Williams, Tennessee (propr. Thomas Lanier)
Anton Giulio Mancino
Drammaturgo, poeta, scrittore, sceneggiatore e autore televisivo statunitense, nato a Columbus (Mississippi) il 26 marzo 1911 e morto a [...] e mutuata dai grandi autori europei. Prima che Luchino Visconti lo chiamasse a collaborare alla sceneggiatura di Senso (1954), Hollywood iniziò ad attingere al suo repertorio teatrale a partire da The glass menagerie (1950; Lo zoo di vetro) di ...
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Behrman, S.N. (propr. Samuel Nathaniel)
Patrick McGilligan
Commediografo, giornalista e sceneggiatore statunitense, nato a Worcester (Massachusetts) il 9 giugno 1893 e morto a New York il 9 settembre [...] per il teatro, tanto da guadagnarsi l'appellativo di 'Congreve americano' da parte della critica, nel 1930 approdò a Hollywood. Venne infatti posto sotto contratto dalla Fox Film Corporation come tanti altri autori emergenti assunti dall'industria ...
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Aumont, Jean-Pierre
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Jean-Pierre Salomons, attore teatrale e cinematografico francese, di famiglia ebrea, nato a Parigi il 5 gennaio 1909 e morto a Saint-Tropez il 30 [...] combatté per due anni, dalla Tunisia al Reno, venendo ferito due volte e ottenendo due alte decorazioni militari. Tornato a Hollywood, alternò film girati negli Stati Uniti a quelli girati in Francia, ma senza conoscere più il successo pieno di un ...
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Burton, Richard
Andrea Di Mario
Nome d'arte di Richard Walter Jenkins Jr, attore cinematografico e teatrale inglese, nato a Pontrydyfen, un villaggio di minatori nel Galles, il 10 novembre 1925 e morto [...] interpretazioni in piccoli film e le tournée teatrali a Broadway, fu notato e messo sotto contratto per tre film a Hollywood dove ottenne immediato successo. Nel primo, My cousin Rachel (1952; Mia cugina Rachele) diretto da Henry Koster e tratto dal ...
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Kräly, Hanns
Patrick McGilligan
Commediografo e sceneggiatore tedesco, nato ad Amburgo il 16 gennaio 1884 e morto a Los Angeles l'11 novembre 1950. La sua vita e la sua carriera furono strettamente [...] . (1924) e poi alla Paramount Famous Lasky Corporation (1928). In un primo tempo K. si adattò abbastanza bene a Hollywood, specializzandosi nella commedia brillante. Nei primi sette anni, scrisse ventitré film di cui otto per Lubitsch: Rosita (1923 ...
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FOSSE, Robert, detto Bob
Lorenzo Quaglietti
Coreografo, attore e regista statunitense, nato a Chicago il 23 giugno 1927, morto a Washington il 23 settembre 1987. Allievo di F. Weaver, sin da giovanissimo [...] tardi per salvare il genere dall'inevitabile decadenza.
Il successivo Lenny (1974) è altrettanto anomalo rispetto alle biografie da Hollywood dedicate a personalità dello spettacolo, non solo perché Lenny Bruce, di cui il film segue la carriera, era ...
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Musical
Ernesto Assante
Quando la vita è tutta in musica
Spettacolo musicale – teatrale, cinematografico o televisivo – che prevede l’utilizzo di musica, dialoghi (parlati e cantati) e danze, il musical [...] Stati Uniti e dell’Europa. Ma il mezzo più importante fu sicuramente il cinema sonoro, quando il mondo di Hollywood iniziò ad assumere i migliori talenti di Broadway trasponendo sul grande schermo successi già sperimentati in teatro o creandone di ...
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Tracy, Spencer (propr. Spencer Bonaventure)
Francesco Costa
Attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Milwaukee (Wisconsin) il 5 aprile 1900 e morto a Los Angeles il 10 giugno 1967. Nella [...] il rischio di essere linciato dagli abitanti di una cittadina per un reato mai commesso e che segnò il debutto a Hollywood del regista tedesco Fritz Lang, conquistò la sua prima candidatura all'Oscar come sacerdote in conflitto con il gestore di un ...
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Dassin, Jules (propr. Julius)
Federico Chiacchiari
Regista, attore e produttore cinematografico e attore teatrale statunitense, nato a Middletown (Connecticut) il 18 dicembre 1911. Clamoroso esempio [...] dello spietato mondo dei gangster. Il film vinse due Oscar per la fotografia e il montaggio. Al culmine del successo hollywoodiano, nello stesso anno D. venne citato davanti all'HUAC (House of Un-American Activities Committe) e denunciato per le sue ...
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Berkeley, Busby
Marco Pistoia
Nome d'arte di William Berkeley Enos, coreografo e regista cinematografico e teatrale statunitense, nato a Los Angeles il 29 novembre 1895 e morto ivi il 14 marzo 1976. [...] 1974.
M. Tessier, Busby Berkeley 1895-1976, in "L'avant-scène du cinéma", avril 1978.
J. Delamater, Dance in the Hollywood musical, Ann Arbor (MI) 1981, passim.
R. Durgnat, Busby Berkeley: filmed theatre and pure theatre, in "Film", January 1982.
A ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...