Attore cinematografico. Le sue qualità solide e sicure, sorrette dallo studio e dal talento, hanno continuato a farne, anche in questi anni, una delle personalità più rappresentative dello schermo americano, [...] nonostante la sua dichiarata tendenza a isolarsi, in polemica con Hollywood e con il "sistema". Le sue interpretazioni di più saldo rilievo, dal '60, si sono avute in Mutiny on the Bounty (Gli ammutinati del Bounty), di Lewis Milestone (1960); The ...
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Swinton, Tilda (propr. Katherine Matilda). – Attrice cinematografica e teatrale scozzese (n. Londra 1960). Dopo gli studi alla Cambridge University ha iniziato la carriera d'attrice all'inizio degli anni [...] di Jarman (1994) ha continuato a recitare in film prevalentemente autoriali (Female perversions,1996; The war zone, 1999). Notata da Hollywood, ha lavorato con alcuni dei registi più promettenti, da C. Crowe (Vanilla sky, 2001) a S. Jonze (Adaptation ...
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Rogers, Ginger
Francesco Costa
Nome d'arte di Virginia Katherine McMath, attrice cinematografica statunitense, nata a Independence (Missouri) il 16 luglio 1911 e morta a Rancho Mirage (California) il [...] 1995. Bionda, dai grandi occhi azzurri, vivace e sfrontata, è stata una delle più popolari dive di Hollywood, rappresentando un modello femminile tipicamente americano di popolaresca vitalità e schiettezza, in contrasto sia con l'intellettualismo di ...
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Streisand, Barbra (propr. Barbara Joan)
Patrick McGilligan
Attrice e regista cinematografica, cantante e compositrice statunitense, di famiglia ebrea, nata a New York il 24 aprile 1942. Artista completa [...] voce straordinaria, caratterizzata da una personalità forte e determinata, la S. si è imposta dalla fine degli anni Sessanta a Hollywood sia come attrice dotata di verve comica e di una notevole dose di ironia, sia come regista sensibile. Fervida ...
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Regista e produttore cinematografico statunitense (n. Cincinnati 1946). È approdato al cinema con il film Duel (1971), nel quale già si evidenziano i caratteri che contraddistingueranno tutto il suo cinema [...] successo della storia del cinema. Tra gli altri suoi film: Sugarland express (1974); Jaws (1975); 1941 (1941, Allarme a Hollywood, 1979); Empire of the sun (1987); Always (1989); Jurassic park (1993). Nel 1984 ha fondato la Amblin Entertainment, una ...
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Mineo, Sal (propr. Salvatore Jr)
Francesco Zippel
Attore cinematografico e cantante statunitense, nato a New York il 10 gennaio 1939 e morto a Los Angeles il 12 febbraio 1976. Attore dal talento finissimo, [...] caratterizzato da una recitazione 'nervosa', M. divenne insieme a James Dean una delle giovani star della Hollywood anni Cinquanta con il cult movie Rebel without a cause (1955; Gioventù bruciata) di Nicholas Ray. Intrappolato nel cliché del ribelle, ...
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Attore cinematografico statunitense (n. Idar-Oberstein 1955). Considerato uno degli interpreti più rappresentativi del cinema d'azione statunitense, ha mostrato la propria duttilità recitativa rivestendo [...] ruoli cinematografici di rilievo in due film di B. Edwards, Blind date (1987) e Sunset (Sunset. Intrigo a Hollywood, 1988). Pur essendo interprete dotato di una naturale versatilità nell'impersonare i tratti del criminale o quelli del poliziotto, W ...
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Nome d'arte di Frank J. Cooper, attore cinematografico, nato a Helena, Montana (S. U.), il 7 maggio 1901. È una delle più significative personalità dello schermo di Hollywood, uno dei "divi" più cari al [...] pubblico americano e internazionale. Dal giorno del suo primo successo (1926), la sua fama e la sua popolarità hanno continuato ad aumentare: viso aperto, franco e cordiale, ha sempre interpretato personaggi ...
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A Star Is Born
Serge Toubiana
(USA 1954, È nata una stella, colore, 170m); regia: George Cukor; produzione: Sid Luft per Transcona; soggetto: dall'omonimo film di William A. Wellman scritto da Dorothy [...] film di William A. Wellman del 1937 con Janet Gaynor e Fredric March, A Star Is Born è uno dei migliori film su Hollywood e sul tema della grandezza e decadenza delle star. Colpisce il realismo e la lucidità di cui fa prova George Cukor nella crudele ...
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Detour
Michele Fadda
(USA 1946, Detour ‒ Deviazione per l'inferno, bianco e nero, 65m); regia: Edgar G. Ulmer; produzione: Leon Fromkess per PRC; soggetto: dall'omonimo romanzo di Martin Goldsmith; [...] di attori poco conosciuti dal grande pubblico, Detour è considerato uno dei capolavori tra i cosiddetti b-movies prodotti a Hollywood durante gli anni Quaranta e Cinquanta, e l'opera centrale all'interno della sterminata filmografia di Edgar G. Ulmer ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...