Artista e poeta svizzero (Hannover 1930 - Basilea 1998). In Svizzera, così come a Copenaghen (1955-57) o negli Stati Uniti (1964-67), ma soprattutto in Islanda, dove si trasferì nel 1958 e assunse il nome [...] Diter Rot, R. fu al centro di un'avanguardia provocatoria che intrecciava saldamente arte e vita, privilegiando il momento processuale della creazione. Ideatore di originali progetti editoriali, sperimentò ...
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Figlio (Berlino 1819 - Parigi 1878) di re Ernesto Augusto e di Federica di Prussia, divenne cieco nel 1840 in seguito all'errore di un chirurgo. Successe al padre nel 1851, e si trovò subito in conflitto con la Dieta: assolutista, sospesa l'applicazione della costituzione del 1848, la sostituì con una più illiberale. Avverso alla Prussia, si schierò a fianco dell'Austria nella guerra del 1866 e perdette ...
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Figlio (Londra 1762 - Windsor 1830) di Giorgio III. Indolente e sregolato, contribuì al declino dell'autorità morale della Corona. Il suo matrimonio segreto con Mrs. Fitzherbert, infrazione al "royal marriage act" del 1772, gli procurò l'ostilità del governo. Durante la malattia del padre prese parte attiva agli affari di stato, ma solo nel 1811 per il "regency bill" ritardato da W. Pitt nell'interesse ...
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Figlio (Londra 1738 - Windsor 1820) di Federico principe di Galles. Successe al nonno nel 1760, essendogli premorto il padre nel 1751. Sposò nel 1761, rinunciando al suo amore per la nipote di Fox, Sarah Lennox, Sofia Carlotta di Meclemburgo-Strelitz dalla quale ebbe 15 figli. Il suo lunghissimo regno fu dominato dalla politica dei suoi grandi ministri F. North, Ch. J. Fox, W. Pitt il giovane, il che ...
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Figlio (Osnabrück 1660 - ivi 1727) dell'elettore Ernesto Augusto. Successe al padre nel 1698, per salire al trono di Gran Bretagna nel 1714 alla morte d'Anna d'Inghilterra, come suo unico erede protestante, [...] in quanto figlio di una nipote di Giacomo I. Iniziatore della dinastia di Hannover, si appoggiò ai whigs; favorì lo sviluppo del regime parlamentare, fissando la durata delle sessioni in sette anni. Ignorante della lingua e noncurante degli affari di ...
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Figlio (Herrenhausen 1683 - Kensington 1760) di Giorgio I. In contrasto, durante la sua giovinezza, col padre, cui rimproverava la prigionia della madre Sofia Dorotea accusata di adulterio, fu allontanato [...] Asia e in Africa, e grande prestigio in Europa. Fu personalmente mediocre, ordinato, parsimonioso, se pure coraggioso sul campo di battaglia; al suo nome è legata la fondazione del British Museum a Londra e, nel Hannover, dell'università di Gottinga. ...
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Chimico tedesco (Kassel 1885 - Seelze, Hannover, 1933); capo del laboratorio della società de Haen di Hannover. Ha fatto interessanti ricerche sui geli, sui colloidi, ma il suo nome rimane legato all'invenzione [...] del filtro a membrana, da lui fatta insieme a R. A. Zsigmondy ...
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Uomo politico tedesco (Brandeburgo 1868 - Hannover 1946). Di origini operaie, militante nel partito socialdemocratico, giornalista e poi deputato al Reichstag (dal 1906), si occupò di questioni militari [...] spartachista di Berlino. Nel marzo 1920 fu costretto alle dimissioni perché sospettato di essere coinvolto nel putsch di W. Kapp; governatore del Hannover (1920-33), nel 1944 fu arrestato per aver preso parte a un fallito attentato contro Hitler. ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] (1673) a Londra, dove conobbe varî scienziati, tra cui Newton. Dal 1676 fu consigliere e bibliotecario del duca di Hannover. Il nuovo ufficio, che avrebbe ricoperto sino alla morte, gli consentiva di attendere a studî storici (tra cui una storia ...
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Filologo e archeologo (Münden 1775 - Hannover 1853). Iniziò (1807) la decifrazione delle iscrizioni antico-persiane degli Achemenidi in caratteri cuneiformi e pubblicò varî studî di assiriologia. ...
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expo
〈ekspó〉 s. f., fr. [accorc. di exposition «esposizione»]. – Mostra, esposizione a carattere generalmente internazionale. Si usa soprattutto come nome proprio, come denominazione cioè di determinate esposizioni organizzate con carattere...
tesoriere
teṡorière (ant. teṡaurière) s. m. [der. di tesoro; cfr. lat. tardo thesaurarius]. – 1. (f. -a) Depositario, custode, amministratore d’un tesoro, e per estens. della cassa, del denaro, spec. di un ente, di un istituto, di una comunità;...