Mankiewicz, Herman J. (propr. Herman Jacob)
Patrick McGilligan
Commediografo e sceneggiatore statunitense, di origine tedesca, nato a New York il 7 novembre 1897 e morto a Hollywood il 5 marzo 1953. [...] St. Louis (1952) di Harmon Jones, stereotipa biografia del giocatore di baseball Dizzy Dean.
Oltre ad aver attirato a Hollywood numerosi scrittori di New York, M. diede avvio a una vera e propria dinastia familiare, i cui esponenti hanno continuato ...
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Barrymore, Ethel
Callisto Cosulich
Nome d'arte di Ethel Blythe, attrice teatrale e cinematografica statunitense, nata a Filadelfia il 15 agosto 1879 e morta a Hollywood il 18 giugno 1959. Come il fratello [...] maggiore Lionel, dalla metà degli anni Quaranta fu una delle più affermate caratteriste del cinema hollywoodiano, indimenticabile per il fascino della voce, per la forza della sua personalità e per l'innata eleganza. Esordì in teatro nel 1894, in ...
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Adrian (propr. Greenburgh, Adrian Adolph)
Sofia Gnoli
Costumista cinematografico e teatrale statunitense, na-to a Naugatuck (Connecticut) il 3 marzo 1903, da genitori ebrei di origine tedesca, e morto [...] un vero creatore di moda in grado, per es., di valorizzare l'immagine di due tra le più grandi dive di Hollywood: Greta Garbo e Joan Crawford.A diciotto anni, contro la volontà dei genitori, seguì la sua vocazione artistica, iscrivendosi alla New ...
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Nome d'arte dell'attrice britannicaWinifred Jacqueline Fraser Bisset (n. Weybridge, Surrey 1944). Nel 1967 si mise in evidenza in James Bond 007 - Casino Royale. Giunta a Hollywood, recitò in numerose [...] produzioni tra cui The sweet ride (L'onda lunga, 1968), ma fu con La nuit americaine (Effetto notte, 1973) di F. Truffaut che si affermò definitivamente. Interprete di ruoli di donne affascinanti, fragili ...
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LeRoy, Mervin
Leonardo Gandini
Regista e produttore cinematografico statunitense, nato a San Francisco il 15 ottobre 1900 e morto ivi il 13 settembre 1987. Uno dei più prolifici 'artigiani' di Hollywood, [...] speciale alla carriera, l'Irving Thalberg Memorial Award.
La carriera di LeR. appare una specie di parabola, applicata al sistema hollywoodiano, del mito dell'individuo che si fa da sé partendo dal nulla. Dopo un tracollo familiare (il padre, piccolo ...
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Wood, Ed (propr. Edward Davis Jr)
Karel Thein
Scrittore, sceneggiatore, attore e regista cinematografico statunitense, nato a Poughkeepsie (New York) il 10 ottobre 1924 e morto a North Hollywood (California) [...] . Dopo la sua morte è stato ritrovato un manoscritto sulla sua esperienza nel cinema, pubblicato nel 1994 con il titolo The Hollywood rat race.
Bibliografia
R. Grey, Nightmare of ecstasy: the life and art of Edward D. Wood, Jr., Los Angeles 1992; S ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] , tratta da un testo ormai dimenticato di Ch.B. Milholland, si basa proprio sul viaggio da Est a Ovest, da Broadway a Hollywood: il titolo si riferisce al nome del treno che collega il Paese da costa a costa, e la vittoria, cioè la conquista della ...
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Baker, Roy Ward
Roy Menarini
Regista cinematografico inglese, nato a Londra il 19 dicembre 1916. Nella sua lunga carriera, svoltasi in Inghilterra (con un intervallo a Hollywood) dagli anni Trenta fino [...] agli Ottanta, ha dimostrato la sua versatilità dirigendo film appartenenti a generi diversi, anche se ha raggiunto l'apice del suo stile anarchico e innovativo realizzando, per la casa di produzione Hammer, ...
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Webb, Clifton
Francesco Costa
Nome d'arte di Webb Parmalee Hollenbeck, attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a Indianapolis il 19 novembre 1891 e morto a Hollywood il 13 ottobre 1966. [...] Diventato un noto ballerino di cabaret ancora giovanissimo, si accostò al cinema nel 1920, ma senza riuscire a sfondare, per poi tornarvi nel 1944 con il ruolo al quale dovette la sua fama: quello del ...
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KAZAN, Elia (App. III, 1, p. 946)
Gian Luigi Rondi
Regista di cinema americano. Gli anni Sessanta lo vedono affermarsi con sempre maggiore autorità nel cinema di Hollywood di cui ormai può essere considerato [...] uno degli autori più rappresentativi: sia per la serietà del suo impegno di denuncia nei confronti di un'America amata ma anche fermamente giudicata, sia per la ricchezza dei suoi modi espressivi in cui ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...