Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tradizionalmente intesa come una tecnica volta a facilitare la comprensione dei testi, [...] della determinazione storica dell’interprete mette radicalmente in crisi il modello filologico tipico dell’ermeneutica ottocentesca, inaugurando un capitolo nuovo della teoria ermeneutica che culminerà nel Novecento con l’opera di Heidegger. ...
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SCIENZA
Pietro Corsi
(XXXI, p. 154)
Storia della scienza. - La storia della s. è una disciplina che sta vivendo un momento di grande vitalità ed espansione. In Italia, come in altri paesi e in particolare [...] risultati delle s. per l'etica. Alcuni spunti della critica husserliana alla s. moderna vennero ripresi da M. Heidegger, che svolse riflessioni allarmate sull'influenza nefasta della tecnologia per la coscienza dell'uomo moderno, una posizione che ...
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Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] contrasto tra la ragione e il suo Altro (le passioni, o la volontà di potenza nietzschiana, o l'essere di Heidegger), poiché la 'ragione' diventa per Rorty (1989) fonte della solidarietà. Se per alcuni autori la s. è "la reciproca consapevolezza ...
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NEOPOSITIVISMO (App. III, 11, p. 235)
Paolo Filiasi Carcano
R. Carnap e l'eredità del positivismo logico. - Il n. nel senso stretto della parola (come, cioè, quel movimento di logica e filosofia della [...] ordinario (un po' come la "casa dell'Essere", per usare liberamente di un'efficace espressione di M. Heidegger) va difeso contro questi assalti e pericoli, va analizzato nelle sue sottigliezze, esplorato nelle sue ricchezze, ripristinato nella ...
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(XII, p. 983; App. I, I, p. 517; II, I, p. 788; IV, I, p. 594)
Filosofia e teorie generali. − Il lungo dibattito tra giuspositivismo e giusnaturalismo che nei primi due decenni del dopoguerra ha impegnato [...] sensibile più che alla via dell'indagine fenomenologica ''alla Husserl'', alla sua rilettura esistenziale ''alla Heidegger''.
Rispetto alla tradizionale teoria dell'interpretazione, disciplina dai forti connotati oggettivistici, tutta interna alla ...
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SPAGNA (XXXII, p. 196; App. II, 11, p. 868)
Gaetano FERRO
Francesco CATALUCCIO
Carmelo SAMONA'
Caratteristico dell'ultimo decennio è stato un deciso sviluppo economico del paese, che ha potuto sanare [...] fa strada un filone neopositivista (citeremo. ad es., il giovane filosofo M. Sacristán, autore d'una recente monografia su Heidegger) che, domani, potrà allargarsi a scuola e pesare sulla futura battaglia delle idee.
Nella critica letteraria e nella ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] un distacco dalla 'scienza della traduzione'. Ci si riallaccia alla forte tradizione ermeneutica (da Schleiermacher fino a M. Heidegger, H.G. Gadamer, J. Habermas) per indagare la fenomenologia del processo di comprensione e interpretazione del testo ...
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I cenacoli intellettuali/2: dalla Conciliazione al concilio
Fabio Milana
Marginalità e oltranza
Il mutato clima religioso dell’Italia del primo dopoguerra appariva già ai contemporanei immediatamente [...] ’ di auto-esclusione: Baglietto a mezzo il 1932 riparando in Svizzera – dalla Germania dove si era recato a studiare con Heidegger – per dar corso al suo proposito di sottrarsi, primo obiettore di coscienza, al servizio militare obbligatorio (vivrà e ...
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RESTAURO
Bruno Zanardi e Sebastiano Sciuti
di Bruno Zanardi eSebastiano Sciuti
Restauro
di Bruno Zanardi
sommario: 1. Il concetto di restauro nel Novecento e la figura di Cesare Brandi. 2. Il corpo [...] a indicare come base necessaria di una nuova concezione del restauro la nozione di 'tecnica' così come l'aveva formulata Martin Heidegger. Per il filosofo tedesco, infatti, nell'essenza della tecnica non vi è nulla di tecnico nel senso di tecnologico ...
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Cristianesimo
Bruno Forte
Sommario: 1. Introduzione. 2. Il Nord del mondo: la crisi della modernità occidentale e la teologia come riserva di senso: a) Europa: verso la sintesi teologica e i ‛sistemi [...] mistica e iconica (così V. Lossky, P. Evdokimov e, più recentemente, anche in dialogo col pensiero di M. Heidegger, C. Yannaras). I processi di cambiamento avvenuti hanno stimolato un'originale riflessione ecclesiologica, sia nel senso di valorizzare ...
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anonimia
anonimìa s. f. [dal gr. ἀνωνυμία; v. anonimo]. – 1. Mancanza del nome, il non portar nome. 2. Nella filosofia esistenzialista e in partic. nel pensiero di Martin Heidegger, la condizione di impersonalità in cui viene a trovarsi l’uomo,...
esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...