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(hindi «bandito») Comunità iniziatica indiana. Se ne ha notizia alla fine del 13° sec., ma è documentata dal 17°. Forse legati in origine a comunità tribali musulmane, vivevano in zone boschive [...] ed erano devoti alla dea Kali, in onore della quale praticavano l’omicidio rituale mediante strangolamento. Vennero duramente combattuti dagli inglesi nella prima metà dell’Ottocento ...
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Missionario (Gargnano 1709 - Bettiah 1761), cappuccino; fu nel Tibet a Patna (1739) e a Lhasa (1742), nel Nepal a Bettiah (1745), superiore a Chandernagor (1746-1750), infine di nuovo a Bettiah; compose [...] varie opere in lingua hindi e urdu per l'istruzione religiosa dei convertiti, tradusse in italiano (pei missionari) i libri sacri e religiosi braminici, e lasciò, tra l'altro, un dizionario hindi-latino-italiano e uno italiano-hindi. ...
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´r Riformatore indiano (n. Benares forse 1440 - m. 1518). Nato nella regione musulmana, e tessitore di mestiere, era stato discepolo di Rāmānanda. Si adoperò per eliminare ogni barriera tra le diverse [...] la rettitudine, l'indifferenza per le cose del mondo, quali mezzi efficaci per ottenere l'immortalità. È autore di canti in hindī, nei quali la genuinità delle immagini e la vivezza dell'ispirazione si uniscono a un colorito vigore dell'espressione. ...
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Missionario cappuccino (Pennabilli 1680 - Patna, Nepal, 1745). Soggiornò per quindici anni (1719-34) nel Tibet come capo delle missioni di quel paese, e, dopo un breve ritorno a Roma, per altri quattro [...] relazioni (Breve ragguaglio dell'operato da Cappuccini nella missione del Thibet, 1738; Relazione sul principio e stato presente della missione del gran Thibet, 1742), e opere linguistiche (Vocabolario italiano-tibetano e Vocabolario italiano-hindi). ...
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Poetessa e mistica indiana (sec. 15º-16º). Dopo la morte del marito, giovane principe di Chitor (Rājasthān), si dedicò interamente all'esperienza della corrente mistico devozionale della bhaktì. M., che [...] M. usa una forma arcaica della lingua rājasthānī che assieme ad altre parlate regionali dell'India settentr. è alla base del hindī moderno. La leggenda vuole che un simulacro del dio Kṛṣṇa, destato dalla devozione di M., l'abbia rapita e portata con ...
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Il libro sacro della religione dei Sikh (➔). Nella veste attuale è sostanzialmente dovuto all’opera redazionale del quinto guru Arjun (1583-1608), che raccolse gli inni dei 4 guru suoi predecessori a cominciare [...] guru Govind Singh, quando la chiesa sikh prese a costituirsi quale entità nazionale e militare. Scritto per molta parte in hindī arcaico, comprende circa 3380 inni e più di 15.000 strofe; la scrittura consiste in un alfabeto speciale, detto gurmukhī ...
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MARCO della (da, dalla) Tomba (al secolo Pietro Girolamo Agresti)
David Neal Lorenzen Sbrega
Nato a Tomba (oggi Castel Colonna), presso Senigallia, nel 1726, entrò nell'Ordine dei cappuccini e il 25 [...] in varie lingue europee. Queste traduzioni (le prime due del 1762, la terza del 1764) sono conservate (con i testi hindī e la traduzione italiana interlineare) nella Biblioteca apostolica Vaticana (Borg. ind., 4). Di M., che conoscendo a malapena il ...
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induismo
Roberto Cipriani
La religione di Brahma, Vishnu e Shiva
L'induismo è la religione più diffusa in India. La sua base fondamentale è il dharma, cioè la legge morale, che serve soprattutto a mantenere [...] con Brahma.
Elementi centrali della religiosità induista sono: il tempio, il culto dei grandi fiumi (il Gange, il cui nome in hindi è femminile e che viene considerato come una grande madre, lo Jamuna e il mitico Sarasvati, detto anche fiume della ...
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Buddhismo
Giuseppe Tucci
di Giuseppe Tucci
Buddhismo
sommario: 1. Il Buddha e la sua dottrina. 2. Il buddhismo e la nuova situazione politica in Asia. 3. Il buddhismo in Asia: a) Sri Lanka (Ceylon); [...] le sette, a riorganizzare gli studi e i corsi dedicati alla meditazione e a introdurre l'insegnamento di altre lingue, o hindī o inglese. Oltre a questi gruppi ecclesiastici, esiste in India un gran numero di laici e di giovani tibetani occupati in ...
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hindi
〈ì-〉 agg. e s. m. [dal pers. hindī «indiano»; in hindi agg. e s. f.]. – Nome di una vasta famiglia di dialetti neoindiani, che occupa all’ingrosso il centro della pianura indogangetica, nell’Unione Indiana, di cui una varietà standardizzata...
hinglish
s. m. inv. L’inglese modificato e semplificato dal contatto con la lingua e la cultura hindi. ◆ William Dalrymple […] è un autore inglese il cui luogo prediletto è l’India. […] Tra sagaci ritratti e malinconiche nostalgie, in questa...