito una sentenza in materia di statuto personale secondo il rito ḥanbalita, quando a quel giudice presenti una fetwà rilasciatagli da un muftī ḥanbalita. Nel sistema classico v'è incompatibilità tra la funzione di qādī e quella di ...
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