Regista cinematografico statunitense (n. Baltimora 1942). Dopo essere stato attore e sceneggiatore, esordì nella regia con Diner (A cena con gli amici, 1982). Tra i suoi film, che si segnalano per l'accurata [...] e nella direzione degli attori e la varietà nella scelta dei soggetti da rappresentare si ritrovano anche in Jimmy Hollywood (1994); Disclosure (Rivelazioni, 1995); Sleepers (1996); Wag the dog (Sesso & potere, 1997; Orso d'argento a Berlino ...
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Koster, Henry
Giona Antonio Nazzaro
Nome d'arte di Hermann Kosterlitz, regista, sceneggiatore e produttore cinematografico tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Berlino il 1° maggio 1905 e morto [...] Parigi, dove si rifugiò, conobbe Joseph Pasternak, rappresentante europeo della Universal, assieme al quale nel 1936 si trasferì a Hollywood dove realizzò, l'anno successivo, Three smart girls (Tre ragazze in gamba). Il successo del film permise alla ...
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Wyman, Jane
Francesco Costa
Nome d'arte di Sarah Jane Mayfield, attrice statunitense, nata a St. Joseph (Missouri) il 4 gennaio 1914. Spigliata, tenace e ricettiva, a proprio agio nel genere brillante, [...] (1948) di Jean Negulesco.
Tentò dapprima la sorte come cantante (con il nome d'arte di Jane Durrell), poi si recò a Hollywood intorno alla metà degli anni Trenta, arenandosi in una serie di ruoli secondari (sostenuti con il nome d'arte di Sarah Jane ...
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Cushing, Peter Wilton
Luigi Guarnieri
Attore cinematografico inglese, nato a Kenley (Surrey) il 26 maggio 1913 e morto a Canterbury l'11 agosto 1994. Per oltre vent'anni uno degli interpreti più noti [...] in teatro a Londra. Nel 1938 si trasferì negli Stati Uniti e calcò con poca fortuna i palcoscenici di Broadway. Giunto a Hollywood, si fece notare solo per comparsate di scarso rilievo: apparve infatti come messaggero del re nel film di cappa e spada ...
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Paroliere, conduttore e autore televisivo italiano (Milano 1940 - ivi 2017). Come paroliere ha collaborato con artisti del calibro di O. Vanoni, J. De Palma, M. Martina, e soprattutto con Mina per la quale [...] con la RAI. Con trasmissioni come Alle due su Raiuno, Ci vediamo su Raiuno e molte altre L. ha cercato di far conoscere al grande pubblico non solo la musica popolare e i suoi interpreti ma anche le icone di Hollywood, e di lanciare nuovi talenti. ...
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Chevalier, Maurice
Morando Morandini
Cantante e attore cinematografico francese, nato a Parigi il 12 settembre 1888 e morto ivi il 1° gennaio 1972. Il sorriso assassino, l'atteggiamento sornione, l'allegria [...] Stati Uniti. Ma una volta tolto il divieto, l'accoglienza fu trionfale, e la sua attività cinematografica si concluse proprio a Hollywood, ove tra il 1957 e il 1967 prese parte, quasi sempre in ruoli di secondo piano, a quattordici film: i migliori ...
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Struss, Karl
Stefano Masi
Fotografo e direttore della fotografia statunitense, nato a New York il 30 novembre 1886 e morto a Santa Monica (California) il 16 dicembre 1981. Prima di giungere al cinema [...] dal PPA, e il suo studio, persi tutti i clienti, dovette chiudere.
Nel 1919, tornato alla vita civile, si trasferì a Hollywood, dove il suo primo incarico fu come fotografo di scena per Something to think about (1920; Un sogno d'amore) di DeMille ...
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Pereira, Hal
Stefano Masi
Scenografo cinematografico e teatrale statunitense, nato a Chicago il 29 aprile 1905 e morto a Los Angeles il 17 dicembre 1983. In un'epoca in cui la ricostruzione degli ambienti [...] ) di Martin Ritt, il chiuso universo della provincia in The rose tattoo. P. tuttavia resta nella storia di Hollywood soprattutto per la 'teatralizzazione' di un mondo trasformato in puro effetto narrativo attraverso l'algida stilizzazione del design ...
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Young, Loretta (propr. Gretchen)
Francesco Costa
Attrice cinematografica e televisiva statunitense, nata a Salt Lake City (Utah) il 6 gennaio 1913 e morta a Los Angeles il 12 agosto 2000. Rappresentò [...] , e fu nuovamente candidata all'ambìto premio nel 1950 per Come to the stable (1949; Le due suore) di Henry Koster.
Giunta a Hollywood all'età di quattro anni, e spinta da una madre ambiziosa a recitare fin da bambina insieme al fratello e alle due ...
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Andrews, Dana (propr. Carver Dana)
Roberto Silvestri
Attore cinematografico statunitense, nato a Collins (Mississippi) il 1° gennaio 1909 e morto a Los Alamitos (California) il 17 dicembre 1992. Il contrasto [...] ricche sfumature psicologiche. Dopo gli studi al Sam Huston College e un lavoro da tipografo nel Texas, si trasferì a Hollywood nel 1938, scritturato da Samuel Goldfish (poi Goldwyn), e due anni dopo esordì nel cinema partecipando ai film western ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...