Ogni parlante di una determinata lingua può essere considerato, a suo modo, un linguista dilettante: tutti, almeno una volta, ci siamo chiesti l’origine di un nome o il significato di un’espressione proverbiale. [...] anche alcune diffuse in regioni più lontane, come quelle che si parlano oggi in India, tra le quali spicca l’hindi, la lingua utilizzata a Nuova Delhi, derivata dalle varianti popolari dell’antico sanscrito. Ritornando invece in Europa, abbiamo qui ...
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Più di un secolo fa, nel 1905, William Stead scriveva nella rivista The Review of Reviews:
«Vi è almeno una possibilità che l’inglese, il francese, il tedesco, lo spagnolo o il russo possano essere adottati [...] non conoscendo la stessa diffusione, possono comunque vantare un gran numero di parlanti: bengali, giapponese, tedesco, urdu, hindi, ecc. [Enciclopedia Treccani]
Qual è, dunque, il ruolo di queste lingue maggioritarie all’interno del quadro politico ...
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hindi
〈ì-〉 agg. e s. m. [dal pers. hindī «indiano»; in hindi agg. e s. f.]. – Nome di una vasta famiglia di dialetti neoindiani, che occupa all’ingrosso il centro della pianura indogangetica, nell’Unione Indiana, di cui una varietà standardizzata...
hinglish
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua e la cultura hindi. ◆ William Dalrymple […] è un autore inglese il cui luogo prediletto è l’India. […] Tra sagaci ritratti e malinconiche nostalgie, in questa...
hindī Vasta famiglia di dialetti neoindiani, che occupa più o meno il centro della pianura indogangetica. Si divide in un gruppo orientale e uno occidentale. Del gruppo orientale fanno parte i dialetti dell’Oudh (awadhī), del Baghelkhand (baghelī)...
ragià (hindī rājā, sanscr. rājan) Titolo indiano che significava anticamente «re», ma poi decadde nell’uso; sotto il dominio inglese indicava i principi indiani minori. Un grado superiore era indicato dalla forma maragià.