Mernissi, Fatema (Fatima). – Scrittrice e sociologa marocchina (Fès 1940 - Rabat 2015). Nata in un harem, ultimati gli studi in Marocco si è trasferita in Francia e quindi negli Stati Uniti, addottorandosi [...] laica della cultura arabo-islamica - che appare già compiutamente formulata nei saggi Sexe, idéologie, Islam (1985) e Le harem politique. Le Prophète et les femmes (1987; trad. it. 1992). Acuta osservatrice della modernità, M. ha inoltre condotto ...
Leggi Tutto
Pittore (Londra 1805 - Walton-on-Thames 1875). Allievo del padre Frederick Christian (1779-1856), paesaggista e incisore, divenne noto per i numerosi acquarelli dai temi esotici (L'Harem, 1850 circa, Londra, [...] Victoria and Albert Museum; Edfou, alto Egitto, 1860, Londra, Tate Gallery; ecc.) dipinti durante i viaggi in Spagna, in Marocco, in Italia e in Egitto, dove soggiornò per dieci anni (1841-51) ...
Leggi Tutto
Scrittore tedesco (Hohenstein-Ernstthal, Sassonia, 1842 - Radebeul, Dresda, 1912). Autodidatta, scrisse più di sessanta romanzi di avventure, conquistando una popolarità analoga a quella di E. Salgari. [...] Fra le sue opere ambientate nell'Oriente islamico e nell'America degli indiani: Durch die Wüste und Harem (1892); Von Bagdad nach Stambul (1892); Winnetou (4 voll., 1893-1910); Im Lande des Mahdi (3 voll., 1896). Interessante anche l'autobiografia ...
Leggi Tutto
Ferzan. Regista cinematografico turco, naturalizzato italiano (n. İstanbul 1959). In Italia dal 1978, aiuto regista tra gli altri di M. Ponzi, L. Bava e M. Risi, ha studiato storia e teoria del cinema [...] alla conquista di una realtà diversa e più autentica si esprime attraverso la sua filmografia: Il bagno turco (1997); Harem Suaré (1999); Le fate ignoranti (2001); La finestra di fronte (2003), vincitore del David di Donatello come miglior film ...
Leggi Tutto
Regista cinematografico italiano (Milano 1928 - Parigi 1997). Trasferitosi in Spagna nel 1956, vi diresse film caratterizzati da un umorismo corrosivo e spietato: El pisito (1958), Los chicos (1959), El [...] cinque palloni (1965, uscito in versione integrale in Francia nel 1969 con il titolo Break-up), Marcia nuziale (1966), L'harem (1967). Con Dillinger è morto (1969) F. raggiunse la piena maturità espressiva, ribadita quindi in Il seme dell'uomo (1969 ...
Leggi Tutto
Attrice italiana (Milano 1931 - Segovia 2020). Nel 1947 vinse il concorso di Miss Italia. Rivelò un talento naturale in film quali Non c'è pace tra gli ulivi (1950) e Cronaca di un amore (1950), avviando [...] , 1990; Alta società, 1992; Capri, 2010), tra le sue interpretazioni cinematografiche più recenti si segnalano quelle nelle pellicole Harem Suare (1999), I Viceré (2007) e One more time (2013). Nel 2019 l'attrice ha pubblicato il testo autobiografico ...
Leggi Tutto
Soprano e attrice inglese (n. Berkhamsted, Hertfordshire, 1960). Dopo gli inizi come ballerina, nel 1978 ha inciso la hit I lost my heart to a starship trooper. Poco dopo ha debuttato a Broadway con Cats, [...] vocale fuori dal comune, si è imposta come interprete sperimentando generi tra loro molto diversi (rock, pop, musica classica, orientale ed elettronica); si ricordano in proposito gli album Dive (1993), Eden (1998), Harem (2003) e Symphony (2008). ...
Leggi Tutto
Ammirati, Maria Pia. – Giornalista e scrittrice italiana (n. Napoli 1963). Laureata in Lettere, è giornalista professionista e ha collaborato con diversi giornali e riviste. Ha lavorato in RAI come autrice [...] vincitore del Premio Selezione Campiello, del Premio Selezione Rapallo e del Premio Procida), Le voci intorno (2012), La danza del mondo (2013), Fuori dall'harem (2016), Due mogli. 2 agosto 1980 (2017) e Vita ordinaria di una donna di strada (2021). ...
Leggi Tutto
BAFFO, Cecilia
Franz Babinger
Nacque verso il 1525, figlia naturale di Niccolò Venier, signore dell'isola di Paro, e di certa Violante Baffo, della quale poco si conosce circa i rapporti con la omonima [...] , predò l'isola di Paro, la B., ancora in giovanissima età, cadde nelle sue mani e fu portata a Costantinopoli. Nell'harem del sultano Selîm II, figlio di Suleymân il Magnifico, fu scelta come favorita. Convertitasi all'Islam, prese il nome di Nûr ...
Leggi Tutto
Nome di undici faraoni. R. I, coreggente di Haremhab e poi suo successore; proveniva dalla nobiltà provinciale del Delta e dall'esercito; regnò per due anni (1318 circa - 1317 a. C.). Il nipote R. II (1298 [...] da lui fatti costruire (in particolare il tempio di Madīnat Ḥabū) ci sono ben noti. Della sua fine per una congiura di harem, sappiamo dagli atti del relativo processo. A R. III successe il figlio R. IV, che fu prudente amministratore, ma mediocre ...
Leggi Tutto
harem
hàrem 〈àrem〉 (o harèm; anche àrem o arèm) s. m. [adattam. del turco harem 〈harèm〉, che è dall’arabo ḥarīm, propr. «luogo inviolabile»]. – 1. a. Presso i musulmani, la parte della casa o dell’appartamento riservato alle donne e ai bambini...
serraglio2
serràglio2 s. m. [dal turco saray, propriam. «edificio, palazzo»; il sign. 2 si è sviluppato in Italia (e di qui è passato ad altre lingue europee) per accostamento a serraglio1]. – 1. Residenza dei sovrani e potenti del mondo islamico,...