FERRANDI, Ugo
Francesco Surdich
Appartenente ad un'agiata famiglia di proprietari terrieri, nacque a Novara il 6 genn. 1852 da Giacomo e da Francesca Ferrandi, cugina di primo grado del marito, che [...] egli ebbe l'opportunità di percorrere per ben tre volte, tra il 1886 ed il 1889, la zona compresa tra Zeila ed Harrar, una direttrice di vitale importanza per i rapporti commerciali tra la costa e l'interno della Somalia, come egli non mancò mai ...
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Con questo nome si indicano tanto le piante di alcune specie del genere Coffea, appartenente alla famiglia delle Rubiacee, quanto i loro semi che costituiscono la ben nota droga, e anche la bevanda che [...] , che si è mostrata la più adatta, il Moka, l'Harrar Zeghiè e il Long Berry.
Il caffè è largamente coltivato nell' interno dell'Abissinia, specialmente nei territorî Galla, nell'Harrar, nel Goggiam. Il trattamento doganale di favore, oltre ...
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. Il decadentismo è una teoria estetico-morale sorta in Francia intorno al 1885-1886. Decadenti, furono chiamati alcuni poeti dai loro avversarî ed essi dell'accusa si fecero un vanto e un programma. Poeta [...] , poiché lo riconoscevano ispiratore e maestro, anche Arthur Rimbaud, che allora (1885-87), abbandonata la poesia, trafficava nell'Harrar e sulla costa di Aden. Ma poi nuove reclute vennero ad accrescere la piccola schiera, la quale assunse anche ...
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È la capitale attuale del regno d'Etiopia, nello Scioa, a 9° 1′ 42″ lat. N. e a 38° 47′ 13″ long. E. (legazione inglese); si estende su un altipiano, a circa 2650 m., aperto a sud e sud-est, verso la valle [...] il negus Menelik veniva firmata la convenzione per la liberazione dei prigionieri; questi dovevano venire concentrati ad Harrar per essere consegnati al plenipotenziario italiano, non appena il trattato di pace fosse stato ratificato. Venne stabilito ...
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BOTTONI, Pietro (Piero)
Maristella Casciato
Nacque da Vincenzo e da Carolina Levi l'11 luglio 1903 a Milano, città dove abitò sempre e a cui legò gran parte della sua attività.
Conseguito il titolo di [...] di gallerie interne. Vennero poi le molte collaborazioni con l'INA Casa milanese: nel 1952 in via Novara, nel nuovo quartiere Harrar, il B. realizzò due rigorosi edifici in linea lunghi oltre 120 metri (in collaborazione con M. Morini e C. Villa; cfr ...
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TAVERNA, Rinaldo.
Alessandro Gionfrida
– Nacque a Milano il 6 maggio 1839 da Lodovico, conte di Landriano – di antica famiglia del patriziato milanese che vantava origini nel XII secolo –, e dalla contessa [...] medico Angelo de Martino, nominato responsabile della spedizione. Furono impiantate tre stazioni di soccorso a Zeila, Bio-Caboba e a Harrar per rifocillare e curare gli oltre 50 ufficiali e i 1500 uomini di truppa prigionieri, diretti verso la costa ...
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PORRO, Gian Pietro
Francesco Surdich
PORRO, Gian Pietro. – Nacque a Como il 20 novembre 1844, primogenito di Francesco e di Chiara Giovio, da una nobile famiglia lombarda che gli valse il titolo di [...] 1931, pp. 130 s.; C. Zaghi, Le origini della colonia Eritrea, Bologna 1934, pp. 95-110; N. Malizia, La spedizione Porro nell’Harrar, in L’Africa Italiana, LIII (1935), 4, pp. 310-322; E. De Leone, Le prime ricerche di una colonia e l’esplorazione ...
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I popoli che abitano la regione dell'Africa nord-orientale posta fra il 25° parallelo N. e il 6° S. e comprendente quasi tutta la costa occidentale del Mar Rosso e quella dell'Oceano Indiano dal Golfo [...] .
V. tavv. LXXIII e LXXIV.
Bibl.: Antropologia: Ph. Paulitschke, Beiträge zur Ethnographie und Anthropologie der Somal, Galla und Harrar, Lipsia 1886; J. G. Garson, On the morphological characters of the Abyssinians, in J. T. Bent, The sacred ...
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. A seguito della conquista italiana dell'Etiopia (per le vicende che condussero alla conquista e per la descrizione delle operazioni militari, v. italia: Storia, App.; italo-etiopica, guerra, App.), i [...] Atti del III Congresso Studî coloniali, Firenze 1937; M. Gortani e A. Bianchi, Osservazioni geologiche e petrografiche nella regione di Harrar, in Boll. Soc. geol. it., LVI, Roma 1937.
V. inoltre Atti del II Congresso di Studi coloniali, Firenze 1936 ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. L'astronomia nell'Islam occidentale
Julio Samsó
Juan Vernet Ginés
L'astronomia nell'Islam occidentale
L'Andalus e il Maghreb
di [...] riuscì a condensare le applicazioni essenziali di due tipi di ṣafīḥa. Ad ῾Alī ibn Ibrāhīm al-Ǧarrār (o al-Ǧazzār o al-Ḥarrār), di Taza in Marocco, si deve la costruzione, nel 1327-1328, di un astrolabio universale che fu considerato per molti anni ...
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