Israeliana, letteratura
Elena Loewenthal
La l. i. è da considerarsi una letteratura nazionale, strettamente legata alla realtà dello Stato d'Israele, nato nel 1948. Ma prima di avviare una rassegna, [...] di scrittura che attraverso l'antichità e il Medioevo giunge all'età moderna e contemporanea. È infatti a partire dalla Haskalah - il cosiddetto illuminismo ebraico, che segue di qualche decennio quello europeo - che l'ebraico esce dai canoni della ...
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MORAIS, Sabato
Liana Elda Funaro
MORAIS, Sabato. – Di famiglia di origine portoghese, nacque a Livorno il 13 aprile 1823 da Samuele e da Bona Wolf, terzo di nove figli, con sette sorelle e un fratello.
Derivò [...] of Sephardic Rabbinic Humanism in Victorian America, in Renewing the past, Reconfiguring Jewish Culture from Al-Andalus to the Haskalah, a cura di R. Brann - A. Sutcliffe, Philadelphia 2004, pp. 121-145; Id., An Atlantic Jewish Republic of Letters ...
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ROSSI, Azaria ben Mosè
Mauro Perani
de'. – Nacque a Mantova nel 1511 (o fra il 1511 e il 1514).
Visse a Ferrara da quando si sposò e, successivamente anche ad Ancona, Sabbioneta e Bologna, prima di [...] ). Nonostante ciò, il bando sulla sua opera rimase per più di un secolo, fino all’illuminismo ebraico della Haśkalah ("illuminismo") settecentesca, quando i maśkilim ("illuministi") apprezzarono le sue indagini e ripubblicarono la sua opera a Berlino ...
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Sionismo
Vittorio Dan Segre
Terminologia
Il termine 'sionismo', coniato da Nathan Birnbaum, si ricollega con Sion, uno dei nomi biblici di Gerusalemme. Dal punto di vista religioso e letterario esso [...] , che presso gli Ebrei trovò espressione, a partire dal XIX secolo, in una corrente intellettuale chiamata haskālāh. Essa rappresentava la volontà di rinnovamento della cultura ebraica tradizionale e di emancipazione dalla religione, che - nel ...
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Gli ebrei nella diaspora
Anna Foa
Di origine greca, il termine «diaspora», «dispersione», è entrato nell’uso nel secolo scorso a definire la dispersione del popolo ebraico, in particolare quella avvenuta [...] nasceva dall’interno dell’ebraismo, a differenza del successivo movimento di trasformazione provocato dall’illuminismo ebraico, la Haskalah, che sarebbe stata il risultato esclusivamente di influenze esterne.
Il Settecento è il momento della crescita ...
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MOSE da Rieti
Anna Esposito
MOSÈ da Rieti (Moses ben Isaac). – Nacque a Rieti nel 1388 da Gaio (Isaac), probabilmente un banchiere, e qui trascorse la sua giovinezza fino al momento in cui intraprese [...] Fifteenth century poet and philosopher Moses de Rieti, in Renewing the past, reconfiguring Jewish culture: from al-Andalus to the Haskalah, a cura di R. Brann - A. Sutcliffe, Philadelphia 2004, pp. 59-68; Id., Renaissance et culture juive: le cas de ...
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giudaica, filosofia
Si usa definire filosofia giudaica il pensiero filosofico di autori vissuti dal 1° sec. d.C. sino a oggi in aree geografiche diverse (nel Vicino e Medio Oriente, in Europa e in Africa [...] , dopo il 1500, riprendendo aspetti del pensiero non ebraico dei secc. 16°-18°: sua ultima manifestazione originale fu la Haskalah, nota come ‘illuminismo ebraico’ e sviluppatasi in area olandese e tedesca dopo il 1750. Tuttavia, dopo la metà del ...
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Fondamentalismo
Francesco Scorza Barcellona
Anna Foa
François Burgat
Denominazione sorta in ambito cristiano negli Stati Uniti agli inizi del 20° secolo per indicare le correnti protestanti dichiaratamente [...] fine del 18° secolo, quando la religiosità tradizionale, costretta a confrontarsi con il cambiamento - con l'illuminismo ebraico (haśkalah) e poi con l'emancipazione - prese a definirsi con il termine del tutto nuovo di ortodossia. Le forme della ...
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