Seguaci della scuola musulmana di rituale e di diritto basata sull'insegnamento di Ahmad ibn Hanbal (m. 855 d.C.). Gli h. sono contrari all'applicazione di ragionamenti filosofici all'interpretazione dei [...] dogmi rivelati; attualmente hanno una certa influenza in Arabia Saudita, Siria, Egitto e presso i wahhabiti indiani ...
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Ahl al-ḥadīth (arabo «gente del ḥadīth») Denominazione dei musulmani seguaci del metodo rigorosamente positivo nell’elaborazione del sistema giuridico. Considerano normativi solo i ḥadīth (o tradizioni [...] canoniche), senza applicazione del metodo induttivo o dell’opinione personale (ra’y). Sono da considerarsi A. anzitutto i malikiti e gli hanbaliti. ...
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Uno dei principali giuristi musulmani della scuola shāfi‛ita. Nacque nella Fīrūzābād della Persia meridionale (presso Shīrāz) nel 393 dell'ègira (1003 d. C.), ma per approfondirsi nella teologia e nel [...] -Ash‛arī (v.), ch'egli ebbe occasione di difendere anche materialmente con la sua autorità contro i sanguinosi attacchi degli ḥanbaliti. Quando il famoso wazīr o primo ministro Niẓām al-Mulk (v.) fondò la prima e celebre mádrasah (scuola superiore di ...
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. Nome della moneta fondamentale d'argento nel sistema monetario musulmano del Medioevo. Il nome e la moneta, già noti agli Arabi prima dell'islamismo, erano venuti a questi ultimi dalla Persia, che a [...] gr. 2,97. Quanto al valore, i giuristi hanafiti e mālikiti fanno equivalere 10 dirham a un dīnār; invece i giuristi shāfi῾iti e ḥanbaliti danno l'equivalenza di 12 a 1. L'uso dei dirham scomparve verso la metà del sec. VIII èg. (XIV d. C.), insieme ...
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MUḤAMMAD ‛ābduh
Michelangelo Guidi
Teologo e riformatore musulmano, fondatore del più notevole movimento modernista egiziano. Nato nel 1849 in un villaggio del Basso Egitto, traversò nella prima giovinezza [...] venuti dopo Maometto - delle fonti sempre vive della religione, Corano e Sunnah (con atteggiamento analogo a quello dei Ḥanbaliti); pone la rivelazione alla base di ogni speculazione. Ma insieme assume un atteggiamento che si può dire razionalista in ...
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ISLAMISMO.
Carlo Alfonso NALLINO
Bruno DUCATI
Ernst KUHNEL
Sommario. - 1. Generalità (p. 603); 2. Distribuzione geografica e statistica dei musulmani (p. 604). - Sistema religioso: 3. Considerazioni [...] C.), Mālik ibn Anas (morto nel 179 èg., 795 d. C.), ash-Shāf‛ī (morto nel 204 èg., 820) e Ahmad ibn Ḥanbal (morto nel 241 èg., 855), per i quali v. le rispettive voci. Questi quattro madhhab sono considerati egualmente legittimi e possono coesistere ...
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Famoso teologo, tradizionista e giurista arabo musulmano, fondatore della scuola o sistema o rito (madhhab) ḥabalita (v.), che da lui prese il nome, e che è uno dei quattro madhhab ammessi dai musulmani [...] ) che non seguono i sistemi, di tipo più speculativo, di al-Ash‛arī e di al-Māturīdī. L'opera maggiore e più famosa di Ibn Ḥanbal (stampata al Cairo nel 1313 ègira, 1896 d. C., in 6 volumi di fitta stampa in-4°) è il Musnad, cioè raccolta di ḥadīth ...
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SUNNAH
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo arabo che significa consuetudine, modo abituale di comportarsi, e che nelle scienze religiose e giuridiche dei musulmani ha i seguenti due sensi tecnici:
1. [...] . Ma se si escludono ash-Shāfi‛ī ed alcuni dei suoi seguaci, si trova che i sunniti od ortodossi (ḥanafiti, ḥanbaliti, mālikiti e la maggioranza degli shāfi‛iti), come pure gli sciiti imāmiti o duodecimani, ammettono senza restrizioni che la sunnah ...
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Celebre teologo musulmano, fondatore del sistema ortodosso che da lui prese il nome di ash‛arita. Nacque ad al-Baṣrah (Bassorah) nel 260 èg., 873-874 d. C., e morì a Baghdād nel 324 èg., 936 d. C. Fu seguace [...] vero senso del Corano e dei ḥadīth. Ma d'altro canto, e qui nasceva il suo dissidio dai seguaci di Aḥmad ibn Ḥanbal, egli dichiarava doveroso per ogni credente l'uso del ragionamento (naẓar, istidlāl), sia pure in grado minimo, allo scopo di rendersi ...
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SENUSSI
Carlo Alfonso Nallino
Vocabolo usato abitualmente per designare: a) i discendenti del fondatore della confraternita religiosa e dello stato senussita; b) gli affiliati alla confraternita suddetta [...] , della scuola rituale e giuridica mālikita, sostenne tuttavia, al pari di Aḥmad ibn Idrīs, l'opinione prevalente fra i ḥanbaliti dopo Ibn Taimiyyah (v.) e quindi accolta dai moderni wahhābiti, ma respinta dalla quasi totalità dei seguaci delle altre ...
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