Filosofo e sociologo (Berlino 1898 - Starnberg, Baviera, 1979); insieme a Horkheimer e Adorno fu uno dei maggiori rappresentanti della cosiddetta teoria critica della società elaborata dalla Scuola di [...] , malgrado lo sforzo per riconquistare la dimensione concreta della storia, predominano ancora tutti i temi dell'analitica esistenziale di Heidegger. Costretto a emigrare all'avvento del nazismo, si trasferì nel 1933 a Ginevra e l'anno dopo a New ...
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Moderno e postmoderno
Valerio Verra
Paolo Portoghesi
Modernità, di Valerio Verra
Postmoderno, di Paolo Portoghesi
Modernità di Valerio Verra
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. La rivoluzione scientifica. [...] al soggetto, ossia a una nuova concezione dell'essenza dell'uomo e del suo rapporto con l'ente. In questo senso Heidegger definisce l'età moderna come l'età dell'‟immagine del mondo", per indicare che soltanto con l'avvento della soggettività è ...
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Strutturalismo
Francesco Remotti
Struttura e strutturalismo
Una distinzione pare opportuna allorché si voglia determinare l'incidenza dello strutturalismo nelle scienze sociali: un conto è infatti stabilire [...] generale il positivismo; Karl Marx, Friedrich Engels e il marxismo; Wilhelm Dilthey e lo storicismo tedesco; Martin Heidegger, Jean-Paul Sartre, Nicola Abbagnano e l'esistenzialismo; Talcott Parsons, Robert Merton, Georges Gurvitch e molta sociologia ...
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Sociologo francese (Denguin, Pyrénées-Atlantiques, 1930 - Parigi 2002). Compiuti i suoi primi studî in Algeria è tornato in Francia dove ha insegnato a Lilla, poi (dal 1964) all'École pratique des hautes [...] échanges linguistiques (1982; trad. it. La parola e il potere, 1988); Homo academicus (1984); L'ontologie politique de Martin Heidegger (1988; trad. it. 1989); La noblesse d'État. Grandes écoles et esprit de corps (1989); Raisons pratiques. Sur la ...
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Medico e antropologo (Stoccarda 1886 - Heidelberg 1957). Prof. di neurologia, dedicò i suoi studi al rapporto tra la malattia ed il profilo psicologico del malato e a quello tra medico e paziente. Manifesto [...] tutto organico. Ispirandosi alle dottrine del suo maestro, l'internista L. von Krehl, all'esistenzialismo di M. Heidegger e alla psicanalisi, W. applicò alla medicina le sue concezioni teoriche, insistendo sulla necessità di considerare la malattia ...
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Il problema della c., nei suoi fondamenti teorici, è venuto assumendo nuova importanza, in rapporto sia alla crisi del tradizionale concetto di Stato, sia ai processi di globalizzazione. Come notava Z. [...] e comunicazione
Con la 'svolta linguistica' della filosofia - caratterizzante gli esiti più innovativi del pensiero occidentale del 20° sec., da M. Heidegger a L. Wittgenstein a Ch.S. Peirce a H.G. Gadamer - la c., nel pensiero che a tale svolta si ...
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Prossemica
Michele Bracco
Il termine inglese proxemics, derivato di proximity, "prossimità", è stato introdotto dall'antropologo americano E.T. Hall negli anni Sessanta del 20° secolo per indicare lo [...] , se il confine del corpo inanimato è la pelle, quello del corpo vivente invece muta costantemente con la gittata (Heidegger 1987), di cui non si dà alcuna misura geometrica. Evidentemente, la scoperta di uno spazio vissuto rivela di conseguenza ...
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Diritto
Trasferimento del diritto di proprietà su un determinato bene da un soggetto a un altro. Divieti negoziali di a.: in generale, le limitazioni poste dall’autonomia privata al potere di disposizione, [...] pure il termine non compare espressamente, alcuni dei significati implicati da esso si trovano nell’analisi di quella che Heidegger ha chiamato ‘esistenza inautentica’: quel tipo di esistenza in cui l’uomo vive immerso nell’universo delle cose. È ...
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Scaramanzia
Marco Bussagli
Il termine scaramanzia (di etimo incerto, ma probabilmente derivato da un'alterazione di chiromanzia) si riferisce a pratiche, diverse da cultura a cultura e da epoca a epoca, [...] , Feltrinelli, 19945.
v. grottanelli, Etnologica. L'uomo e la civiltà, 3° vol., Milano, Labor, 1965, pp. 278-86.
m. heidegger, Sein und Zeit, Tübingen, Niemeyer, 1927 (trad. it. Milano, Longanesi, 1976).
c. johns, Sex or symbol? Erotic images of ...
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anonimia
anonimìa s. f. [dal gr. ἀνωνυμία; v. anonimo]. – 1. Mancanza del nome, il non portar nome. 2. Nella filosofia esistenzialista e in partic. nel pensiero di Martin Heidegger, la condizione di impersonalità in cui viene a trovarsi l’uomo,...
esistenzialismo
eṡistenzialismo s. m. [der. di esistenziale]. – Orientamento filosofico contemporaneo, sviluppatosi nella cultura europea nel periodo tra le due guerre mondiali, e incentrato su temi strettamente legati a un’analisi dell’esistenza...