LEONE, Sergio
Francesco Bolzoni
Regista cinematografico, nato a Roma il 3 gennaio 1929, morto ivi il 30 aprile 1989. Figlio dell'attrice Bice Waleran e del regista Vincenzo (che, con lo pseudonimo di [...] vincente per conservare il favore delle platee popolari. Dopo aver lavorato con gli americani, nella stagione della cosiddetta ''Hollywood sul Tevere'', portò a termine Gli ultimi giorni di Pompei (1959), iniziato dal regista M. Bonnard, e confezionò ...
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Indipendente, cinema
Serafino Murri-Bruno Roberti
Caratteristiche del cinema indipendente
Con l'espressione cinema indipendente si definisce un insieme di modalità realizzative, produttive e distributive, [...] del cinema di genere, che ha fortemente influenzato la generazione di registi indipendenti degli anni Settanta (v. new hollywood).
Nascita e affermazione del cinema indipendente
Esempi di c. i. si svilupparono in parallelo (e già in contrapposizione ...
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Hayes, John Michael
Patrick McGilligan
Autore radiofonico e sceneggiatore statunitense, nato a Worcester (Massachusetts) l'11 maggio 1919. Sebbene abbia dato un contributo fondamentale a quattro dei [...] per qualche tempo in un'agenzia di stampa e successivamente iniziò a scrivere serial radiofonici prima di approdare a Hollywood, dove, dopo la Seconda guerra mondiale, continuò la sua attività firmando programmi di successo fino alla fine degli anni ...
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Rapper, Irving
Roy Menarini
Regista e produttore cinematografico inglese, naturalizzato statunitense, nato a Londra il 16 gennaio 1898 e morto a Woodland Hill (California) il 20 dicembre 1999. Fu autore [...] di R. fu quella di realizzare troppo presto il suo capolavoro, quel Now, voyager considerato tuttora un grande esempio di melodramma hollywoodiano: il rapporto tra la nevrotica protagonista, il suo psichiatra e l'uomo sposato che la donna ama è stato ...
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Surtees, Robert L.
Patrick McGilligan
Direttore della fotografia statunitense, nato a Covington (Kentucky) il 9 agosto 1906 e morto a Carmel (California) il 5 gennaio 1985. Artigiano di antico stampo, [...] della fotografia quali Joseph Ruttenberg, Gregg Toland, Hal Mohr, lavorando prima presso la sede della Universal Pictures a Hollywood e poi presso la filiale tedesca della stessa casa di produzione a Berlino; dal 1930, quando rientrò negli Stati ...
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Attore e regista statunitense, nato a San Francisco il 31 maggio 1930. Affermatosi inizialmente con ruoli duri e violenti in film western, ha affrontato successivamente, sia come interprete sia come regista, [...] Per un pugno di dollari (1964), Per qualche dollaro in più (1965) e Il buono, il brutto, il cattivo (1966). Tornato a Hollywood, ha interpretato Hang'em high (1968; Impiccalo più in alto) di T. Post, mentre Coogan's bluff (1968; L'uomo dalla cravatta ...
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FOSSE, Robert, detto Bob
Lorenzo Quaglietti
Coreografo, attore e regista statunitense, nato a Chicago il 23 giugno 1927, morto a Washington il 23 settembre 1987. Allievo di F. Weaver, sin da giovanissimo [...] tardi per salvare il genere dall'inevitabile decadenza.
Il successivo Lenny (1974) è altrettanto anomalo rispetto alle biografie da Hollywood dedicate a personalità dello spettacolo, non solo perché Lenny Bruce, di cui il film segue la carriera, era ...
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Direttore della fotografia
Stefano Masi
Si definisce direttore della fotografia chi assicura una coerenza figurativa all'immagine lungo l'intero arco del film, secondo le necessità del racconto, attraverso [...] diretto da Sidney A. Franklin.
Il premio Oscar, assegnato per la prima volta il 16 maggio 1929 al Roosevelt Hotel di Hollywood, tenne subito in grande considerazione il lavoro dei d. della f., ai quali si riconosceva così un ruolo di primissimo piano ...
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Lugosi, Bela
Luigi Guarnieri
Nome d'arte di Béla Ferenc De-sző Blaskó, attore teatrale e cinematografico ungherese, naturalizzato statunitense, nato a Lugos (od. Lugoj, Romania) il 20 ottobre 1882 e [...] un solo anno lo diresse in altri cinque film. Dopo aver lavorato anche con Mihály Kertész, regista che si sarebbe affermato a Hollywood con il nome di Michael Curtiz, L. si trasferì in Germania, dove girò una dozzina di film tra i quali Der Januskopf ...
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Brown, Clarence
Alberto Castellano
Regista statunitense, nato a Clinton (Massachusetts) il 10 maggio 1890 e morto a Santa Monica (California) il 17 agosto 1987. Regista convenzionale, riflessivo, buon [...] la compagnia automobilistica, iniziò un periodo di apprendistato con il regista francese Maurice Tourneur, che aveva conosciuto a Hollywood. Dopo un'assidua collaborazione durata cinque anni, a seguito di una malattia di Tourneur, B. portò a termine ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...