BEVILACQUA, Giulio
Silvano Scalabrella
Nacque il 14 sett. 1881 da Matteo e Carlotta Oliari a Isola della Scala (Verona). Nel 1889 la famiglia si trasferì nel capoluogo ove il B. frequentò gli studi [...] ecumenico con i protestanti e con gli atei quali un Camus o un Rostand alle primitive confutazioni e al rifiuto di un Harnack, di un Loisy, di un Guignebert. Né va dimenticato che tale incontro si andava da lungo tempo preparando con le lunghe ...
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BRACCI, Domenico Augusto
Nicola Parise
Nato a Firenze nel 1717, rimase in patria sino all'età di trent'anni, vi compì i suoi studi e vi ebbe talune cariche pubbliche, occupandosi nel frattempo di disegno [...] . Inghirami, Storia della Toscana, XII, Fiesole 1843, p. 321; J. W. Goethe, Werke, XLVI, a cura di A. Michaelis-O. Harnack, Weimar 1891, pp. 70-71; A. Furtwängler, Die Antiken Gemmen, III, Leipzig-Berlin 1900, pp. 419-420; H. G. Hatfield, Winckelmann ...
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Movimento di pensiero e di azione politica che riconosce all’individuo un valore autonomo e tende a limitare l’azione statale in base a una costante distinzione di pubblico e di privato.
Le origini
Le [...] e nel primo Novecento, dalla scuola di A. Ritschl e dei suoi più insigni continuatori (E. Troeltsch e A. Harnack). Legate alle posizioni del protestantesimo liberale sono anche varie correnti più recenti, come l’escatologismo di A. Schweitzer, la ...
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Nacque con tutta probabilità ad Atene (cfr. Epifanio, Adv. haer. 32, n. 6) tra il 145-150 da genitori pagani. Non si conoscono le circostanze della sua conversione al cristianesimo. Intraprese nella giovinezza [...] 1851; E. Freppel, Clément d'Alexandrie, Parigi 1865; C. Bigg, The christian Platonists of Alexandria, Oxford 1886; A. v. Harnack, Lehrbuch der Dogmengeschichte, Friburgo in B. 1894; V. Pascal, La foi et la raison dans Clément d'Alexandrie, Montdidier ...
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NIEBUHR, Barthold Georg
Arnaldo MOMIGLIANO
Storico, nato il 27 agosto 1776 a Copenaghen da famiglia di origine tedesca, morto a Bonn il 2 gennaio 1831. Suo padre era il viaggiatore Carsten N. (v.), [...] , Geschichte der neueren Historiographie, Monaco e Berlino 1911, p. 466 segg. Si cfr. anche per molte notizie, A. Harnack, Geschichte der königl. preuss. Akad. der Wissenschaften zu Berlin, Berlino 1899; M. Lentz, Geschichte der königlichen Friedrich ...
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Parola di significato per sé indeterminato e relativo, che s'incontra di frequente nella storia delle religioni, assai meno in quella della filosofia. Giacché di ateismo non si può parlare in senso assoluto, [...] Antiquity, Londra-Copenaghen-Cristiania 1922; H. Jacobi, Die Entwicklung der Gottesidee bei den Indern, Bonn-Lipsia 1923; A. Harnack, Der Vorwurf des Atheismus in den drei ersten Jahrhunderten (Texte und Untersuchungen, XIII), Lipsia 1905; R. Flint ...
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Il primo grande profeta che si presenta nella storia d'Israele, e che, sebbene non abbia lasciato alcuno scritto, ebbe una parte principalissima negli avvenimenti religiosi e politici della sua epoca. [...]
Bibl.: Per la prima e l'Epistula Titi, v.: D. de Bruyne, in Rev. béned., XXXVII (1925), p. 47 segg.; A. v. Harnack, in Sitzungsber. d. Berlin. Akad., 1925, p. 180 segg.; M. Buttenwieser, Die hebräische Elias-Apokalypse, I, Lipsia 1897; M. Mieses, in ...
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Storiografia
GGiuseppe Galasso
di Giuseppe Galasso
SOMMARIO: 1. Dal XIX al XX secolo. ▭ 2. Tra le due guerre. ▭ 3. Dopo il 1945. ▭ 4. Nel crepuscolo del XX secolo. ▭ 5. Agli inizi del XXI secolo. ▭ [...] stati soprattutto quelli di Monod, di Lavisse, di Seignobos, di Aulard, di Freeman, di Stubbs, di Maitland, di Carlyle, di Harnack, di Pirenne, di Jullian, di Jansenn, di Lamprecht, di Schmoller, di Simiand, di Berr, di Cochin, di Acton, di Seeley ...
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. Dal greco ἄσκησις "esercizio", che originariamente si disse dell'allenamento usato dagli atleti per acquistare le doti corporali necessarie a trionfare nella lotta, e poi, nella fiosofia cinica e stoica, [...] siècles de l'Eglise, Parigi 1913; H. Strathmann, Geschichte der frühchristlichen Askese, Lipsia 1914-1919; A. v. Harnack, Das Mönchtum, seine Ideale und seine Geschichte, Giessen 1921; E. Bickel, Das asketische Ideal bei Ambrosius, Hieronymus und ...
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L'aggettivo apocrifo (dal gr. ἁπόκρυϕος) letteralmente "nascosto, segreto", nel linguaggio religioso ha preso una speciale connotazione, correlativa al concetto di canone (v.) della Sacra Scrittura, così [...] . 4; R. A. Lipsius e M. Bonnet, Acta apostolorum apocrypha, Lipsia 1891-1903 voll. 2; A. Klostermann e A. Harnack, Apocryphen, Bonn 1908-1912 (nella collezione Kleine Texte di H. Lietzmann).
Cospicue invece le raccolte di traduzioni, con carattere ...
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