Mankiewicz, Joseph L. (propr. Joseph Leo)
Simone Emiliani
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Wilkes-Barre (Pennsylvania) l'11 febbraio 1909 e morto a Bedford (New [...] grazie al ricordo di Harry Dawes (Humphrey Bogart), il regista che l'aveva lanciata. Ambientato in più luoghi (Madrid, Hollywood, Rapallo), ricco di scene cariche di pathos (il processo) e di momenti di potente seduzione (il ballo della 'contessa ...
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Demarest, William (propr. Carl William)
Anton Giulio Mancino
Attore cinematografico statunitense, nato a St. Paul (Minnesota) il 27 febbraio 1892 e morto a Palm Springs (California) il 28 dicembre 1983. [...] Tra i più longevi e rappresentativi caratteristi di Hollywood, D. apparve prevalentemente in commedie dove, grazie a un'aria in apparenza burbera (contraddetta però da una bocca larga, quasi da clown) e a un aspetto serioso e attempato, risultò ...
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Danzatrice e coreografa statunitense (Chicago 1914 - New York 2006); figlia di una canadese e di un malgascio; laureata in etnografia all'univ. di Chicago. Esordì a Chicago con una compagnia di ballerini [...] e cantanti. L'enorme successo ottenuto la portò a Hollywood e a New York, dove mise in scena la sua celebre Caribbean rhapsody. La D. rielaborò nelle sue danze, con fantasia e raffinato gusto occidentale, il mondo spirituale afro-caraibico. Membro d' ...
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Mazursky, Paul (propr. Irwin)
Riccardo Martelli
Regista, sceneggiatore e attore statunitense, nato a New York il 25 aprile 1930. Nel suo periodo artisticamente più felice, gli anni Settanta e Ottanta, [...] ripreso a recitare con regolarità in televisione. Nel 1999 ha pubblicato Show me the magic: my adventures in life and Hollywood, in cui delinea i ritratti dei registi e degli attori con cui ha collaborato.
Bibliografia
D. Desser, L.D. Friedman ...
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Mamoulian, Rouben
Lorenzo Esposito
Regista cinematografico georgiano, naturalizzato statunitense nel 1930, nato l'8 ottobre 1897 a Tiflis (od. Tbilisi) e morto a Los Angeles il 5 dicembre 1987. Figura [...] corride).
Blood and sand, con i suoi ritmi dilatati e la sua estrema ricerca espressiva, segnò forse anche la definitiva rottura fra Hollywood e M. che riprese a lavorare in teatro. Fra il 1943 e il 1950 M. mise in scena i musical Oklahoma! (1943 ...
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Grot, Anton
Alessandro Cappabianca
Nome d'arte di Antocz Franti-szek Groszewski, scenografo cinematografico polacco, nato a Kelbasin (Polonia) il 18 gennaio 1884 e morto a Stanton (California) il 21 [...] marzo 1974. Fu uno dei primi production designer di Hollywood, capace di caratterizzare lo stile e l'atmosfera di un film con centinaia di schizzi e bozzetti, quasi una prefigurazione dello storyboard, che altri successivamente si incaricavano di ...
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Nome d'arte dell'attrice cinematografica Greta Louisa Gustafsson (Stoccolma 1905 - New York 1990); esordì nel cinema nel 1923 con Gösta Berling saga, diretta da M. Stiller. Interpretò ancora Die freudlose [...] Gasse (La via senza gioia, 1925) e passò quindi a Hollywood scritturata da Louis B. Mayer. Flesh and the devil (1927) segnò definitivamente la sua strada: dalla timida fanciulla della saga di Gösta Berling si trasformò in una donna fatale, gelida e ...
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Pittore e realizzatore di effetti speciali (Vigarano Mainarda 1925 - Lamezia Terme 2012). È stato l’ultimo artista dei trucchi scenici di tipo plastico ed elettromeccanico capace di realizzare il progetto [...] . Trasferitosi negli anni Settanta a Los Angeles, è diventato in breve tempo l’autore degli effetti speciali più famoso di Hollywood, forse l’unico rappresentante di questa disciplina ad aver assunto la popolarità di una star. La sua maestria è ...
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Carrey, Jim (propr. James Eugene)
Francesco Zippel
Attore cinematografico canadese, nato a Newmarket (Ontario) il 17 gennaio 1962. Considerato l'erede di Jerry Lewis per l'uso istintuale del corpo, per [...] Cinquanta ai tempi del maccartismo.
Bibliografia
N.E. Krulik, Jim Carrey: fun and funnier, New York 2000; G. Manzoli, Demenziale, in Hollywood 2000, a cura di L. Gandini, R. Menarini, 1° vol., Generi e temi, Recco 2001, pp. 30-34; A. Praderio, Jim ...
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Produttore statunitense (Dallas, Texas, 1923 - Los Angeles 2006). Americano di prima generazione, di genitori ebrei polacchi emigrati negli Stati Uniti ai primi del Novecento, fu decorato al valore della [...] seconda guerra mondiale. Laureatosi nel 1949 in discipline artistiche, avviò la sua carriera a Hollywood come attore (recitando ad es. in episodi di Alfred Hitchcock presents), quindi come sceneggiatore e produttore soprattutto in ambito televisivo. ...
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hollywoodiano
〈ollivud-〉 agg. – Di Hollywood 〈hòliu̯ud〉, quartiere periferico della città di Los Angeles, in California, centro dell’industria cinematografica americana; spesso è usato con intonazione leggermente spreg., alludendo alle forme...
hollywoodita
s. m. e f. e agg. Chi o che appartiene alla grande tribù di Hollywood, al mondo del cinema americano, condividendone stili di vita, logiche e strategie. ◆ Come previsto, il FilmFest [di Berlino] si è confermato ancora una volta...