Poitier, Sidney
Demetrio Salvi
Attore e regista cinematografico statunitense, nato a Miami il 20 febbraio 1927. Negli anni Sessanta, con i ruoli interpretati e il grande successo ottenuto, P. ha rappresentato [...] a Hollywood il simbolo dell'integrazione culturale. Infatti, attraverso una recitazione sobria e contenuta, l'indubbio fascino, il portamento signorile e la tendenza alla mediazione, nei suoi film è riuscito ad avviare il processo di accettazione del ...
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Minnelli, Vincente (propr. Lester Anthony)
Marco Pistoia
Regista cinematografico statunitense, nato a Chicago il 28 febbraio 1903 e morto a Los Angeles il 25 luglio 1986. Fra i più importanti registi [...] della Hollywood 'classica', fu un maestro soprattutto nel dirigere musical di grande eleganza e spessore visivo, vere e proprie riflessioni sul mondo dello spettacolo, e intensi e aspri melodrammi familiari, ovvero i due generi che in prevalenza ...
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Scrittore statunitense (New York 1913 - Davos 1984). Pervenuto giovanissimo al successo con l'atto unico Bury the dead, d'ispirazione pacifista, in cartellone a Broadway nel 1936, iniziò una rapida carriera [...] come sceneggiatore a Hollywood e drammaturgo capace di far presa sul grande pubblico (Siege, 1937; The gentle people, 1939; Sons and soldiers, 1943; The assassin, 1945; Children from their games, 1962; A choice of wars, 1967). Nel dopoguerra si ...
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Nome d'arte dell'attore statunitense James Maitland S. (Indiana, Pennsylvania, 1908 - Los Angeles 1997); esordì nella prosa a New York (1932). Nel cinema dal 1935 (Rose Marie), interpretò moltissimi film, [...] incarnando, in modo più originale di altri divi di Hollywood, il tipo dell'eroe prestante, che si erge a difesa della legge e del bene, e allo stesso tempo l'uomo comune bonario e impacciato. Tra i suoi film, si ricordano: Seventh heaven (1937); You ...
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Nome d'arte dell'attore cinematografico neozelandese Russell Ira (n. Wellington 1964). Dopo un’esperienza come cantante e attore di musical, ha recitato in film per la televisione. Nel 1995 si è trasferito [...] a Hollywood dove ha interpretatoThe quick and the dead (Pronti a morire) e, nel 1997, L.A. Confidential. Nel 1999 ha ottenuto la candidatura al premio Oscar per il film The insider, aggiudicandosi l’ambito premio nel 2001 per la sua interpretazione ...
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Ryan, Robert (propr. Bushnell Ryan, Robert)
Manuela Maggi
Attore cinematografico statunitense, nato a Chicago l'11 novembre del 1909 e morto a New York l'11 luglio del 1973. Dotato di una bellezza austera [...] , Executive action (1973; Azione esecutiva) per la regia di David Miller. R., che fu uno dei più attivi democratici di Hollywood, diede sempre spazio, nell'arco della sua vita, a impegni sociali e politici. In particolare nel 1951 fondò insieme alla ...
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Stanwych, Barbara
Francesco Costa
Nome d'arte di Ruby Stevens, attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 16 luglio 1907 e morta a Santa Monica il 20 gennaio 1990. Fu una delle grandi [...] danza. Divenne una delle ballerine delle Ziegfeld Follies e si impose a Broadway nella commedia The noose (1926). Trasferitasi a Hollywood, venne notata da Frank Capra che le affidò ottimi ruoli in diversi suoi film, a partire da Ladies of leisure ...
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Waxman, Franz (propr. Wachsmann, Franz)
Marta Tedeschini Lalli
Compositore e direttore d'orchestra tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Königshütte (Alta Slesia, od. Chorzów, Polonia) il 24 dicembre [...] di Liliom), Wilder (Muvaise graine, Amore che redime, codiretto da Alexander Esway). Alla fine del 1934 si trasferì a Hollywood, dove, oltre a lavorare per il cinema, compose suites e sinfonie, e fu attivo come direttore d'orchestra e organizzatore ...
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Attore olandese (Breukelen, Amsterdam, 1944 - Beetsterzwaag, Opsterland, 2019). Dopo numerose esperienze in teatro e in televisione, nel 1973 ha ottenuto il ruolo da protagonista di Turkish delight (Fiore [...] di carne). Negli anni Ottanta ha debuttato a Hollywood con Nighthawks (I falchi della notte, 1981) e in seguito ha ottenuto successo planetario con la sua interpretazione dell’androide in Blade Runner (1982, film cult di R. Scott, modello per le ...
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Attore (Richmond, Surrey, 1891 - Londra 1967), uno dei più noti caratteristi del cinema americano; figlio d'arte, esordì sulle scene a 5 anni. Nel 1911 emigrò negli USA ed esordì a Broadway, per passare [...] nel 1919 a Hollywood dove interpretò di preferenza personaggi romantici. Negli ultimi anni partecipò a film di larga popolarità come Around the world in 80 days (1956); Cat Ballou (1964); My fair lady (1964). ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...