Teologo calvinista e filologo (Heidelberg 1577 - Amsterdam 1649); prof. a Leida e Amsterdam. Grammatico, è autore di trattati sulla lingua latina e greca (Ars rhethoricae, 1620; Grammatica latina, 1626; [...] Grammatica graeca, 1627); erudito e storico, ha lasciato alcune opere che segnano i primi tentativi di storia della storiografia classica (De historicis graecis, 1623; De historicis latinis, 1627) e di ...
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Psicologo tedesco (Heidelberg 1899 - Bebenhausen 1979), prof. (1942-67) nell'univ. di Münster. Seguace della "Gestalttheorie", i suoi studî hanno per oggetto particolarmente la percezione, ma riguardano [...] anche la psicologia sociale e la psicologia pedagogica. Opere principali: Gesetze des Sehens (1939); Psychologie (1941, 2a ed. 1954; trad. it. 1972); Die Grundlagen der Erziehung zu schöpferischer Freiheit ...
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Geografo (Kützbrunn, Baden, 1888 - Heidelberg 1951); prof. nelle univ. di Kiel (dal 1922) e di Bonn (dal 1929), nel 1937 dovette lasciare la cattedra per motivi razziali e si trasferì negli USA dove insegnò [...] nelle univ. di Madison (1941-46) e di Minneapolis (1950-51). Si occupò in particolare di geografia agraria (Probleme der Landwirtschafts geographie, 1933) e compì viaggî e ricerche in paesi africani (Die ...
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Pietista (n. Heidelberg 1680 circa - m. 1747 circa). Abbandonata la vita militare per una crisi interiore, divenne zelante pietista assai ascoltato nelle località sul Meno e sul Neckar. A Bamberga fu messo [...] in carcere, forse per istigazione dei cattolici; quindi fu espulso da Heilbronn, finché (1703), dopo molto girovagare, giunse ad Altdorf, dove fu accolto amichevolmente da alcuni professori. La testimonianza ...
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Figlio (Amberg 1574 - Heidelberg 1610) dell'elettore Ludovico VI, che gli impartì un'educazione rigidamente luterana. Morto il padre (1583), fu posto sotto la tutela dello zio Giovanni Casimiro, calvinista, [...] e sotto il suo influsso aderì (1587) alla confessione riformata. Morto poi lo zio (1592), F. seguì una politica tendente a un'attiva valorizzazione del protestantesimo in Germania e riuscì a realizzare ...
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Pittore (Heidelberg 1851 - Karlsruhe 1917). Dopo una prima formazione come orafo, frequentò le accademie di Karlsruhe e di Monaco, viaggiando in seguito attraverso l'Europa. Esponente del realismo tedesco, [...] in contatto con L. Corinth, M. Liebermann e H. Thoma, dipinse paesaggi, nature morte e ritratti segnati da influssi impressionisti. Insegnò al Städelsches Institut di Francoforte (1897-1903) e all'accad. ...
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Ebraista (Heidelberg 1618 - Groninga 1679), calvinista, figlio del teologo Jonann Heinrich (Emden 1583 - Groninga 1644) del quale pubblicò le opere; professore di lingue orientali a Groninga (1643), fondatore [...] della scuola grammaticale (continuata da Danz e da Schultens); seguace di Cocceio, fu in continua polemica col Maresio (Samuel des Marets). È autore, tra l'altro, di varî commenti biblici (a Geremia, ai ...
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Papirologo (Magdeburgo 1856 - Heidelberg 1924). Autore di opere sussidiarie di grande importanza per la papirologia, come il Namenbuch relativo a tutti i nomi di persona ricorrenti nei documenti greci [...] dell'Egitto (1922; nel 1967 si è iniziato in Italia un supplemento a cura di D. Foraboschi) e il Wörterbuch der griechischen Papyrusurkunden (post., 1925-27; un supplemento si è iniziato nel 1944); avviò ...
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Giurista (Heidelberg 1813 - Tubinga 1858). Dopo avere esercitato l'avvocatura fu nominato prof. a Zurigo (1844); insegnò quindi a Jena (1845) e a Tubinga (1852). La sua opera maggiore è la continuazione [...] delle Ausführliche Erläuterungen der Pandekten di C. F. von Gluck e di E. Mühlenbruch (sono suoi i voll. 44 e 45). Altre opere: Recht der Kollation (1842); Beiträge zur Lehre von der Novation und Delegation ...
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Banchiere e uomo politico (Heidelberg 1698 circa - Stoccarda 1738). Precettore di Carlo Alessandro del Württemberg, fu da questo nominato proprio consigliere finanziario quando divenne duca (1733). S.-O. [...] introdusse i monopolî nello stato, si riservò alcune privative, fondò una banca, manifatture, ecc. Odiato dalla popolazione (protestante) sia perché ebreo, sia per i vantaggi che traeva dai favori del ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....
francone
fràncone (raro francóne) agg. e s. m. e f. [tratto da Franconia (ted. Franken)]. – Dei Franchi, antica popolazione germanica; della Franconia, regione storica della Germania centro-meridionale. Il termine è usato soprattutto in linguistica:...