Wood, Ed (propr. Edward Davis Jr)
Karel Thein
Scrittore, sceneggiatore, attore e regista cinematografico statunitense, nato a Poughkeepsie (New York) il 10 ottobre 1924 e morto a North Hollywood (California) [...] . Dopo la sua morte è stato ritrovato un manoscritto sulla sua esperienza nel cinema, pubblicato nel 1994 con il titolo The Hollywood rat race.
Bibliografia
R. Grey, Nightmare of ecstasy: the life and art of Edward D. Wood, Jr., Los Angeles 1992; S ...
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Baker, Roy Ward
Roy Menarini
Regista cinematografico inglese, nato a Londra il 19 dicembre 1916. Nella sua lunga carriera, svoltasi in Inghilterra (con un intervallo a Hollywood) dagli anni Trenta fino [...] agli Ottanta, ha dimostrato la sua versatilità dirigendo film appartenenti a generi diversi, anche se ha raggiunto l'apice del suo stile anarchico e innovativo realizzando, per la casa di produzione Hammer, ...
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Webb, Clifton
Francesco Costa
Nome d'arte di Webb Parmalee Hollenbeck, attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a Indianapolis il 19 novembre 1891 e morto a Hollywood il 13 ottobre 1966. [...] Diventato un noto ballerino di cabaret ancora giovanissimo, si accostò al cinema nel 1920, ma senza riuscire a sfondare, per poi tornarvi nel 1944 con il ruolo al quale dovette la sua fama: quello del ...
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Regista cinematografico australiano (n. Sydney 1967). Dopo circa un decennio come assistente alla regia in numerose produzioni australiane (perlopiù piuttosto piccole), negli anni Novanta si è trasferito [...] a Hollywood. Qui ha incontrato i fratelli Wachowski che lo hanno voluto come aiuto regista nella trilogia composta da Matrix (1999), Matrix Reloaded (2003), Matrix Revolutions (2003). L’amicizia nata con i due registi ha portato a una stretta ...
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Hitchcock, Sir Alfred (propr. Alfred Joseph)
Edoardo Bruno
Regista cinematografico e sceneggiatore inglese, naturalizzato statunitense nel 1955, nato a Leytonstone (Londra) il 13 agosto 1899 e morto [...] knew too much (1934; L'uomo che sapeva troppo). Il successo anche commerciale di questi film assicurò a H. un avvenire a Hollywood e il periodo statunitense si aprì con Rebecca (1940; Rebecca, la prima moglie), tratto da un romanzo di D. Du Maurier ...
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Compositore statunitense (New York 1922 - Ojai, California, 2004). Ha legato il proprio nome alla storia del cinema scrivendo oltre 200 colonne sonore, tra cui alcune fra le più celebri di Hollywood. Lo [...] le musiche per i programmi della radio delle forze armate. Fu quest’esperienza che, dopo la guerra, gli aprì la strada per Hollywood come autore di colonne sonore. In seguito alle musiche per The man with the golden arm (L’uomo dal braccio d’oro ...
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Hecht, Ben
Francesco Di Pace
Sceneggiatore, regista cinematografico, scrittore e commediografo statunitense, nato a New York il 28 febbraio 1894 e morto ivi il 18 aprile 1964. Definito lo 'Shakespeare [...] New York e, grazie alla fama conquistata con la commedia The front page, scritta con MacArthur, fu invitato a Hollywood dall'amico sceneggiatore Herman Mankiewicz. Nella sua prima sceneggiatura, Underworld, il gangster film risulta elevato a tragedia ...
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Negulesco, Jean
Pedro Armocida
Regista cinematografico romeno, naturalizzato statunitense, nato a Craiova (Romania) il 26 febbraio 1900 e morto a Marbella (Spagna) il 18 luglio 1993. Come altri cineasti [...] (1939) di Clarence Brown, e con Boy on a dolphin (1957; Il ragazzo sul delfino), secondo film di Sophia Loren a Hollywood, per poi ritornare al melodramma con The best of everything (1959; Donne in cerca d'amore). Concluse la sua carriera dirigendo ...
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Elinor, Carli Densmore
Ermanno Comuzio
Nome d'arte di Carol Einhorn, direttore d'orchestra e compositore romeno, nato a Bucarest il 21 settembre 1890 e morto a Hollywood (Los Angeles), il 20 ottobre [...] 1958. Musicista attivo soprattutto durante l'epoca del cinema muto con contributi preziosi e pionieristici per conto di autori importanti (David W. Griffith, Charlie Chaplin, Raoul Walsh, Frank Borzage): ...
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Nome d’arte della modella e showgirl statunitense Heather Renée Sweet (n. Rochester, Michigan, 1972). Considerata un’icona della moda per aver rielaborato il glamour e il fascino della Hollywood anni Cinquanta, [...] è diventata celebre grazie ai suoi spettacoli burlesque. Lo stile da pin-up e l’elegante sensualità che la contraddistinguono ne hanno fatto un vero e proprio modello di stile. È la Queen of Burlesque ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...