Anatomista (Schriesheim, Heidelberg, 1814 - Heidelberg 1889), prof. di anatomia nell'univ. di Heidelberg, ricordato particolarmente, insieme a Ph.-F. Blandin, per la scoperta di un gruppo di mucose salivari [...] in corrispondenza dell'apice della lingua (ghiandole di Nuhn-Blandin) ...
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Anatomista (Edenkoben 1803 - Heidelberg 1890). Prof. a Heidelberg, Zurigo, Friburgo e Tubinga, fu autore di ricerche fondamentali sul sistema nervoso e sull'anatomia dell'occhio. ...
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Medico (Würzburg 1825 - Heidelberg 1882); fu direttore della clinica medica di Heidelberg; si è occupato in modo particolare della patologia del sistema nervoso e dell'apparato cardiocircolatorio. ...
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Oftalmologo tedesco (Karlsruhe 1840 - Heidelberg 1917), prof. di oculistica nelle univ. di Gottinga e di Heidelberg. Eseguì importanti ricerche sulla circolazione sanguigna nell'occhio e sui caratteri [...] fisici e anatomopatologici del pigmento retinico ...
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Anatomopatologo (Bonndorf, Baden, 1847 - Heidelberg 1923), professore a Dorpat e Heidelberg. La sua vasta produzione scientifica comprende, tra l'altro, studî sulla morfologia delle arterie a penicillo [...] della milza. Noto per la camera di T. o di T.-Zeiss (il secondo nome è quello della ditta che per prima ne intraprese la fabbricazione): una delle camere impiegate per il conteggio non automatico dei globuli ...
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Medico (Heidelberg 1848 - Wiesbaden 1916), prof. di medicina interna a Dorpat (1886). Ha legato il suo nome alla descrizione della leptospirosi itteroemorragica o morbo di Weil. ...
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Neuropatologo e psichiatra tedesco (Heidelberg 1844 - Berlino 1904). Studioso di elettrodiagnostica, ha legato il suo nome (reazione di J.) al reperto elettrologico della miastenia (normalmente, stimoli [...] elettrici applicati ai fasci muscolari in rapida successione provocano altrettante contrazioni del muscolo; in caso di miastenia si ha un precoce esaurimento della risposta muscolare) ...
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Ostetrico e ginecologo (Heidelberg 1809 - Berlino 1875); professore di ostetricia e ginecologia e vicedirettore della clinica ostetrica di Jena, diresse poi la cattedra di ostetricia di Berlino, ove, nell'ospedale [...] della Charité, fondò la sezione ostetrico-ginecologica. Introdusse nel parto la narcosi cloroformica, costruì diversi strumenti per ostetricia ...
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Medico e chimico (Heidelberg 1705 - Leida 1780). Lettore di chimica a Leida, poi prof. nella facoltà medica, ove successe al suo maestro H. Boerhaave. Classiche sono due sue opere: il Libellus de methodo [...] concinnandi formulas medicamentorum (1739) e le Institutiones pathologiae medicinalis (1758) ...
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Medico (Graben, Karlsruhe, 1822 - Heidelberg 1902), prof. di clinica medica a Erlangen, Friburgo, Strasburgo; tra i maggiori clinici tedeschi del sec. 19º. Per primo descrisse la periartrite nodosa (o [...] malattia di K.), la paralisi bulbare progressiva, l'acetonemia nel diabete, il respiro caratteristico del coma diabetico (respiro di K., contraddistinto da inspirazioni profonde e lente seguite da una ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....
francone
fràncone (raro francóne) agg. e s. m. e f. [tratto da Franconia (ted. Franken)]. – Dei Franchi, antica popolazione germanica; della Franconia, regione storica della Germania centro-meridionale. Il termine è usato soprattutto in linguistica:...