Molecole glicoproteiche ad attività anticorpale, prodotte da linfociti B in risposta a una stimolazione antigenica(➔ immunità): la figura cellulare finale della serie di trasformazioni a cui va incontro [...] di agenti patogeni virali. Il trattamento con estrazione alcolica fornisce una buona sicurezza per i virus dell’epatite B e HIV e l’adozione di opportune procedure (impiego di detergenti) ha reso ancora più sicuro l’uso dei prodotti anche per ...
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Sangue
Giuseppe Maria Gandolfo
Laura Conti
Franco Mandelli
Giovanna Meloni
(XXX, p. 664; App. II, ii, p. 782; III, ii, p. 657; IV, iii, p. 261; V, iv, p. 621)
Nell'Enciclopedia Italiana e nelle Appendici [...] alto grado di malignità ed estremamente aggressivi, che compaiono in corso di infezione HIV, talvolta come primo segno di AIDS. Le attuali terapie dell'infezione da HIV, che consentono un buon controllo non solo dell'infezione virale, ma anche delle ...
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Con il termine generale citochine si intendono dei mediatori polipeptidici non antigene-specifici che fungono da segnali di comunicazione fra le cellule del sistema immunitario e fra queste e diversi organi [...] delle chemochine ha avuto un impatto trasversale in settori diversi della biologia che vanno dalla ricerca sul virus dell'HIV all'immunologia; dall'altra, le scoperte sull'immunobiologia delle c., quali IL-1 e TNF, hanno portato allo sviluppo ...
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RESPIRATORIO, APPARATO
Vittorio Grassi
(XXIX, p. 99; App. II, II, p. 695)
Il panorama offerto dalla medicina respiratoria nell'immediato dopoguerra era, come, e più, di quello di altri settori della [...] '''abilità'' dei microrganismi nell'organizzare le proprie difese e nell'''inventare'' nuove modalità offensive. Esiste oggi un virus (l'HIV, il virus dell'AIDS) che attacca proprio quelle difese (il sistema immunitario) cui l'uomo si affida per la ...
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Riservatezza
Stefano Rodotà
Parte introduttiva
di Stefano Rodotà
Riservatezza e privacy
Il termine riservatezza è entrato ormai stabilmente nel linguaggio giuridico: adoperato prima dagli studiosi (Giorgianni [...] altri soggetti, ai quali non siano state comunicate informazioni come quelle ricordate prima. Si pensi al partner che ignora l'infezione HIV della persona con la quale ha rapporti sessuali; o ai casi in cui la conoscenza dei dati genetici può essere ...
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INGEGNERIA GENETICA
Vittorio Sgaramella
L'i.g. può essere definita una scienza (G. Radnitzky, 1982) diretta allo studio e alle applicazioni di modificazioni controllate apportabili al patrimonio genetico [...] Virus). Anche se alla loro diffusione contribuisce l'uomo con comportamenti impropri, è l'evoluzione biologica ''naturale'' a produrli: l'HIV è comparso prima del 1960 (anno al quale risale forse il primo caso di quella che sarebbe poi diventata l ...
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epidemia
Raffaele Bruno
Le malattie che non conoscono confini
Le malattie infettive contagiose sono causate da agenti patogeni che, in modo diretto o indiretto, possono infettare altri soggetti. Nelle [...] però troppo virulenta (e quindi rapida a uccidere) per potersi diffondere su vasta scala. Il virus dell’HIV può essere considerato pandemico, sebbene la sua diffusione (per ora inarrestabile nell’Africa sud-orientale) sia teoricamente controllabile ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Microbiologia
William C. Summers
Microbiologia
La microbiologia ebbe inizio con l'invenzione del primo strumento, il microscopio ottico, [...] associato all'AIDS, il virus dell'immunodeficienza umana (HIV), identificato per la prima volta negli anni Ottanta, è sviluppata un’accesa discussione circa la possibilità che il virus HIV non sia la causa dell’AIDS in quanto non soddisferebbe secondo ...
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Systems biology
Lilia Alberghina
Nel giugno 2000, una conferenza stampa tenuta alla Casa Bianca dal presidente Bill Clinton annunciò che era stato completato un progetto ambizioso e controverso: il [...] di farmaci per la terapia della sindrome da immunodeficienza acquisita, prodotta dall’HIV (Human Immunodeficiency Virus). La trascrittasi inversa di HIV, essenziale per la moltiplicazione del virus e quindi per il mantenimento dell’infezione ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo della farmacologia
John Mann
Lo sviluppo della farmacologia
All'inizio del XX sec. medici e chirurghi avevano a disposizione [...] proteine virali appena prodotte, tagliandole fino a farle diventare della giusta misura prima di essere incorporate nel capside dell'HIV. Tali farmaci sono utilizzati in combinazione con sostanze come l'AZT (zidovudina), il d4T (stavudina) e il ddC ...
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HIV
〈akka-i-vvù〉 s. m. – In virologia e in medicina, sigla indicante il virus responsabile dell’AIDS (ingl. Human Immunodeficiency Virus «virus dell’immunodeficienza dell’uomo»), retrovirus incluso nel gruppo dei lentivirus, di probabile recente...
anti-Hiv
(anti Hiv), agg. inv. Che previene il contagio da Hiv (Human Immunodeficiency Virus, virus dell’immunodeficienza umana). ◆ tra i piccoli passi di cui è fatta la lotta alla malattia, c’è uno studio internazionale sulla trasmissione...